BOLLETTINIAMOCI - 19.644 NUOVI CASI E 151 MORTI OGGI IN ITALIA - I TAMPONI SONO STATI 177 MILA E 669 - ATTUALMENTE I SOGGETTI POSITIVI DEI QUALI SI HA CERTEZZA SONO 203.182 - I PAZIENTI RICOVERATI CON SINTOMI SONO 11.287 (+738), MENTRE I MALATI PIÙ GRAVI IN TERAPIA INTENSIVA SONO 1.128 (+79)
Paola Caruso per www.corriere.it
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 504.509 persone (+19.644* rispetto a ieri, +4%; ieri +19.143) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 37.210 sono decedute (+151, +0,4%; ieri +91) e 264.117 sono state dimesse (+2.309, +0,9%; ieri +2.352). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 203.182 (+17.180, +9,2%; ieri +16.700) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 504.509 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA
I tamponi sono stati 177.669, ovvero 4.363 in meno rispetto a ieri quando erano stati 182.032. Mentre il tasso di positività è intorno all’11% (precisamente 11,05%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 11 sono risultati positivi; ieri era dell’11% (precisamente 10,5%). Questa percentuale dà l’idea dell’aumento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui, l’incremento è visibile nella parte decimale della percentuale — da 10,5% a 11,05% in un giorno —: infatti, a fronte di meno tamponi ci sono più casi. Questa è la mappa del contagio in Italia.
Lo scenario peggiora in fretta. Ogni giorno c’è un nuovo record di contagi e le persone che adesso hanno il virus — gli attuali positivi — sono quasi il doppio di quelli registrati durante la prima ondata (il picco è stato il 19 aprile con 108.257 attuali positivi totali). La curva epidemica sale senza freni e il governo si prepara a inasprire le misure restrittive per contenere l’invezione. Obiettivo: evitare la situazione critica di marzo-aprile quando gli ospedali erano al collasso. I dati allarmanti riguardano proprio le strutture sanitarie: è vero che gli ospedalizzati in questo momento sono in numero pari a quelli dei primi di maggio (a fine lockdown), quando però questi dati erano in diminuizione, ma è anche vero che sono simili a quelli di metà marzo (vedi i bollettini tra l’11 e il 16 marzo), quando la curva saliva, proprio come in questo momento.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 11.287 (+738, +7%; ieri +855), mentre i malati più gravi in terapia intensiva sono 1.128 (+79, +7,5%; ieri +57). Questi dati sono visibili nella tabella in altro, nelle colonne di sinistra accanto ai nomi delle Regioni.