INEFFICIENZA VIRALE – IL PRIMO CASO DI CORONA VIRUS NON È STATO AL MERCATO DEL PESCE DI WUHAN. RISALIREBBE AL 1 DICEMBRE MA LE AUTORITÀ DI PECHINO NON HANNO FATTO NIENTE FINO ALLA SCORSA SETTIMANA - ANZI, IL PARTITO COMUNISTA CITTADINO HA ORGANIZZATO UN BEL BANCHETTO PER 40MILA PERSONE (DOVEVANO BATTERE UN RECORD MONDIALE) - E CON LA POLITICA ANTI-CORRUZIONE DI XI JINPING I FUNZIONARI SONO TERRORIZZATI DAL REGIME E PER QUESTO ASPETTANO CHE LE DECISIONI SIANO PRESE DAL GRANDE DITTATORE… – VIDEO
Virus cinese, Ecdc: 2820 casi confermati, 81 morti
il sindaco di wuhan zhou xianwang
(LaPresse) - Sono 2820 i casi confermati di coronavirus cinese stando all'ultimo aggiornamento dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Secondo i dati più aggiornati, sono 81 i morti, tutti in Cina. Sono monitorati 2775 casi in Cina, 8 in Thailandia, 5 negli Stati Uniti, 5 in Australia, 5 a Taiwan, 4 in Corea del Sud, 4 a Singapore, 4 in Malesia, 3 in Francia, 3 in Giappone, 1 in Canada, 2 in Vietnam, 1 in Nepal.
DAGONEWS
code in un ospedale di wuhanxi jinping
Che colpe hanno le autorità cinesi sulla diffusione del coronavirus che sta spaventando il mondo? Sicuramente hanno sottostimato l’epidemia, almeno durante i primi giorni. Dai primi di dicembre alla scorsa settimana, quando si è deciso di procedere con le misure più drastiche, come l’isolamento totale di Wuhan e di altre città limitrofe, è passato un mese e mezzo. E nessun funzionario si è sentito in dovere di lanciare alcun allarme.
Che ci sia stata superficialità (eufemismo) è un fatto dimostrato anche dalla cena organizzata dal partito comunista locale per 40mila persone che si è tenuta la scorsa settimana per celebrare l’arrivo del Capodanno, nel tentativo di battere un record mondiale.
C’è poi un discorso politico: con la politica di “trasparenza” voluta da Xi Jinping in funzione anti-corruzione, i funzionari cinesi sono terrorizzati dalle possibili punizioni del regime nei loro confronti. E per questo, di fronte a un’emergenza, si bloccano e lasciano che a prendere decisioni sia il potere centrale. Ritardandole finché è troppo tardi. E il prezzo, oltre ai cittadini cinesi, potrebbe pagarlo tutto il mondo a caro prezzo
VIRUS IN CINA, CRESCE IL NUMERO DI MORTI E CONTAGIATI. PRIMO CASO SOSPETTO IN AFRICA
Da www.ansa.it
Il primo caso di infezione da coronavirus 2019-nCoV risale al primo dicembre e la persona infettata non era stata al mercato ittico di Wuhan. E' quanto emerge dalla ricostruzione delle prime fasi dell'epidemia pubblicata sulla rivista The Lancet e segnalata dalla rivista Science. Si rafforza dunque l'ipotesi, ancora da verificare, che il virus possa essere stato portato al mercato di Wuhan da una persona già infetta.
La commissione di sanità cinese ha reso noto che sono stati registrati 769 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, fino alla mezzanotte di domenica. I decessi legati sono intanto saliti a quota 81, mentre i casi accertati dell'infezione in Cina ammontano a 2.835, secondo l'ultimo bollettino fornito.
