roberto burioni virologi

ABBIAMO I VIROLOGI PIÙ SCARSI DEL MONDO. O ALMENO COSÌ DICONO GLI INDICI DI CUI ''I COMPETENTI'' SI RIEMPIONO LA BOCCA QUANDO DEVONO SMERDARE QUALCUNO CHE NON GLI PIACE - SECONDO L''H INDEX'', BURIONI, PREGLIASCO E BRUSAFERRO SONO DELLE PULCI CON LA TOSSE RISPETTO A FAUCI E AI COLLEGHI STRANIERI. MA OCCHIO: IL MONDO DELLE PUBBLICAZIONI È CONTROLLATO DA PICCOLE MAFIE CHE SI AUTO-ALIMENTANO. I VERI LUMINARI STANNO SUL CAMPO E FANNO SCRIVERE GLI ARTICOLI AI COLLABORATORI. RICORDATEVELO QUANDO LEGGETE I KILLERAGGI SUL POVERO TARRO…

 

1. FATE PACE COL CERVELLO: GLI INDICI INTERNAZIONALI SONO IL METRO PER GIUDICARE GLI SCIENZIATI, OPPURE UN'IMMAGINE ARTEFATTA DELLA REALTÀ?

I VIROLOGI

DAGONOTA - In queste settimane si è molto parlato del virologo campano Giulio Tarro, già in prima linea contro varie epidemie all'ospedale Cotugno di Napoli, un'eccellenza nel settore, riconosciuta da tutti. Per farla breve, un articolo scritto dall'associazione ''Biologi per la Scienza'' sostiene che alcuni dei suoi titoli sono discutibili, che il suo riconoscimento presso la comunità scientifica internazionale è scarso perché ha pubblicato poco e su riviste altrettanto discutibili.

 

Sorvolando il fatto che si sta parlando di uno scienziato del Novecento al quale vengono applicati i criteri odierni di valutazione (il tremendo sistema del peer review che può distorcere parecchio la realtà), o che tutti i medici ricevono targhe e riconoscimenti di ogni tipo, anche discutibile, si è verificato un simpatico fenomeno. Ovvero che Franco Bechis sul ''Tempo'' ha dedicato lo stesso trattamento ai virologi-star che occupano le nostre tv in questo periodo, scatenando una difesa d'ufficio (giustissima!) dei colleghi, che in questo caso hanno sottolineato come gli indici e le classifiche internazionali non corrispondono sempre al reale talento, preparazione o professionalità del singolo medico. Anzi! Spesso chi più scrive, meno lavora nel mondo reale.

 

Questa risposta all'articolo di Bechis è illuminante, e veritiera:

 

Chiara Lestuzzi

Marco Honesty Io invece sono un medico, e faccio sia clinica che ricerca. E so benissimo come funziona il mondo delle pubblicazioni in medicina. C'è chi sta chiuso in un laboratorio e lavora solo per produrre articoli, chi lavora sul campo e non ha tanto tempo per scrivere. C'è anche chi lavora molto a procurarsi amici che gli mettono il nome in tutto quello che pubblicano, chi quando è revisore di un lavoro "suggerisce" all'autore di citare i suoi articoli (che magari non c'entrano con l'argomento), chi riesce a dare la scalata a qualche società scientifica e poi infila il suo nome in tutte le linee-guida e "position papers" della società (articoli che ricevono per anni moltissime citazioni)... Comunque, questo è quello che pensa l'ideatore dell' H-index (abbreviazione i Hirsh index):

https://www.natureindex.com/news-blog/whats-wrong-with-the-h-index-according-to-its-inventor?fbclid=IwAR023Z94CiTsPITAWMVpBmRCM6Gjg5Sc7yAhlG785FnpPQ_KTYpsu6B2FVU

 

 

Insieme a questa:

 

Daniele Bertolini

GIULIO TARRO

Che schifezza di articolo. L'H-index da un idea della rilevanza nel campo, non un fantomatico "giudizio" degli altri scienziati. Ma soprattutto non e' che avere un alto H-index ti rende titolato a suggerire migliori strategie ad un governo. Per esempio, una persona che ha lasciato l'accademia e non pubblica, ma ha speso 20 anni a gestire epidemie in giro per il mondo, mi sembra titolato a consigliare un governo. Ma perche' favorite queste visione semplicistica buoni vs cattivi su tutto? Che delusione.

