coronavirus san pietro vaticano papa bergoglio

MADONNA INCORONATA - IL DUOMO DI MILANO RIAPRE ''CON MOLTE CAUTELE'', CON I VISITATORI CHE ENTRERANNO IN NUMERO CONTINGENTATO PER EVITARE ''ASSEMBRAMENTI'', COME CHIEDE IL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - IL PIANO ANTI-CONTAGIO DEL VATICANO: NO ACQUA SANTA E FEDELI DISTANTI ALMENO DUE METRI MENTRE SONO IN FILA AI METAL DETECTOR DEGLI INGRESSI IN PIAZZA SAN PIETRO. IN CHIESA, ALMENO UN METRO TRA I FEDELI

soldati con la mascherina in piazza duomo a milano

 

 

1. CORONAVIRUS: DUOMO MILANO RIAPRE CON MOLTE CAUTELE

 (ANSA) - Riapre, pur tra numerose cautele, il Duomo di Milano. Le porte secondarie sono state aperte alle 8 "per una breve preghiera" mentre ai fedeli che vorranno visitare la cattedrale, i quali entreranno in numero contingentato per evitare assembramenti, in base al Decreto della Presidenza del Consiglio, l'accesso sarà consentito dalle 9. La navata centrale è transennata all'ingresso principale ma - è stato spiegato - in quanto non ci sono messe, ed è comunque visitabile entrando dalle porte laterali.

 

 

due ragazze con la mascherina a piazza duomo

2. VATICANO, IL PIANO ANTI-CONTAGIO NO ACQUA SANTA E FEDELI DISTANTI

Da “la Stampa

 

In Vaticano nel 2003 contro la Sars le misure anti-epidemia furono «discrete e prudenti per non alimentare la psicosi», racconta l' allora ministro italiano della Salute, l' ematologo Girolamo Sirchia. Stavolta, invece, in pieno allarme coronavirus, si è deciso di badare più alla sostanza che alla forma. E così il nuovo pacchetto di provvedimenti, rispetto all' emergenza sanitaria di 17 anni fa, risulta «ragionevolmente più rigido, precauzionale e restrittivo», soprattutto «a fronte di una contagiosità del virus potenzialmente superiore», osserva Sirchia.

 

san pietro vaticano coronavirus

Il piano scattato nei sacri palazzi prevede, infatti, una distanza di sicurezza di almeno due metri tra una persona e l' altra in fila ai metal detector degli ingressi su piazza San Pietro. E ancora: acquasantiere vuote nella basilica vaticana, dispenser con gel igienizzante per le mani negli Uffici permessi che monitorano i varchi d' Oltretevere.

 

san pietro vaticano coronavirus

Alle disposizioni già in vigore da alcuni giorni, si sono aggiunte ieri quelle introdotte per l' Angelus. Un rafforzamento della linee guida all' insegna della cautela. Una delle prime applicazioni pratiche si è vista proprio agli ingressi a piazza San Pietro. I controlli all' Angelus sono stati effettuati uno per volta, mantenendo per i fedeli la distanza di un paio di metri l' uno dall' altro.

 

Sarà così anche nelle chiese con i posti da occupare nei banchi già assegnati con un metro di distanza tra le persone. In Vaticano gli addetti alla sicurezza, che incanalano e filtrano i pellegrini lungo due distinte fasi di controlli, hanno il compito di evitare assembramenti e calca. Infermieri e medici di guardia sono in servizio in Vaticano per l' assistenza immediata negli ambulatori della Direzione Sanità e Igiene qualora alle celebrazioni religiose si manifestino sintomi riconducibili al coronavirus.

 

san pietro vaticano coronavirus

«Le procedure sono state concordate con il dicastero della Salute italiano», dichiara la Santa Sede. «Finora non è stata rilevata alcuna positività al coronavirus - spiega il portavoce vaticano, Matteo Bruni -. La Direzione Sanità è in costante contatto con la Regione Lazio e la task force ministeriale. Seguiranno ulteriori raccomandazioni che ci verranno fornite». Proprio in ottemperanza alle disposizioni delle autorità italiane, gli eventi previsti in luoghi chiusi e con afflusso rilevante di pubblico vengono sistematicamente rinviati.

 

I COLPI DI TOSSE DI PAPA BERGOGLIO

L' udienza generale del mercoledì è stata spostata dall' Aula Paolo VI a piazza San Pietro.

L' incontro programmato a fine marzo ad Assisi fra il Papa e i giovani economisti è stato rinviato a novembre. E ieri per Francesco niente ritiro quaresimale ad Ariccia, alla Casa del Divin Maestro. La partenza era prevista nel primo pomeriggio ma il Pontefice, a causa del raffreddore che lo ha colpito da 4 giorni, è costretto a restare a Casa Santa Marta, dove seguirà le meditazioni. Francesco continua ad essere influenzato. Più volte, all' Angelus, si è dovuto interrompere a causa della tosse.

PAPA FRANCESCO TOSSISCE

 

L' evoluzione del complesso quadro legato alla diffusione del coronavirus, quindi, ha indotto le autorità vaticana ad alzare il livello di cautela e, per esempio, sono state annullate conferenze di cardinali negli atenei pontifici.

Anche la Cei «sta collaborando in pieno con le autorità» per arginare il contagio. In molte diocesi lombarde, venete e piemontesi, niente messe e oratori chiusi. Celebrati funerali e matrimoni, ma alla presenza dei soli parenti stretti.

 

Le Caritas tengono aperti gli ostelli per i senza tetto e i centri d' ascolto, mentre nelle mense il pasto caldo viene distribuito evitando di concentrare le persone in un' unica sala. Domenica 23 febbraio per la messa papale a Bari in tanti si aspettavano una piazza vuota per il rischio epidemico e invece in 40 mila hanno partecipato senza particolari misure.

turista con la mascherina a san pietro

In una settimana il livello di allerta è cresciuto.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ MATTEO SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - SALVINI SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE “MARTIRE DELLA GIUSTIZIA“ SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI E FRUSTRATI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...