alcol alcool giovani ubriachi coma etilico

COSA SUCCEDE AL NOSTRO CORPO SE BEVIAMO TROPPO? –  AD ANDARE SOTTO SFORZO È IL FEGATO CHE DEVE LAVORARE PER SMALTIRE L’ETANOLO – OLTRE AGLI EFFETTI CANCEROGENI, È UNA SOSTANZA PSICOTROPA, CHE AGISCE IN MODO NEGATIVO SULLE FUNZIONI COGNITIVE E DI CONTROLLO SUPERIORE DEL CERVELLO E PUÒ PORTARE A DIPENDENZA: UNO O DUE BICCHIERI SONO SUFFICIENTI PER RALLENTARE LE CAPACITÀ DI REAZIONE AGLI STIMOLI ESTERNI…

Elena Meli per "www.corriere.it"

 

hangover makeup s (2)

Sembra l’anima della festa, ma in realtà è la sostanza che più di ogni altra causa danno sociale: separazioni, atti criminali, perdita del lavoro e via dicendo sono solo alcuni degli eventi associati all’abuso di alcolici. Senza contare l’impatto sulla propria salute e spesso su quella altrui.

 

Basta pensare agli incidenti stradali: uno o due bicchieri sono sufficienti per rallentare le capacità di reazione agli stimoli esterni e aumentare i rischi alla guida.

alcol e giovani 3

 

«Proprio questo è uno dei motivi per cui non è definibile una quantità di consumo alcolico raccomandabile o “sicura” per la salute — fa notare Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di Sanità e del Centro nazionale dipendenze e doping —. Al massimo si può parlare di quantità “a basso rischio”, ovvero una quantità di alcol giornaliera da non superare: 20 grammi per gli uomini (circa due bicchieri) e i 10 grammi per le donne e gli ultra 65enni. Qualunque quantità è rischiosa per i giovani, a cui si raccomanda di non consumare alcolici sino ai 18-21 anni».

 

alcol e giovani

Il ruolo del fegato

Come agisce l’alcol sull’organismo?«Quando si parla di alcol contenuto nelle bevande alcoliche ci si riferisce all’etanolo, molecola piuttosto piccola in grado di penetrare nel flusso sanguigno rapidamente e, attraverso di esso, diffondere in tutto l’organismo. Il fegato è l’organo che ha il compito di distruggerlo, metabolizzarlo, e lo fa in primo luogo attraverso una particolare sostanza, l’enzima alcol deidrogenasi, che “smonta” la sua molecola.

 

coma etilico

Finché il fegato non ne ha completato la “digestione”, l’alcol continua a circolare diffondendosi nei vari organi, in particolar modo nel cervello, danneggiandolo. La velocità con cui il fegato rimuove l’alcol dal sangue varia da individuo a individuo ed è circa mezzo bicchiere di bevanda alcolica all’ora. L’attività dell’alcol deidrogenasi non è, infatti, uguale per tutti. Di norma è minore nella donna e negli anziani, inefficace nei giovani fino ai 18-21 anni».

 

Effetti cancerogeni e psicotropi

alcol e salute 14

Quali sono gli effetti dell’alcol? «Oltre a essere tossico, l’alcol ha un effetto cancerogeno ed è una sostanza psicotropa, che agisce in modo negativo sulle funzioni cognitive e di controllo superiore del cervello e può portare a dipendenza. Inoltre è una molecola non nutriente ma calorica tanto che bevendo due bicchieri di alcolici in meno ogni giorno, si può dimagrire di 7-8 chili in un anno. Nell’organismo l’alcol danneggia direttamente le cellule di molti organi, i più vulnerabili dei quali sono il fegato e il sistema nervoso centrale.

alcol e salute 2

 

Durante l’adolescenza l’alcol può compromettere in modo permanente lo sviluppo del cervello e il rischio di consumo dannoso e alcoldipendenza è più probabile in funzione dell’incapacità metabolica. Non bisogna inoltre dimenticare l’effetto nocivo dell’uso di alcol sulla salute del bambino durante la gravidanza.

 

alcol e salute 3

L’alcol, infatti, giunge al feto attraverso la placenta provocando deficit della crescita, deficit neurologici e psicosociali. Il consumo di alcolici è tra i primi fattori di rischio influenti sulla riduzione della speranza di vita, oltre a poter favorire diversi tumori (bocca, esofago, fegato, seno, stomaco, ecc.), l’ictus, le aritmie cardiache, la morte coronarica improvvisa, i disturbi dell’umore e molte altre problematiche sociali e di salute».

alcol e salute 13alcol e salute 4alcol e salute 6alcol e salute 12alcol e salute 7

 

alcol e salute 5

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…