 

 

Morale? Il mondo delle pubblicazioni spesso è una mafietta, i grandi scienziati le opere le fanno scrivere ai collaboratori perché non hanno tempo da perdere e chi lavora in ospedale spesso esce dal mondo dei convegni e delle riviste scientifiche perché preferisce operare sul campo. Ma questo ricordatevelo sempre, non solo quando dovete smerdare il povero Tarro (che infatti, sui suoi 50 anni da medico sul campo, non ha ricevuto mezza critica neanche dai famigerati ''Biologi per la scienza''…)

 

 

2. BURIONI, PREGLIASCO E BRUSAFERRO - GLI ESPERTI PIÙ SCARSI DEL MONDO

Franco Bechis per www.iltempo.it

 

SILVIO BRUSAFERRO

Sono ultimi in classifica mondiale per la bibbia della scienza- Scopus- i virologi che hanno imposto la chiusura dell'Italia  al governo. La sorpresa certo non felice viuene dalla classifica di valutazion e degli esperti che in tutto il mondo stanno affiancando le autorità politiche nella guerra al coronavirus. Scopus valuta con un punteggio- l' H-Index- il prestigio e l'attendibilità di tutti gli scienziati, tenendo conto dei titoli accademici di ciascuno, delle pubblicazioni scientifiche e del numero di citazioni dei loro lavori nel tempo da parte di altre pubblicazioni scientifiche.

 

Il punteggio più alto al mondo in questa classifica della guerra al coronavirus ce l'ha un professore italo-americano, Anthony Fauci (174), che dovrebbe essere il virologo di riferimento del presidente Usa Donald Trump, che pure spesso lo critica e fa di testa sua. In quel sistema di valutazione una suffiuciente mediocrità si raggiunge sopra i 50 punti, una certa autorevolezza al di sopra degli 80, e così salendo fino alla eccellenza. In Italia ne abbiamo solo tre di cui possiamo essere in qualche modo orgoglioso, ma non sono consulenti del governo e anche in tv si fa ricorso a loro raramente.

fabio fazio roberto burioni

 

Si tratta di Alberto Mantovani dell'Humanitas (167), Giuseppe Remuzzi dell'Istituto Mario Negri (158), e Luciano Gattinoni (84) che lavora però in Germania, all'università di Gottingen. Discreto prestigio hanno anche Paolo Ascierto (63) dell'Istituto nazionale dei tumori, Giuseppe Ippolito (61) direttore scientifico dello Spallanzani, Giovanni Rezza (59) dell'Iss e Massimo Galli (51) del Sacco di Milano. Vicini alla sufficienza il virologo di fiducia della Regione Veneto, Andrea Crisanti (49) e Ilaria Capua (48) che lavora in Florida. In ogni caso ad anni luce di distanza da un Fauci, da un Mantovani e da un Remuzzi. Tutti gli altri giudicati ampiamente insufficienti dalla comunità degli scienziati.

lopalco

 

Voti bassini o bassissimi proprio per quelli che vanno per la maggiore nelle trasmissioni televisive come "esperti". Come Walter Ricciardi (39) preso come consulente dal ministero della Salute. O Pier Luigi Lopalco (33) che pure è ospite fisso dei talk show. Bassissimo il giudizio su Roberto Burioni (26), virologo che andò per la maggiore quando si imposero i vaccini a tutti gli italiani e oggi arruolato come ospite fisso da Fabio Fazio nel suo Che tempo fa. In fondo alla classifica Maria Rita Gismondo (22) la virologa che derise le preoccupazioni sul coronavirus ritenendo l'epidemia assai meno distruttiva di una influenza e che non a caso è stata assoldata come "esperta" di riferimento dal Fatto Quotidiano dove scrive Andrea Scanzi che a fine febbraio disse assai di peggio insultando chi aveva paura del virus "che non farà morti" in un video che passerà alla storia come il più clamoroso infortuniuo giornalistico del dopoguerra.

 

maria rita gismondo

Ad avere voti più bassi di Burioni e della Gismondo ci sono però il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro (21) cui il governo ha di fatto affidato la guida delle decisioni sul coronavirus, Fabrizio Pregliasco (14) e Giulio Tarro (10), disprezzato dalla comunità scientifica, ma non privo di fans, visto che qualcuno di loro ancora insiste per candidarlo al premio Nobel

fabrizio pregliascocrisantianthony faucianthony fauciLUCIANO GATTINONIIMMUNOLOGO ALBERTO MANTOVANI crisantidonald trump e anthony fauci 2IL VIROLOGO PREGLIASCO

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…