serena bortono antonio scurati tommaso foti

LA SINISTRA RIPARTA DA SERENA BORTONE! - LA CONDUTTRICE DI “CHESARÀ” FINISCE NEL MIRINO DI FRATELLI D’ITALIA PER AVER LETTO IL MONOLOGO SUL 25 APRILE DI ANTONIO SCURATI - IL CAPOGRUPPO DI FDI, FOTI, CHIEDE LE DIMISSIONI DELLA CONDUTTRICE: "INTERVENGA LA VIGILANZA E VEDIAMO CHI HA FATTO IL FURBO. È UN CASO MONTATO AD ARTE. NON SI È OBBLIGATI AD AVERE UN CACHET, A MENO CHE LA RESISTENZA NON SIA UN MODO PER FARE FATTURA. LA CENSURA NON C'È. L'HA DIMOSTRATO GIORGIA MELONI PUBBLICANDO IL TESTO SUI SOCIAL: HA PIÙ FOLLOWER DEGLI ASCOLTI DI BORTONE…"

1-SERENA BORTONE ORA È SOTTO ATTACCO. LA DESTRA LA ACCUSA DI FLOP ASCOLTI CON E SENZA SCURATI, FOTI (FDI) LA INVITA ALLE DIMISSIONI

 

Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per www.repubblica.it

 

SERENA BORTONE - CHE SARA

Fiorello la prende in giro ed è la cosa migliore che può capitarle. I giornali di destra come Libero le ricordano che ha fatto meno ascolti di Don Camillo, su Rete4. Il capogruppo FdI alla Camera Tommaso Foti la invita alle dimissioni. Con l’attesa audizione dall’ad Roberto Sergio e con le voci di un procedimento disciplinare a suo carico, è ora Serena Bortone a finire sotto tiro. La conduttrice di “Chesarà” che, nonostante la censura ad Antonio Scurati, ha deciso comunque di leggere il monologo del Premio Strega sul 25 Aprile. [...]

fiorello serena bortone

 

 

L’interessata, che per ora preferisce non commentare e si limita a presentare a Radio2 il suo libro in uscita, è preoccupata e attesa dall’ad Sergio, comunque molto duro sulla gestione del caso. […] in quanto ad ascolto e share, chi le sta vicino, conosce bene l’orgoglio di Bortone per i risultati ottenuti quando conduceva Agorà e Oggi è un altro giorno.

 

tommaso foti 3

In attesa dei vertici Rai in Vigilanza, convocata dalla sua presidente (M5S) Floridia l’8 maggio, l’aria resta pesante a Viale Mazzini nonostante il tentativo di sdrammatizzare di Fiorello: "Ora – la battuta del comico – le affideranno un varietà di prima serata su Rai Uno, una punizione che non si merita".[…]

 

2-FOTI SUL CASO SCURATI: «INTERVENGA LA VIGILANZA E VEDIAMO CHI HA FATTO IL FURBO. È UN CASO MONTATO AD ARTE»

 

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per www.corriere.it

 

serena bortone

«Intervenga la vigilanza e vediamo chi ha fatto il furbo». Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, ribalta le accuse: «Ma quale censura, è un caso montato ad arte. Non si è obbligati ad avere un cachet, a meno che la Resistenza non sia un modo per fare fattura».

 

Scurati lamenta un trattamento «da estorsore». E mostra una mail della Rai che parla di motivi editoriali.

«A me risulta altro. Venerdì sera c’era l’accordo con la redazione del programma per la partecipazione a titolo gratuito. Sabato mattina la conduttrice ha scelto di montare il caso. Ma la censura non c’è».

 

Come lo sa?

«L’ha dimostrato Giorgia Meloni pubblicando il testo sui social: ha più follower degli ascolti di Bortone».

 

Che sospetta la «censura».

«Esistono le dimissioni».

serena bortone (2)

 

La Rai è «megafono del governo», come dice Schlein?

«Si vuol far passare l’idea che sia stato Palazzo Chigi a non volere Scurati. Forse chi lo dice era abituato a fare così. Ma non vedo la ragione per censurare quell’opinione».

 

Accusava Meloni di cultura neofascista, di riscrivere la storia e non dirsi antifascista.

«Meloni non ha bisogno dell’esame del sangue. Tantomeno da Scurati, autore di un libro molto venduto — M. — anche per quella copertina».

 

Ma siete o no antifascisti?

«Perché devo avere una patente? Chi è fascista oggi in Italia? Non siamo infantili. Noi destra parlamentare abbiamo sempre avuto la destra extraparlamentare come nemico. Il punto è: Scurati è anticomunista?». [...]

ANTONIO SCURATI E MAURIZIO MOLINARI

 

L’Usigrai però lamenta un «controllo asfissiante».

«Non facciano ridere. Perché non pubblicano i dati dell’osservatorio di Pavia sulla presenza di FdI sulle tv nazionali? Non c’è invasione. Anzi, spesso carenza. Quando eravamo all’1,4% forse la domenica apparivamo. Oggi non c’è giorno senza Magi. Parla di Telemeloni proprio chi era Telekabul. Non vorrei si stia sollevando un polverone per nascondere vicende pugliesi e torinesi».

 

ANTONIO SCURATI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE

C’è anche chi pensa che funzionari Rai abbiano annullato il monologo temendo che il contenuto gettasse fango su Meloni. Lei?

«Non lavoro in Rai e — forse unico — non conosco funzionari. Ciò che risulta a me è che venerdì sera l’accordo era per un intervento gratuito».

 

E allora perché la mail parla di «motivi editoriali»?

«Mail o non mail, la Vigilanza faccia il suo lavoro e vediamo se salta la testa di qualcuno o di qualcun altro. Il loro problema è che la bomba gli è esplosa in mano quando Meloni ha pubblicato quel testo. Ed è finito il circo».

elly schlein e il simbolo del pd – vignetta by osho

 

Conte invece sostiene che ha fatto la furba...

«Presiedono la Vigilanza. Abbiamo chiesto per primi la convocazione, così si vedrà chi mente. Ed è importante capire anche per chi ha il salario minimo scoprire come si fa a guadagnare 1800 euro in un minuto». [...]

 

Da Fazio ad Amadeus, la Rai perde volti. Non è un danno?

«A Fazio era scaduto il contratto, vicenda meno nobile di come la raccontano. Amadeus si è lasciato in “ottimi rapporti”. Mike Bongiorno andò a Canale 5 senza scandali». [...]

elly schleinantonio scurati

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...