fognini

"LITTLE ITALY" A NEW YORK – IL BILANCIO DEGLI AZZURRI AGLI US OPEN DOPO LA PRIMA GIORNATA: 4 VITTORIE E 6 SCONFITTE - FOGNINI IN VANTAGGIO DI 2 SET SI FA RECUPERARE E BATTERE AL QUINTO (DOVE E’ STATO AVANTI 4-1) DA POSPISILIL VIDEO DELLA SCAPOCCIATA DEL “FOGNA”: COLPISCE IL NASTRO E IMPAZZISCE - BERRETTINI E SINNER OK (MA GLI ITALIANI SONO TUTTI NELLA METÀ DI TABELLONE DI DJOKOVIC A CACCIA DEL GRAND SLAM) - VIDEO

Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

fognini

Little Italy vince e, per ora, convince. Mentre all'Open Usa ancora rimbomba la polemica per la durata dei toilet break di Stefanos Tsitsipas, accusato da Andy Murray di abusarne per spezzare il ritmo agli avversari (la fiera difesa dello scozzese con la protesi all'anca è durata cinque set), scende in campo il plotoncino di azzurri, tutti nella metà di tabellone di Novak Djokovic, il numero uno del mondo con in testa l'idea meravigliosa del Grande Slam.

 

A Matteo Berrettini, il n.8 del ranking, servono due tie break (7-6, 7-6, 6-3) per domare la resistenza del francese Chardy e veleggia verso il secondo turno Jannik Sinner, che cede un set all'australiano Purcell ma poi chiude 6-4, 6-2, 4-6, 6-2. Ritrova il successo dopo 87 giorni di digiuno e sei sconfitte al primo turno anche Lorenzo Musetti, che con la testa era rimasto all'ottavo di finale del Roland Garros contro Novak Djokovic: due set di vantaggio, il crollo fisico, il ritiro, il filo con il proprio tennis interrotto anche a causa dell'esame di maturità, che aveva proiettato il toscano a Wimbledon senza erba nelle gambe.

fognini

 

Nel revival della finale dell'Australian Open junior 2019 (vinta), Musetti ha battuto l'americano Emilio Nava, classe 2001, in quattro set (6-7, 6-4, 6-1, 6-3). Ma l'impresa made in Italy del giorno è del veterano Andreas Seppi, capace di eliminare Fucsovics in cinque set (2-6, 7-5, 6-4, 2-6, 7-6) a 37 anni. Subito fuori Caruso con Nishikori (6-1, 6-1, 5-7, 6-3), Sonego con Otte (6-7, 7-5, 7-6, 7-6), Travaglia con Moutet (6-4, 7-5, 7-6), vince Martina Trevisan con l'ex enfant du pays Coco Vandeweghe (6-1, 7-5), però ora pesca la Bencic regina di Olimpia a Tokyo, e fa il suo dovere pure Jasmine Paolini (6-3, 6-4 alla Shvedova). Insomma, in un martedì newyorkese di hot dog e code agli ingressi di Flushing, a Little Italy poteva andare molto peggio.

fognini

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...