cerotto smart

ANCHE I CEROTTI DIVENTANO HI-TECH - UN TEAM DI RICERCATORI AMERICANI HA SVILUPPATO UN CEROTTO "SMART" CAPACE DI MONITORARE LE FERITE CRONICHE E ACCELERNE LA GUARIGIONE - I DATI SANITARI RACCOLTI DAL MEDICAMENTO POSSONO ESSERE TRASMESSI IN MODALITÀ WIRELESS A TABLET, SMARTPHONE E COMPUTER, PER LA REVISIONE DA PARTE DEL PAZIENTE O DI UN MEDICO - IL CEROTTO POTREBBE ESSERE UTILIZZATO PER…

cerotto smart

(ANSA) - Sviluppato un cerotto intelligente che monitora le ferite croniche e ne accelera la guarigione somministrando in maniera controllata farmaci e deboli campi elettrici: utile soprattutto per le ulcere diabetiche e le ustioni, è già stato testato su modelli animali dai ricercatori del California Institute of Technology (Caltech), che pubblicano i risultati dello studio su Science Advances. Il nuovo cerotto smart è costituito da un polimero flessibile ed elastico che contiene componenti elettroniche e farmaci.

cerotto smart

 

L'elettronica consente al sensore di monitorare la ferita valutando molecole come l'acido urico o il lattato e condizioni come il livello di pH o la temperatura, che possono indicare la presenza di infiammazione o di un'infezione. I dati così raccolti possono essere trasmessi in modalità wireless a un computer, tablet o smartphone nelle vicinanze per la revisione da parte del paziente o di un medico. Allo stesso tempo, il cerotto può somministrare un antibiotico o un altro farmaco conservato all'interno della benda direttamente nella ferita per trattare l'infiammazione o l'infezione.

 

cerotto smart

Può perfino applicare un debole campo elettrico alla ferita per stimolare la rigenerazione dei tessuti e accelerare la guarigione. Nei test di laboratorio su modelli animali, il cerotto smart si è dimostrato in grado di fornire in tempo reale aggiornamenti sulla ferita e sulle condizioni metaboliche dell'animale, favorendo la guarigione delle lesioni croniche infette simili a quelle degli umani. I ricercatori giudicano questi risultati promettenti e intendono portare avanti i loro studi in collaborazione con la Keck School of Medicine all'Università della California del Sud per perfezionare ulteriormente il cerotto, renderlo più stabile e testarlo su pazienti. (ANSA).

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