SICURI CHE DORMIRE TANTO FACCIA BENE? NEGLI USA SI STA DIFFONDENDO LA MODA TRA I GIOVANI DI ANDARE A LETTO PRESTO, MA BISOGNA RICORDARE DI NON ESAGERARE CON LE ORE PASSATE A LETTO – L’IDEALE È DORMIRE 7-8 ORE: CHI DORME DA 9 ORE IN SU HA GLI STESSI RISCHI DI SVILUPPARE IL DIABETE, DI INGRASSARE, DI DIVENTARE IPERTESO, E IN GENERALE DI MORTALITÀ, DI CHI DORME 5 ORE – PER I GIOVANI VA BENE DORMIRE TANTO FINO AI 18 ANNI, POI…
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per www.repubblica.it
Liborio Parrino è il direttore della neurologia dell’ospedale di Parma e il responsabile del centro di medicina del sonno.
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Perché dormire fa bene?
«Favorisce il tono vagale. La frequenza cardiaca rallenta, così come il consumo energetico. Facciamo girare il nostro motore in modo più lento».
Quindi più si dorme meglio è?
«No. Gli studi fatti negli Usa dicono che la cosa migliore è dormire 7-8 ore. Chi dorme da 9 ore in su ha gli stessi rischi di sviluppare il diabete, di ingrassare, di diventare iperteso e in generale di mortalità di chi dorme 5 ore, cioè poco».
Ma i giovani dormono tanto, è un problema?
«Va bene dormire tanto fino a 18 anni. Poi si dovrebbe rientrare nella media degli adulti».
Abbiamo parlato di quantità. Quanto è importante la qualità?
«[…]Per un sonno buono ci vogliono dunque la durata, la profondità, la continuità, la stabilità e il tono vegetativo, cioè il giusto funzionamento degli organi vitali. Se i 5 ingredienti sono dosati nel modo giusto si dorme bene».
E cosa bisogna fare per far dosarli bene?
«Intanto, bisogna capire che il sonno buono è quello che si fa nella prima parte della notte. La seconda va bene perché è ricca di sogni, ma siamo nella fase Rem, del sonno leggero. Per questo a chi mi dice che si addormenta davanti alla tv prima di andare a letto spiego che in quelle due o tre ore non ha dormito profondamente ma ha avuto tanti microrisvegli, perché il cervello, stimolato, stava comunque esplorando il mondo».
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