BENE, BRAVI, BONUCCI: L’ITALIA DOMINA UNA SPAGNA SENZA FIATO MA PERDE AI RIGORI - UN CARTONATO DI BALOTELLI ERA MEGLIO DI GILARDINO

Marco Ansaldo per LaStampa.it

E' finita male, con Bonucci che calcia alle stelle il settimo rigore della serie decisiva, però la partita contro la Spagna è stata la migliore prestazione dell'Italia nella Confederations Cup e una tra le più convincenti della gestione Prandelli. Gli azzurri sono stati in partita fino alla fine contro i campioni del mondo e per almeno un'ora li hanno superati nel gioco, cioè il punto di forza degli avversari.

Con più concretezza sotto porta e anche con più fortuna, come nel caso del palo colpito da Giaccherini nel primo tempo supplementare, gli azzurri avrebbero superato la Spagna e conquistato l'accesso alla finale contro il Brasile, «anche se - ha ammesso Buffon - ci saremmo arrivati camminando a quattro zampe».

Prandelli infatti ha uomini fisicamente distrutti dal match concluso ai supplementari e ai rigori. Marchisio si sottoporrà a una risonanza magnetica a Salvador per stabilire i danni al polpaccio. Pirlo, recuperato in extremis, è malconcio, molti sono stati colti dai crampi e non si sa come potranno recuperare, visto che i giorni che separano dalla finale per il terzo posto con l'Uruguay sono solo tre.

«La priorità contro gli uruguayani è non farsi male», ha spiegato il ct che ricorrerà a un turnover massiccio anche perchè piazzarsi al terzo o quarto posto in una competizione del genere fa poca differenza. «Abbiamo fatto una grande partita, molto ma molto buona - ha detto Prandelli - Sono soddisfatto. La Spagna è ancora davanti a noi perchè da molti anni lavora su un certo progetto che porta ai risultati. Ma da un punto di vista tattico e di carattere stiamo migliorando». Il commissario tecnico ha dedicato la bella prestazione a Stefano Borgonovo.

Non mancano tuttavia le polemiche per l'organizzazione assurda della Confederations Cup che con cinque partite in due settimane non lascia tempo per recuperare. «I ragazzi sono stati commoventi ma ripeto che non si può imporre una sequenza di partite così ravvicinate» ha detto Prandelli, cui ha fatto eco Chiellini.

«Non è stato neppure necessario riscaldarsi- ha detto lo juventino - In campo bruciavano i piedi, i muscoli si rattrappivano per il caldo e poi credo che il calendario sia stato folle e lo è ancora di più farci giocare la partita per il terzo posto alle 13. Si dovrà fare più attenzione quando si compilano i calendari». La Confederations azzurra di fatto si conclude qui, la finalina di Salvador ha poca importanza. La Nazionale ripartirà per l'Italia domenica sera, subito dopo la partita.

 

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