pipistrello coronavirus

SVEGLIATE I COMPLOTTISTI: SPUNTA UNA INQUIETANTE RICERCA DEL 2015, CON LA CREAZIONE IN LABORATORIO DI UN VIRUS-CHIMERA DAL CORONAVIRUS DI PIPISTRELLO. ROBA CHE, GIÀ ALL’EPOCA, FECE ESPLODERE UNA FURENTE POLEMICA NELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA MONDIALE, TANTO CHE ''NATURE'' DEDICÒ AMPIO SPAZIO AL DIBATTITO E RIPORTÒ L’ALLARME DI MOLTISSIMI ESPERTI

 

Mauro Bottarelli per https://it.businessinsider.com/

 

 

nuovi casi di coronavirus in cina

Volendo ricorrere all’ironia, spesso arma di sopravvivenza fondamentale nelle situazioni di panico generalizzato e antidoto alla paura di provata efficacia, potremmo dire che la Cina ha appena vissuto il suo “momento Fausto Tonna” (ex direttore finanziario durante il crac Parmalat).

Insomma, dalla denuncia di contabilità creativa nei criteri di classificazione dei nuovi contagiati da coronavirus dovuta ai criteri utilizzati per il computo all’implicita ammissione di sottostima degli stessi sono passate solo 24 ore.

 

E questi due grafici mettono in prospettiva la magnitudo della discrepanza occorsa in un così ridotto lasso di tempo e dopo l’annuncio di una stabilizzazione dell’epidemia, prossima ormai al picco: in un solo giorno, 14.840 nuovi casi di contagio, capaci di portare il numero totale a 48.206.

 

lo studio sul virus cinese

Di più, fra questi 13.332 “clinicamente diagnosticati”, hanno tenuto a sottolineare le autorità sanitarie del Dragone. Excusatio non petita.

 

Ma se questa palese ammissione di leggerezza nel trattamento delle quarantene e nella diagnosi precoce di nuovi, potenziali contagiati apre ulteriori, enormi interrogativi rispetto alla credibilità stessa del governo cinese nella gestione dell’intera vicenda, ormai divenuta emergenza globale, nella vicenda si inserisce questo documento, datato novembre 2015 e relativo a una ricerca internazionale –  descritta in un articolo pubblicato su Nature Medicine.

 

Nello studio, infatti, si descrive la creazione di un nuovo virus ottenuto combinando il coronavirus scoperto in una particolare specie di pipistrello cinese con un altro che causa la Sars nei topi da laboratorio. Roba che, già all’epoca, fece esplodere una furente polemica in seno alla comunità scientifica mondiale, tanto che Nature dedicò ampio spazio al dibattito fra scienziati e riportò l’allarme di moltissimi esperti rispetto ai rischi che esperimenti simili possono comportare per la sicurezza e la salute pubblica.

berlino memoriale pipistrelli

Una, di fatto, la domanda che scaturiva: ne vale la pena? La pensava così, ad esempio, il dottor Simon Wain-Hobson, virologo presso l’Istituto Pasteur di Parigi, a detta del quale non solo “occorrerebbe chiedersi seriamente se le informazioni che possiamo ricavare da studi simili valgano il rischio che potenzialmente portano con sé” ma, soprattutto, “se ci fosse una fuga di quel virusanche minima, nessuno potrebbe predirne la traiettoria“.

 

Ancora più netto il giudizio del professor Richard Ebright, biologo molecolare ed esperto di biodifesa alla Rutgers University, in New Jersey: “L’unico impatto concreto che otteniamo da questo lavoro è la creazione, in laboratorio, di un nuovo rischio non naturale“.

 

lo studio sul virus cinese dal pipistrello

E proprio quella definizione – “non-naturale” – oggi apre varchi enormi a scenari formalmente complottistici ma che, nelle ultime ore, sono sbarcati anche nel dibattito politico Usa al più alto livello, dopo che il senatore repubblicano dell’Arkansas, Tom Cotton, ha chiesto ufficialmente che il governo statunitense ottenga da quello cinese la certificazione della natura non di bio-arma del coronavirus.

 

Al centro dell’accusa, la presenza a Wuhan, epicentro della crisi, del famoso laboratorio di massima sicurezza – classificato P4, l’unico del genere in Cina – in cui, a detta di un reportage sempre della rivista Nature del febbraio 2017, vengono studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo.

 

proprio in quel laboratorio oggi lavora, dopo anni nei principali laboratori degli Stati Uniti, una delle ricercatrici che ha partecipato allo studio della discordia, la dottoressa Shi Zhengli, affiancata all’epoca nel team anche da un altro virologo cinese, Xing-Yi Ge, anch’egli con anni di esperienza sul campo negli Usa.

 

Ed ecco che, come mostra questa immagine, non più tardi dello scorso 20 gennaio, sempre su Nature, la dottoressa Shi Zhengli appare fra le firme di un articolo nel quale si conferma la natura di mutazione animale del virus e la diretta responsabilità del pipistrello cinese.

 

 

Insomma, lungi dal voler garantire patenti di agibilità a tesi complottiste degne del Napalm 51 di Maurizio Crozza, forse maggiore chiarezza e trasparenza da parte del governo cinese sull’intera genesi della faccenda sarebbe stata di aiuto proprio allo scongiurare del diffondersi di dietrologie parallele o teorie millenaristiche.

 

zuppa di pipistrello 4

Anche perché, stando alla denuncia di alcuni organi di stampa cinesi, dopo la rimozione dei responsabili sanitari della provincia di Hubei, tramutatisi come nella miglior tradizione del Dragone in Monsieur Malaussène della pandemia, ora a capo dell’autorità sanitaria dell’area-epicentro sarebbe stata inviata dal governo centrale la general maggiore Chen Wei, massimo esperto nazionale di armi biochimiche per la difesa. Il suo quartier generale? Il laboratorio P4 di Wuhan, attorniata unicamente da personale militare.

 

Vero? Falso? Per ora, decisamente verosimile, almeno stando alla non smentita di Pechino. Le ombre, comunque, restano. Non fosse altro per quel balzo ad orologeria e al rialzo nella contabilità dei contagiati.

 

disinfestazione dall'alto wuhandonna cinese mangia un pipistrello 3wang mengyu 5zuppa di pipistrello 1

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....