riccardo bernardini

FINALE DI PARTITA – DOPO IL CASO DEL DIRETTORE DI GARA CHE HA RISCHIATO DI MORIRE A ROMA DOPO ESSERE STATO PESTATO DAI TIFOSI DEL SAN BASILIO, L’ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI FERMA TUTTE LE PARTITE DEL LAZIO DALL' ECCELLENZA ALLE GIOVANILI – QUEST'ANNO GIA' 51 CASI DI VIOLENZA NEI CONFRONTI DEI FISCHIETTI, SALVINI: "UNA FOLLIA. MA CHE PAESE E’?"  – OGGI VERTICE AL VIMINALE- VIDEO

 

Andrea Pugliese per la Gazzetta dello Sport

riccardo bernardini

Adesso basta, stavolta il grido d' allarme ha fatto centro. L' ennesima vile aggressione ad un' arbitro sarà l' oggetto del vertice di oggi (ore 11) al Viminale tra il ministro dell' Interno Matteo Salvini, il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti e il presidente degli arbitri Marcello Nicchi. Perché il mondo dello sport è esausto di tanta violenza e il Governo vuole dare un segnale forte. Dall' inizio di questa stagione in Italia i casi di violenza nei confronti degli arbitri sono già 51. La scorsa stagione furono 451, nel 2016/17 addirittura 473.

 

riccardo bernardini

I NUMERI Andando a ritroso, la situazione era ancora più grave, dato che prima del 2015 le aggressioni erano circa 600 a stagione. Quella data fa da spartiacque perché da lì è operativa la delibera ufficializzata dalla Figc il 17 dicembre 2014 con il comunicato 104/A in materia di violenza sugli arbitri. Di fatto, le società considerate responsabili di episodi di violenza sono sanzionate con il pagamento delle spese arbitrali (gratuite tra i dilettanti) da calcolarsi in base al costo medio di una gara del proprio campionato per il numero di partite casalinghe. Si va per ogni gara dai mille euro della Serie A di calcio a 5 ai 35 di Giovanissimi e Allievi provinciali, passando per i 700 della Serie D, i 210 dell' Eccellenza o i 150 della Serie A femminile. E il dato qui parla in tutto di 291 club sanzionati nel 2016/17, 161 l' anno successivo e dieci in questo inizio di stagione. Dato ovviamente inglobato in quello delle violenze complessive.

 

Salvini1

LO STOP Dei 451 casi acclarati nella scorsa stagione, la parte del leone (si fa per dire) la fa il Sud: 95 in Calabria, 67 in Sicilia e 47 in Campania. Poi troviamo Lazio (43), Emilia Romagna (37), Piemonte (29) e Lombardia (24). Da applausi il Friuli Venezia Giulia, senza neanche un' aggressione. Le responsabilità degli episodi sono quasi sempre di calciatori (307), poi dirigenti (103) ed estranei (41), spesso con un' aggressione fisica, a tratti anche grave. Così l' episodio di Riccardo Bernardini ha portato l' Aia a bloccare tutte le partite dilettantistiche di questa settimana nel Lazio. Una stima di circa mille gare, con 35mila calciatori fermi e circa 1500 giacchette nere che resteranno a casa.

 

LE REAZIONI Salvini ieri è andato giù duro, convocando appunto un vertice al Viminale.

«Quel che è successo è una follia - ha detto il ministro dell' Interno - Ogni domenica migliaia di arbitri non professionisti vanno gratis sui campi e solo quest' anno 300 sono finiti in ospedale (probabilmente Salvini si riferisce all' anno solare, ndr ). Ma che Paese è? Una cosa da quarto mondo. Saremo inflessibili e chiederemo un aumento delle pene».

Marcello Nicchi

 

E se Giorgetti invoca uno stop immediato («Basta violenza, lo sport è amicizia e competizione, le aggressioni sono vergognose e inaccettabili»), Nicchi spiega la scelta dell' Aia di non inviare arbitri nel Lazio: «Serve una presa di posizione forte per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti». Il presidente federale Gabriele Gravina parla invece di una «cultura da cambiare, adotterò una serie di provvedimenti. Chi fa questi gesti non può più stare nel nostro mondo». Concetto ribadito anche da Damiano Tommasi, presidente dell' Aiac: «Episodi che non hanno nulla a che vedere con il calcio, una piaga che va combattuta». Al Viminale, oggi, si parlerà di questo.

gravina

 

 

2. "HO PENSATO FOSSE MORTO"

Da La Gazzetta dello Sport

Poteva andare peggio, anche se poi al peggio non c' è mai fine. Ma, a conti fatti, a Riccardo Bernardini è andata bene, perché il rischio corso è stato altissimo. A salvargli la vita è stato Yuri Alviti, il preparatore dell' Atletico Torrenova, che subito dopo l' aggressione è stato il primo a soccorrere l' arbitro romano. «È successo tutto all' improvviso, c' era tanta confusione - dice Alviti - Ero nello spazio antistante gli spogliatoi, quando ho visto due ragazzi andare verso l' arbitro.

 

riccardo bernardini

Ma non ho capito subito le intenzioni. E invece poi l' ho visto cadere a terra dopo due schiaffi e quelle persone fuggire via. Il primo pensiero è stato di soccorrerlo, cadendo aveva sbattuto la testa». Tanto da riportare una ferita alla nuca suturata con tre punti al Policlinico Umberto I°, dove Bernardini è ricoverato. Le Tac alla testa hanno dato esito negativo, ma i medici lo tengono sotto osservazione per il rischio di conseguenze nella mobilità.

 

GIANCARLO GIORGETTI

I FATTI Durante la partita del campionato di Promozione Bernardini è stato oggetto di insulti da parte di 5 ragazzi, tra cui i due che poi lo hanno aggredito. Il motivo? I due espulsi per proteste della Virtus Olympia dopo il 2-2 degli ospiti e quegli 8' di recupero in cui il Torrenova ha segnato il gol del 3-2. «Ad assistere alla gara c' erano circa 60 persone, tra cui una ventina nostre - continua Alviti -. Il finale è stato concitato, quando ho visto Bernardini a terra ho pensato fosse morto: era rigido, con le gambe alzate e gli occhi rigirati. Ho provato ad aprirgli la bocca per tirargli fuori la lingua. Ma non era facile, aveva la mandibola serratissima».

malagò giorgetti

 

Ed infatti Alviti ieri aveva ancora i segni sulle mani. Ad aiutarlo c' era Beatrice, la fidanzata dell' arbitro, infermiera di professione. «Quanto tempo è passato? Non lo so: 30 secondi come due minuti, ma per me un' eternità - chiude Alviti - In quei momenti non ti rendi conto di nulla, ho pensato solo ad evitare che rischiasse di soffocare. Poi quando si è ripreso l' ho visto stordito, secondo me non si rendeva conto di ciò che era successo». A spiegarglielo ci ha pensato poi mamma Fiammetta. «Così è una vergogna», il grido di dolore condiviso con i suoi cari. Quel che conta, però, è che Riccardo sia lì con lei.

Marcello Nicchi MATTEO SALVINI TIFOSO DEL MILANsalvini

 

MATTEO SALVINI TIFOSO DEL MILANMATTEO SALVINI TIFOSO DEL MILAN

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…