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COL SENO DI POI - JOHNSON & JOHNSON È STATA CONDANNATA A PAGARE 8 MILIARDI DI DOLLARI DI DANNI PER NON AVER MESSO IN GUARDIA SUI POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DEL FARMACO “RISPERDAL”, CHE FA CRESCERE IL SENO AGLI UOMINI - A FARE CAUSA È STATO UN 26 ENNE, CHE NEL 2003 AVEVA INIZIATO AD ASSUMERE IL MEDICINALE DOPO UNA DIAGNOSI DI DISORDINE DELLO SPETTRO AUTISTICO E… – VIDEO

 

 

 

Da www.ilmessaggero.it

 

Otto miliardi di dollari di danni. A tanto è stata condannata la Johnson & Johnson, per non aver messo in guardia medici e pazienti sui possibili effetti collaterali che un suo farmaco, il Risperdal, avrebbe potuto provocare. A fare causa all'azienda leader nel mondo medico, farmaceutico e dei prodotti per la cura del corpo, è stato Nicholas Murray, 26 anni, che ha sperimentato sulla propria pelle le fastidiose, e gravi, controindicazioni del Risperdal.

 

In seguito a una diagnosi di disordine dello spettro autistico, nel 2003 il ragazzo, ancora bambino, aveva iniziato ad assumere il medicinale. Crescendo, Murray ha sviluppato una ginecomastia (crescita anomala del seno), dovuta proprio, ora anche secondo i giudici, al farmaco in questione. L'azienda, alla Cnn, ha già annunciato che presenterà ricorso contro la decisione, ritenendo la somma «grossolanamente sproporzionata rispetto alla compensazione iniziale. Murray infatti aveva già ottenuto 680mila dollari di risarcimento dalla Corte di Philadelphia.

 

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Ma questo caso è solo uno di migliaia di procedimenti che i giudici della Pennsylvania dovranno esaminare sui potenziali danni legati all'antipsicotico commercializzato dalla J&J. Nonostante questo, l'azienda mantiene la propria posizione: «Il Risperdal è un farmaco sicuro ed efficace, che ha aiutato milioni di persone a vivere una vita migliore per oltre due decenni», ha fatto sapere. Viene usato per curare la schizofrenia, disturbi bipolari della personalità e irritabilità associata all'autismo. Può essere assunto sia via orale che con iniezioni infra muscolari. Ha fatto il suo esordio sul mercato nel 1993, dopo aver ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration degli Stati Uniti.

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