menasche schumacher

ALLA RICERCA DEI MIRACOLI - MENASCHÉ, IL CARDIOCHIRURGO CHE HA OPERATO SCHUMACHER CON UNA CURA ''TOP SECRET'' SU CUI SONO CIRCOLATE LE IPOTESI PIÙ FANTASIOSE: ''NON HO MAI PRESO UN CENTESIMO FUORI DAL SERVIZIO PUBBLICO, ALTRO CHE MEDICO DELLE STAR. HO RICEVUTO MOLTI MESSAGGI DA PAZIENTI E FAMIGLIE, MA LA MIA TERAPIA CON LE STAMINALI…''

Anais Ginori per ''la Repubblica''

 

Non vuole essere descritto come il medico dei miracoli. «Per i miracoli non sono competente» dice con tono ironico Philippe Menasché. Uno dei pionieri delle ricerche sulle cellule staminali che ha in cura Michael Schumacher è reduce da un clamore mediatico che non si aspettava. «Sono un cardiochirurgo, non ho mai preso un centesimo fuori dal servizio pubblico, altro che medico delle star» racconta Menasché, 69 anni, blusa bianca, sguardo simpatico dietro agli occhiali, innamorato dell' Italia. «Tanti anni fa ho operato a Siena e andrò a Pavia in primavera per una conferenza».

 

PHILIPPE MENASCHE

Schumacher non è stato visto in pubblico da quando è rimasto ferito in un incidente sciistico il 29 dicembre 2013 a Meribel. Da allora quasi nessuna informazione è filtrata sul suo stato di salute. L' ultima comunicazione della moglie Corinna su Facebook risale allo scorso 3 gennaio, per i cinquant' anni di Schumi: «Siate certi - recitava il post - che lo abbiamo affidato ai medici più competenti e facciamo tutto quello è umanamente possibile per aiutarlo».

 

Il nome del professore francese è diventato famoso quando tre settimane fa si è saputo che l' ex pilota di Formula Uno era stato ricoverato nel reparto di chirurgia cardiovascolare di Menasché presso l' ospedale Pompidou per seguire una cura "top secret" su cui sono circolate le ipotesi più fantasiose. Nel suo ufficio al primo piano della struttura moderna, affacciata sulla Senna, il professore chiarisce subito che non parlerà del suo illustre paziente. Si capisce però che vuole fare chiarezza rispetto alle troppe illazioni circolate.

 

«Con la mia équipe non stiamo facendo nessuna sperimentazione, termine abominevole che non appartiene a una visione seria della medicina. È vero che sono stato il primo a fare trapianti di cellule staminali sul cuore ma il ciclo di test clinici si è concluso due anni fa».

 

michael schumacher e corinna 2

La signora Jacqueline, prima paziente affetta da insufficienza cardiaca operata al Pompidou nel 2014 con la tecnica dei "cerotti" di staminali, oggi sta bene. Il trial, spiega Menasché, è stato un successo ma, aggiunge, i risultati non sono stati considerati definitivi sul piano clinico e la tecnica dei "cerotti" biologici è stata abbandonata. Da allora il chirurgo ha compiuto nuove ricerche che consistono in iniezioni per endovena di cocktail di secrezioni terapeutiche preparate in laboratorio utilizzando cellule cardiache ultra giovani provenienti da staminali.

 

Un nuovo filone che Menasché sta testando sugli animali e che dovrebbe entrare in fase di trial l' anno prossimo. Menasché riconosce che le nuove ricerche per provocare la riparazione degli organi potrebbero essere allargate anche a reni, fegato e cervello. È questa nuova tecnica che ha alimentato l' impazzimento di voci a proposito di Schumacher, con l' idea che ci sia la possibilità di riparare anche eventuali lesioni celebrali. Menasché aggira la domanda, e precisa: «Io sono un chirurgo cardiologo e di questo mi occupo».

 

michael schumacher 1

Nelle ultime settimane, intorno alla misteriosa "cura Schumacher", si è detto di tutto. Menasché ha ricevuto molte messaggi dall' estero, anche da pazienti italiani. «Ho rimandato verso i miei colleghi, come l' amico Guido Pompilio. In Italia avete tutto ciò che serve, non c' è bisogno di venire fino a Parigi». Resta da spiegare perché la famiglia di Schumi abbia deciso di spostarsi dalla Svizzera. Su questo Menasché non si sbilancia. Forse una risposta è nel fatto che è membro del Consiglio di amministrazione dell' Istituto del cervello e del midollo spinale che ha tra i membri fondatori anche Jean Todt e Schumacher. Nel 2004 Schumi sfilò con la sua Ferrari sui Champs Elysées per raccogliere fondi per l' istituto specializzato nella ricerca per le malattie neurologiche.

 

L' ospedale Pompidou ha vissuto giorni di assedio dei giornalisti durante il ricovero di Schumi. Le Parisien ha anche riferito di fonti anonime su un presunto stato di coscienza dell' ex pilota. «C' è stata un' esplosione di attenzione sul nostro reparto - ammette il professore - ma la situazione si è già normalizzata».

 

Pragmatico, Menasché ha già ripreso la sua routine fatta di chirurgia coronarica e valvolare. «Quello che amo fare». E sulle nuove frontiere a base di staminali conclude: «Negli ultimi vent' anni ci sono stati molti progressi ma la verità è che sappiamo ancora poco».

michael e mick schumacherVILLA SCHUMACHER A MAIORCA

 

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