IL ‘RINGHIO’ DEL CALCIO ITALIANO CONTRO L’INCHIESTA SULLE SCOMMESSE – UN CORO PRO GATTUSO E ABETE ATTACCA I METODI DEI PM: ‘TANTI DANNI E POI QUEI BLITZ ALLE 6 DI MATTINA, RICORDO ANCORA QUELLO PER CRISCITO’

Francesco Saverio Intorcia per "la Repubblica"

Il calcio italiano reagisce, a modo suo: col catenaccio. Chiede cautela nei giudizi, solleva dubbi sull'inchiesta legata al calcioscommesse. Cavalca, più o meno consapevolmente, l'umore popolare, scaldato assai poco da un'indagine penale che va ormai avanti da tre stagioni, si concluderà solo nel 2014 e nel frattempo ha già esaurito sei diversi processi sportivi, con una pioggia di condanne e squalifiche, mitigate solo dallo scontificio del Tnas.

Predica pazienza adesso il numero uno del calcio italiano, Giancarlo Abete, a margine della cerimonia di consegna del tricolore agli azzurri di Sochi 2014, al Quirinale. «Abbiamo grande fiducia nei magistrati e grande attesa negli sviluppi dell'indagine - dice Abete - ma si vede abbastanza poco in termini di situazioni acclarate. E risulta un danno al
mondo del calcio.

Ci sono 4 arrestati che nessuno conosce e che non mi risultano essere tesserati, e 10 indagati su cui è meglio non esprimere giudizi perché si rischierebbe di trasferire negatività su di loro. Aspettiamo di verificare se c'è qualcosa che ci sfugge, attraverso i controlli dei computer, le verifiche tecnologiche e i test peritali».

Un affondo duro, quello del presidente federale. Che contesta anche l'uso spettacolare dei mezzi d'indagine, «fanno parte del costume italico le perquisizioni alle sei di mattina, creano più traumi che opportunità. Noi ricordiamo quella a Criscito, prima dell'Europeo». Il difensore dello Zenit fu escluso dai convocati, al contrario di Bonucci, altro azzurro coinvolto: la Figc ha sempre motivato il trattamento diverso con il clamore della perquisizione subita dal primo e non dal secondo nella camera d'albergo di Coverciano.

Poi, sul piano sportivo, Bonucci è stato prosciolto e Criscito neanche deferito. Derogando alla sua proverbiale diplomazia, Abete passeggia sul cadavere del Tnas («Un organo di difficile comprensione, di regola l'arbitrato è alternativo ai gradi di giudizio») e spende parole di stima per Rino Gattuso: «Sono fiducioso che ne uscirà senza ombre, conoscendone lo stile e il comportamento non mi sembra possibile un suo coinvolgimento».

Proprio l'iscrizione di "Ringhio" nel registro degli indagati ha mosso reazioni di solidarietà nel pallone italiano, da Zamparini («Gli darei il mio portafogli») a Oddo («Garantisco sulla sua integrità, lui non perderebbe neanche una partitella sotto casa»), passando per Cristiano Lucarelli, Marco Simone, Valerio Bertotto (oggi ct dell'Italia di Lega Pro), fino, in serata, al presidente del Coni Giovanni Malagò («Credo ciecamente a cosa ha detto, voglio capire cosa c'è dietro questa indagine »).

Schierati tutti col giocatore più che con i magistrati, nonostante un'indagine in corso. E pure Franco Carraro, ex presidente federale e membro del Cio, detta questa linea: «Leggo sui giornali cose che mi ricordano la storia ‘al lupo, al lupo'. Ogni volta sembra ci siano sfracelli, restiamo tutti preoccupati e ansiosi, poi gli sviluppi non sono così grandi come gli annunci e su questo, da cittadino, un po' di disagio lo provo. È preoccupante il fenomeno delle scommesse e va combattuto, ma c'è una sproporzione fra l'effetto annunciato
e la situazione reale».

 

gennaro gattuso photo gallery gattuso jordan Giancarlo Abete e Alemanno malago vanzina foto mezzelani gmt ZAMPARINI-E-GATTUSOFranco Carraro cristiano Lucarelli

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...