Pechino ha deciso di prorogare le festività per il Capodanno cinese di tre giorni fino al 2 febbraio, come parte delle misure del governo per combattere l'epidemia di polmonite virale. Inizialmente i cinesi sarebbero dovuti tornare a lavorare venerdì 31 gennaio, dopo sette giorni festivi che si traducono in centinaia di milioni di viaggi in tutta la Cina
mascherine a disneyland shangai
Il premier Li Keqiang, "incaricato dal presidente Xi Jinping", è a Wuhan, epicentro dell'epidemia. Secondo i media ufficiali, Li, a capo di "una delegazione di alto livello", ha visitato pazienti e medici ascoltando e dando istruzioni sulla gestione dell'emergenza. "State facendo tutto il possibile per salvare vite e mentre lo fate dovete proteggere le vostre", ha detto Li al personale del Jinyintan hospital, indossando camice blu e mascherina a coprire naso e bocca.
La Mongolia ha chiuso le frontiere stradali con la Cina per il rischio di diffusione del nuovo coronavirus. Per lo stesso motivo è stata decisa la chiusura delle scuole.
Le autorità della Costa d'Avorio stanno effettuando controlli per un sospetto contagio da coronavirus che, se confermato, sarebbe il primo nel continente africano. Si tratta di uno studente ivoriano di rientro da Pechino. In Austria si studia un caso sospetto: una cittadina cinese, che vive a Vienna, recentemente in ferie nella zona colpita.
frame dei video delle persone che cadono a wuhan 6
La mappa genetica del virus cinese 2019-nCoV indica una somiglianza del 79,5% con il virus della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome) comparsa fra il 2002 e il 2003 e che entrambi utilizzano la stessa arma per aggredire il sistema respiratorio umano.
frame dei video delle persone che cadono a wuhan 4
PECHINO TRA VERITÀ E RETICENZE
Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”
La comunità internazionale ha chiesto trasparenza a Pechino di fronte all' emergenza sanitaria, al coronavirus che ci allarma. E nella comunicazione verso il mondo esterno si è visto un nuovo atteggiamento. I ricercatori cinesi hanno subito pubblicato e messo a disposizione della scienza globalizzata il genoma del virus, da loro identificato con discreta rapidità. Erano passati mesi di silenzio colpevole nel 2002, ai tempi della Sars. Ma c' è anche la solita reticenza nell' informare la popolazione cinese. E si somma il dubbio che la burocrazia del Partito-Stato sia inadeguata alle ambizioni di una nascente superpotenza politica, al «sogno cinese» di Xi Jinping. È il calendario di questa crisi che spiega il sospetto.
frame dei video delle persone che cadono a wuhan 5l'aeroporto di pechino deserto
Ora sappiamo che il primo paziente con sintomi collegati al virus polmonare a Wuhan è arrivato in ospedale l' 8 dicembre. Un nuovo virus naturalmente va scoperto. Ma si è cominciato a parlare di «malattia misteriosa», con causa sconosciuta. È andata avanti così fino all' 11 gennaio. Poi l' allargarsi dei contagi ha imposto un' accelerazione. È stato decifrato il genoma del virus a forma di corona, pubblicato sul web, sono cominciati i contatti tra Pechino e l' Organizzazione mondiale della sanità.
disinfettante sparato nell'aeroporto di incheon, in corea del sudframe dei video delle persone che cadono a wuhan 1
Molto confortante. Però, ancora sabato scorso, il 18, le autorità sanitarie cinesi insistevano a dire che i contagiati erano solo una cinquantina. Ci sono voluti due pronunciamenti dall' estero per richiamare alla realtà. G li americani che hanno cominciato a controllare i passeggeri dei voli in arrivo da Wuhan; gli epidemiologi dell' Imperial College di London i quali, con un semplice calcolo statistico, hanno avvisato che i contagiati in Cina non potevano essere meno di 1.700. E diversi si erano messi in viaggio, portando nei polmoni l' infezione.
Subito dopo, il 19, i cinesi hanno «scoperto» che i casi erano diventati più di 200 e c' erano stati i primi morti. Ma ancora ci si illudeva, ci si voleva illudere a Pechino, che il contagio fosse solo circoscritto al mercato del pesce e di esotici animali più o meno commestibili nel mercato di Wuhan. Finalmente, il 20, un benemerito virologo cinese ha detto che si era verificato il «passaggio tra esseri umani». Il medico ha abbattuto la grande muraglia di omertà ed è significativo che fosse stato chiamato al soccorso anche nel 2002, per la Sars.
