bollettino covid

BOLLETTINIAMOCI! – OGGI 1.516 NUOVI CASI E 34 DECESSI, CON 114.776 TAMPONI EFFETTUATI (IERI 270.044) E IL TASSO DI POSITIVITÀ CHE SALE ALL’1,3% - LE DOSI DI VACCINO SOMMINISTRATE SONO OLTRE 86,2 MILIONI, CON PIÙ DI 43,2 MILIONI I CITTADINI CHE HANNO RICEVUTO IL RICHIAMO (80,13% DELLA POPOLAZIONE OVER 12) – I CASI E DECESSI REGIONE PER REGIONE…

Paola Caruso per www.corriere.it

 

bollettino 11 ottobre 2021

Sono 1.516 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 2.278, qui il bollettino). Sale così ad almeno 4.701.832 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 34 (ieri sono stati 27), per un totale di 131.335 vittime da febbraio 2020. 

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.486.391 e 2.184 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri 2.745). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 84.106, pari a -702 rispetto a ieri (-494 il giorno prima).

 

Tamponi Covid

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 114.776, ovvero 155.268 in meno rispetto a ieri quando erano stati 270.044. Mentre il tasso di positività sale all’ 1,3% (l’approssimazione di 1,32%); ieri era 0,8%. 

 

Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri. Succede ogni lunedì: la curva tocca il «punto minimo» della sua altalena settimanale per via di pochi tamponi (il numero di test più basso della settimana, riferito alle analisi processate la domenica) e di conseguenza sale il rapporto di casi su test. Buono il confronto con lo scorso lunedì (4 ottobre) — lo stesso giorno della settimana — quando sono stati registrati +1.612 casi con un tasso di positività dell’1,3%: oggi infatti ci sono meno nuove infezioni del 4 ottobre, con la stessa percentuale. La tendenza della curva resta in discesa molto lenta.

curva contagi 11 ottobre 2021

 

Il sistema sanitario

Aumentano le degenze in ogni area, dopo sei giorni di dati ospedalieri in riduzione. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +37 (ieri -41), per un totale di 2.688 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +10 (ieri -3) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 374, con 18 ingressi in rianimazione (ieri 13).

 

Vaccini

I vaccinati

Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 86,2 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono oltre 43,2 milioni (80,13% della popolazione over 12). Ad aver ricevuto una sola dose sono 45,7 milioni di persone (84,73% dei vaccinabili), mentre oltre 309 mila hanno avuto la dose aggiuntiva. 

 

I casi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. 

 

Lombardia 886.894: +87 casi (ieri +278)

Veneto 472.672: +156 casi (ieri +224)

Campania 459.211: +129 casi (ieri +245)

Emilia-Romagna 426.620: +191 casi (ieri +239)

Lazio 387.399: +188 casi (ieri +221)

Piemonte 380.686: +109 casi (ieri +114)

Sicilia 301.889: +231 casi (ieri 250)

Toscana 284.620: +162 casi (ieri +208)

Puglia 269.834: +76 casi (ieri +62)

Marche 114.549: +17 casi (ieri +91)

Friuli-Venezia Giulia 114.405: +30 casi (ieri +37)

Liguria 113.371: +19 casi (ieri +70)

Calabria 84.932: +65 casi (ieri +89)

Abruzzo 81.630: +6 casi (ieri +19)

P. A. Bolzano 77.479: +2 casi (ieri +46)

Sardegna 75.664: +23 casi (ieri +13)

Umbria 64.128: +6 casi (ieri +12)

P. A. Trento 48.652: +10 casi (ieri +35)

Basilicata 30.444: +9 casi (ieri +18)

Molise 14.546: 0 casi (ieri +6)

Valle d’Aosta 12.207: 0 casi (ieri +1)

 

I decessi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 34.090: +5 decessi (ieri +2)

Veneto 11.794: +2 decessi (ieri +2)

Campania 7.987: +1 decesso (ieri +2)

Emilia-Romagna 13.514: +6 decessi (ieri +4)

Lazio 8.690: +5 decessi (ieri +3)

Piemonte 11.779: +1 decesso (ieri nessun nuovo decesso)

Sicilia 6.897: +5* decessi (ieri +3)

Toscana 7.212: +6 decessi (ieri +4)

Puglia 6.803: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Marche 3.082: nessun nuovo decesso per il secondo giorno di fila

Friuli-Venezia Giulia 3.828: nessun nuovo decesso (ieri +3)

Liguria 4.416: +1 decesso (ieri nessun nuovo decesso)

Calabria 1.425: +1 decesso (ieri nessun nuovo decesso)

Abruzzo 2.549: nessun nuovo decesso per il secondo giorno di fila

P. A. Bolzano 1.197: +1 decesso (ieri +1)

Sardegna 1.652: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Umbria 1.455: nessun nuovo decesso per il secondo giorno di fila

P. A. Trento 1.375: nessun nuovo decesso per il secondo giorno di fila

Basilicata 619: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Molise 497: nessun nuovo decesso dal 29 settembre

Valle d’Aosta 474: nessun nuovo decesso dal 22 settembre

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…