andrea agnelli e dietro di lui pavel nedved

ORA CHE ANDREA AGNELLI E’ SOTTO ASSEDIO TRA PLUSVALENZE, SUPERLEGA, RISULTATI SPORTIVI NEGATIVI E BILANCI IN ROSSO, LA GAZZETTA GLI RIFILA IL CALCIO DELL’ASINO: “DOV’È FINITO IL FASCICOLO DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA SUL CASO SUAREZ?” – L’EDITORIALE SULLA LENTEZZA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA. “CERTE VOLTE LA PROCURA FEDERALE SEMBRA ACCENDERE IL MOTORE PROPRIO A FATICA”

Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

 

andrea agnelli foto mezzelani gmt 247

Succede spesso quando i pm si occupano di sport e in particolare di calcio: immaginiamo percorsi giudiziari rapidissimi, carte che viaggiano con il tempo di una mail dalle procure della repubblica alla sede federale, sentenze sportive confezionate nel giro di poche settimane. Poi le istruttorie si allungano, la montagna dei verdetti partorisce il topolino e arrivederci al prossimo scandalo.

 

Diamoci dunque una calmata: una cosa è restare impressionati da quelle cattive abitudini con cui diversi club (non tutti) hanno preso da anni a inventare acrobazie contabili in bilancio per ammorbidire l'impietosa fotografia di conti spaventosamente in rosso. O riflettere su alcune risultanze dell'istruttoria di Torino, peraltro tuttora in corso.

 

andrea agnelli pavel nedved foto mezzelani gmt 246

Un'altra è pensare di risolvere con un colpo di bacchetta magica, una stangata di qua una stangatina di là, problemi annosi, un vero e proprio groviglio di interessi che, nonostante i buoni propositi, non si sbroglia mai. La miscela fra plusvalenze sospette, mostruose "commissioni", impotenza delle istituzioni, produce una panna andata a male che inquina sempre di più il sistema. Gravina ha ragione: niente processi sommari. E una giustizia sportiva non può ordinare intercettazioni o prendersi i computer degli indagati per studiare cosa c'è dentro.

andrea agnelli foto mezzelani gmt 91

 

Diciamoci la verità: senza la procura della repubblica di Torino, pure gli allarmi lanciati da Covisoc e Consob (non si sa chi ha cominciato prima, ma questo non cambia i termini della questione), avrebbero probabilmente sbattuto sul muro della "soggettività" della valutazione del calciatore. Semmai ci si potrebbe chiedere:non sarebbe ora che anche i club si interrogassero su malsane abitudini che sembrano andare sempre sull'autostrada di costi folli e non sostenibili? Dunque ok, niente processi sommari, non si può andare a duecento all'ora perché si va a sbattere. Ma magari a cinquanta sì.

 

Certe volte la procura federale sembra accendere il motore proprio a fatica. Per dire, Perugia, l'esame di Suarez. Attenzione, l'esempio che facciamo è anche a tutela della Juve e del sacrosanto diritto di essere considerata a un certo punto definitivamente scagionata. Noi non riusciamo a capire perché, a richieste di rinvio a giudizio già pronunciate, a udienza preliminare già ampiamente aperta, non si riesca a capire se il famoso fascicolo aperto già nel settembre 2020 dal procuratore federale Giuseppe Chiné sia stato aperto e chiuso (nel senso di archiviato) o se il lavoro debba ancora cominciare. La domanda è: si devono aspettare le carte o l'esito delle richieste di rinvio a giudizio?

andrea agnelli foto mezzelani gmt 89

 

Naturalmente un pm o una procura che indaga conta anche sul segreto istruttorio. E la legge 280, che regola i rapporti fra giustizia ordinaria e sportiva (quella che dice: c'è solo il Tar dopo tutti i gradi di giudizio "sportivi"), non mette un punto chiaro sui tempi e le modalità della collaborazione fra le due giustizie.

 

Però non dobbiamo dimenticare che spesso, in questi anni, sportivo e penale si sono parlati, costruendo un rapporto che ha consentito di bruciare i tempi per non tenere sotto scacco il sistema. Che viene lasciato in pasto a un ritornello che rischia di durare mesi: c'è un colpevole, ce ne sono tanti, o non ce ne sono? Insomma, siamo sempre lì. Sentenze che fanno a pugni fra loro, discrezionalità gigantesca affidata ai giudici, attendismi certe volte incomprensibili: questa giustizia sportiva ha qualcosa che non va.

andrea agnelli foto mezzelani gmt 87andrea agnelli foto mezzelani gmt 86gravinaandrea agnelli foto mezzelani gmt 85andrea agnelli foto mezzelani gmt 90

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...