matte salvini b&b keybox affitti brevi giorgia meloni antonio tajani

SALVINI ROMPE I MARONI AGLI ALLEATI: LA MAGGIORANZA LITIGA ANCHE SUI B&B – FDI E FORZA ITALIA APPLAUDONO ALLA STRETTA DECISA DAL CAPO DELLA POLIZIA, VITTORIO PISANI, PER VIETARE LE KEYBOX, LE MINI CASSAFORTI CHE CONTENGONO LE CHIAVI DEGLI APPARTAMENTI IN AFFITTO (MA LA LEGA SI SMARCA) - ARMANDO SIRI: “L’IDENTIFICAZIONE A DISTANZA VIENE FATTA PER LO SPID, PER LA POSTA CERTIFICATA, PER APRIRE UN CONTO CORRENTE, PERCHÉ NON FARLA ANCHE PER I CLIENTI DI UN B&B?”

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

KEYBOX

Centrodestra ad assi variabili, per uno che nasce uno che tramonta. Le keybox, le mini cassaforti che contengono le chiavi degli appartamenti in affitto, sono state vietate dal capo della Polizia Vittorio Pisani. Di qui, nella maggioranza sorge un nuovo «inciampo», per usare le parole di Maurizio Lupi.

 

La norma piace infatti a Fratelli d’Italia, che plaude con la ministra Daniela Santanchè: «Ringrazio il ministro dell’Interno» Matteo Piantedosi «per la divulgazione della circolare» che garantirà «più sicurezza ai cittadini». Con una chiosa: «Questo dimostra che il nostro è un governo di squadra e che i ministri lavorano assieme». Un riferimento probabilmente al fatto che Piantedosi, già prefetto da una vita, è in quota Lega.

 

vittorio pisani

Gran soddisfazione anche in Forza Italia: «Ben vengano i sacrosanti controlli sanciti dal Viminale — ha detto il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri — che io sosterrò a spada tratta». Perché «la proprietà privata è sacra e ognuno può fare dei propri immobili quello che vuole. Ma nell’ambito delle regole, che devono salvaguardare la collettività e gli stessi proprietari di casa che, non affittando case, non vogliono vedere trasformati in un suq i propri condomini». E Noi moderati? Maurizio Lupi apprezza […]

 

Il no alle mini cassaforti di massima piace anche ai sindaci e certamente a Federalberghi. Ma non alla Lega. Il cui Dipartimento economia esprime «perplessità sulla norma che impone l’obbligo di identificazione fisica dei clienti ai titolari di strutture che offrono affitti brevi». Certo, la sicurezza «deve essere tutelata, ma l’identificazione a distanza, procedura che offre sufficienti garanzie, non va confusa con il semplice invio di una fotocopia».

 

meloni salvini tajani

 Insomma: «Chiediamo più attenzione su una misura che rischia di alimentare il nero e di penalizzare ulteriormente il diritto di proprietà di 600 mila piccoli proprietari e l’attività imprenditoriale di 30 mila gestori».

 

La Lega proprio non la manda giù. Armando Siri, padre della flat tax e coordinatore dei dipartimenti leghisti, è meno formale: «L’identificazione a distanza viene fatta per lo Spid, per la posta certificata, per aprire un conto corrente, perché non farla anche per i clienti di un b&b? Se non è un sistema sicuro, allora stiamo dicendo che mafiosi, criminali, terroristi possono aprire un conto a distanza senza problemi...».

 

keybox - case in affitto

Insomma il centrodestra continua a ridislocarsi ormai quasi quotidianamente. Ieri Tajani e Salvini hanno deciso di smentire insieme la freddezza dei rapporti notata tra i due all’assemblea delle aziende di logistica: «Contrariamente ad alcune ricostruzioni, si precisa che i due vicepremier hanno viaggiato insieme sul volo Milano-Roma e come sempre si sono salutati e parlati con cordialità».

 

Le ombre che nelle ultime settimane sembravano essere sorte tra Antonio Tajani e Maurizio Lupi in nome della rappresentanza del centro, ieri sugli affitti brevi parevano dissolte. Ma la crescita dei centristi registrata alle ultime regionali, soprattutto in Liguria, ha aperto una nuova competitività all’interno della maggioranza.

keybox - case in affittoVORTICE DI MAGGIORANZA - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”