tamponi

SI FA PRESTO A DIRE TAMPONI RAPIDI DAI MEDICI DI FAMIGLIA! – NONOSTANTE LA MASSIMA DISPONIBILITÀ DEI DOTTORI, IN MOLTI NON HANNO STUDI ADEGUATI PER SVOLGERE GLI ESAMI IN SICUREZZA: SOLO IL 15-20% AVREBBE LOCALI IDONEI PER GESTIRE L’AFFLUSSO E NEL LAZIO SOLO 300 MEDICI SU 4MILA HANNO RISPOSTO ALL’APPELLO - IL GOVERNO LAVORA A UN PROTOCOLLO, MA NON CI SI POTEVA PENSARE PRIMA VISTO CHE SONO MESI CHE SI ASPETTAVA ‘STA SECONDA ONDATA?

Niccolò Carratelli per "La Stampa"

 

TAMPONE COVID CORONAVIRUS DRIVE IN

Si fa presto a dire "tamponi rapidi dai medici di famiglia". Ma attuare il piano, pensato dal governo per decongestionare Asl e drive-in, non è così semplice. Nella riunione di ieri tra la Conferenza Stato-Regioni e i sindacati di categoria, per definire i protocolli operativi e di sicurezza, non si è arrivati a un accordo. Massima disponibilità da parte dei dottori, ma la maggior parte degli studi medici non ha i requisiti. «Si ragiona sulla collaborazione con i Comuni, per allestire locali o tende in grado di accogliere medici e pazienti - spiega Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale - entro mercoledì (domani, ndr) si definiranno i dettagli».

 

tampone ai bambini

Se è difficile prevedere quanti, tra i quasi 50 mila medici di famiglia, potranno rendersi disponibili su base volontaria, di certo quelli che già oggi hanno studi adeguati per potere effettuare il test sono pochi. «La nostra stima è un 15-20% - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società di medicina generale - perché servono particolari condizioni logistiche: ingressi e uscite separati dagli altri pazienti, stanze dedicate». C'è chi si è portato avanti, come la Regione Lazio, che ha fatto un bando specifico a cui per ora hanno risposto poco più di 300 medici su 4mila. Dovranno sottoscrivere un profilo di sicurezza e riceveranno i kit per i tamponi dal sistema sanitario regionale.

 

coronavirus tampone bambina

 «Si partirà nei prossimi giorni - assicura Pierluigi Bartoletti, segretario della Federazione dei medici di famiglia di Roma - chi non ha gli spazi potrà farli all'aperto o magari in parrocchia. In casi particolari potremo anche eseguire tamponi a domicilio». Unica soluzione possibile per Loris Pagano, che ha uno studio in centro a Roma, «ma sono 45 mq, due stanze e un solo ingresso. Faccio, però, molte visite a casa dei pazienti e avere il test a disposizione sarebbe molto utile per una diagnosi differenziale rispetto alla normale influenza».

 

tamponi drive in a roma 5

La media dei positivi tra i pazienti è, al momento, di 9 su 100. «Per ora ne arrivano 7-8 al giorno con sintomi influenzali sospetti, ma aumenteranno», spiega Pierangelo Lora, uno degli 11 medici dello studio di medicina associata di Desenzano del Garda, Brescia. «La nostra è una realtà molto grande, abbiamo una struttura di 700 mq, varie stanze, una zona di accoglienza e triage, tre infermiere - racconta - faremo anche i tamponi, ma devono darci un protocollo con le procedure e le risorse per pagare il lavoro supplementare al nostro personale».

 

tamponi drive in

Uno dei nodi da sciogliere è proprio il riconoscimento economico per ogni tampone eseguito e trasmesso alla Asl. Anche perché il servizio sarà gratuito per i cittadini, che invece dovranno pagare di tasca loro se andranno a chiedere il test rapido in farmacia. È l'altra strada da percorrere per incrementare il numero dei tamponi, inaugurata in due farmacie comunali in Trentino, dove hanno avviato la sperimentazione, ma con qualche problema nel reclutamento di infermieri in grado di eseguire i test.

 

«Non ce ne sono abbastanza, abbiamo chiesto al ministero una deroga - spiega il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti - con un corso di formazione per il personale fatto dall'azienda sanitaria». Una questione che verosimilmente si porrà anche a livello nazionale.

TAMPONI

 

 In Piemonte, invece, il tampone si può prenotare dal farmacista, che poi invia a casa del paziente un infermiere. Il servizio costa poco più di 40 euro: «In un giorno io ho ricevuto 15 prenotazioni tra tamponi e test sierologici», racconta Marco Cossolo, che ha una farmacia a Carignano, Torino, ed è presidente di Federfarma, federazione che riunisce oltre 18mila farmacisti. «Chi, come noi, ha già una cabina diagnostica, per misurare la pressione o fare analisi potrà attrezzarsi per fare i tamponi in sede, garantendo ingressi e percorsi separati».

 

tamponi

Ma chi non ha spazi interni adeguati sarà tagliato fuori? «Si useranno gazebo da montare all'esterno, con personale dedicato, come fanno già alcuni laboratori privati», suggerisce Cossolo, che ribadisce la richiesta al ministero di definire in fretta un protocollo attuativo. E anche l'entità del corrispettivo economico da riconoscere alle farmacie: «Quando i termini saranno più chiari credo che almeno la metà delle nostre farmacie aderirà al piano».

bollettino tamponeTAMPONI CIVITAVECCHIA

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…