covid test tampone

FINE COVID MAI - I CASI SONO IN AUMENTO E, NONOSTANTE LA CONVIVENZA CON IL CORONAVIRUS ORMAI DA QUATTRO ANNI, LE NUOVE VARIANTI TORNANO A ROMPERE LE PALLE A NATALE - TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SUL “NUOVO” VIRUS IN CIRCOLAZIONE - BASTA UNA SETTIMANA PER RICONTAGIARSI: LA PROTEZIONE DATA DALL’INFEZIONE E I VACCINI CI PROTEGGONO DALLA MALATTIA E NON DAL VIRUS - NON È CHIARO PER QUANTO SI PUÒ ESSERE CONTAGIOSI: SI PASSA DAI QUATTRO GIORNI FINO AI DIECI E...

Estratto dell’articolo di Valentina Arcovio per www.repubblica.it

 

abbraccio con mascherina 4

Sono quasi quattro anni che conviviamo con il virus Sars-CoV-2, eppure continuano a esserci domande importanti, anzi fondamentali, a cui ancora si fa fatica a rispondere con precisione. Ad esempio, non abbiamo ancora capito esattamente per quanto tempo si può essere contagiosi. O dopo quando tempo si può essere nuovamente infettati dal virus e, quindi, sviluppare una nuova infezione Covid-19. "Rispondere a queste domande è ancora oggi molto complicato, perché vanno considerate molte variabili in gioco", spiega Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma.

COVID - CURE IN OSPEDALE

 

"Nel caso delle reinfezioni possiamo dire che, in termini di contagio, il virus lo si può riprendere già dopo una settimana dalla precedente infezione. Solo che - continua - nella maggior parte dei casi, dopo solo sette giorni, il sistema immunitario dovrebbe essere in grado di contrastare il virus senza grandi difficoltà e quindi bloccare subito l'infezione. In questo caso non si manifesterebbero neanche i sintomi, perché non si dà al virus l'opportunità di infettare l'organismo in modo diffuso".

 

Lo scudo contro la malattia

nuove varianti di coronavirus

Come il vaccino, infatti, l'infezione naturale non è uno scudo contro il virus, ma contro la malattia. "Tuttavia, l'infezione naturale offre certamente una maggiore protezione in quanto con essa il sistema immunitario ha avuto l'opportunità di incontrare il virus nella sua interezza e non solo la proteina Spike (la chiave che il virus utilizza per entrare nelle cellule, ndr) come invece avviene con la vaccinazione", specifica Ciccozzi.

 

[...] "In generale un'infezione naturale - evidenzia Ciccozzi - può offrire protezione dalla malattia sintomatica per almeno cinque o sette mesi. Molto dipende dal numero di anticorpi prodotti dalla precedente infezione che, a loro volta, possono variare a seconda del sistema immunitario di una persona. Ad esempio, in una persona giovane e sana, con un sistema immunitario forte, ci si può aspettare una protezione più duratura. Mentre da una persona anziana e/o con comorbidità il sistema immunitario è più debole e, quindi, ci si può aspettare una protezione meno lunga dall'infezione".

mascherine in aereo 9

 

“[...] le probabilità di essere reinfettati dipendono anche dal tipo di variante o sottovariante che si incontra. Attualmente sono diverse le sottovarianti diffuse: ci si può dunque anche infettare due volte, a distanza di poco tempo l'una dall'altra, semplicemente perché i virus sono parzialmente diversi fra loro e il secondo può sfuggire all'immunità acquisita con il primo".

covid 3

 

[...] “Se dovessimo fare una stima generale possiamo dire che la contagiosità dura dai quattro ai 10 giorni circa. Ma più è forte la carica virale, cioè la quantità di virus inalato e inglobato, più a lungo - prosegue - si può essere contagiosi. [...] più i sintomi sono intensi minore è il tempo in cui si può trasmette il virus ad altre persone: a differenza di una febbre alta, ad esempio, una febbriciattola che dura più tempo può allungare il periodo di contagiosità".

Mascherine in spazi aperti 2BALLO IN MASCHERA

[...]

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”