corona virusframe dei video delle persone che cadono a wuhan 3
Contemporaneamente ha rotto il silenzio Xi Jinping, ordinando prevenzione e controllo epidemiologico, perché la sicurezza e la salute della popolazione sono la priorità massima. Servire il popolo (anche del mondo), dunque.
frame dei video delle persone che cadono a wuhan 2
Trasparenza, un po' tardiva forse, ma nuova per le caratteristiche cinesi. Però, mentre lo scienziato Zhong annunciava il pericoloso salto del virus tra uomo e uomo, a Wuhan si era appena tenuto un enorme banchetto per 10 mila famiglie, 40 mila persone invitate senza alcuna precauzione, su iniziativa dei funzionari locali (servire il popolo anche a tavola può aiutare a far carriera).
code in un ospedale di wuhan 1
Mancanza di senso comune, rifiuto di trasparenza verso i propri concittadini radunare una folla del genere a tavola mentre in città si parla ancora di malattia misteriosa. Si è saputo anche che giorni prima erano stati infettati da un solo paziente 15 membri di una équipe operatoria della città. Se il fatto fosse stato comunicato subito, si sarebbe risparmiato tempo prezioso e cruciale nella comprensione dell' evidenza: il passaggio del virus tra persone.
Trasparenza, più o meno, verso l' esterno, consueta opacità all' interno, anche nello scambio di dati cruciali tra dipartimenti statali. La svolta: il 21, martedì scorso, il Partito-Stato ha detto ai quadri che «chi nascondesse informazioni sul virus sarà punito severamente e inchiodato per l' eternità alla colonna dell' infamia». Pochi giorni dopo, le stesse autorità del grande banchetto hanno messo in quarantena tutta Wuhan, impedendo di viaggiare a 11 milioni di cittadini.
Ora che una dopo l' altra altre città dello Hubei chiudono stazioni e aeroporti per non far viaggiare il virus, ci sono poche speranze scientifiche che il provvedimento sia sufficiente. Dal solo aeroporto di Wuhan, per almeno sette settimane erano partite 30 mila persone al giorno. Il virus non si schiaccia certo nel vetro della nuova trasparenza invocata da Xi. E ci si chiede se a Pechino abbiano numeri ancora più gravi sull' estensione del contagio, per aver preso misure così drammatiche.
medici a wuhanframe dei video delle persone che cadono a wuhan 10
È un pessimo Anno del Topo che si prospetta per il presidente della Repubblica, nonché segretario generale del Partito e capo della Commissione militare centrale. In pratica un uomo solo al comando.
code in un ospedale di wuhan 2
Resta a suo merito il fatto che Xi ha parlato del virus chiedendo una battaglia per arrestarlo, non ha taciuto come i suoi predecessori ai tempi della Sars. Allora, nel 2002, la leadership cinese era collettiva e debole, la burocrazia si dimostrò inadeguata all' inizio dell' epidemia. Ora c' è un presidente a vita, un uomo forte. Perché allora la burocrazia si è dimostrata altrettanto lenta allo scoppio del coronavirus? Un problema di sistema piuttosto che di capi supremi.
coronavirus cinapersone alla stazione di pechino
Un virus nel potere cinese.
Una falla nella seconda economia del mondo che resterà anche quando il virus sarà debellato (speriamo presto). Perché c' è una teoria che circola da mesi: molti funzionari dell' enorme apparato sono terrorizzati dalla possibilità di sbagliare, dalla minaccia di punizione. Sono paralizzati, agiscono solo se c' è un ordine dal centro del potere e perciò tardano a reagire alle emergenze.
macellai cinesivirus cinesesupermercati presi d'assalto a wuhangalline in cinail mercato del pesce di wuhanvirus cinesemedici a wuhanmercato del pesce di wuhaninfetto dal coronavirusmercato tradizionale cineseframe dei video delle persone che cadono a wuhan 8frame dei video delle persone che cadono a wuhan 9frame dei video delle persone che cadono a wuhan 11il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorni 8il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorniframe dei video delle persone che cadono a wuhan 7il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorni 6il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorni 4il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorni 5il cantiere del nuovo ospedale di wuhan, pronto in dieci giorni 9