simone biles

TRAVASO DI BILES! UN VOLO NELLA STORIA: RECORD DI MEDAGLIE MONDIALI (25) PER LA GINNASTA PIU’ GRANDE DI SEMPRE - “TROPPI DOLORI, QUESTO È IL MIO ULTIMO MONDIALE". LA DEDICA È AI NONNI CHE L'HANNO ADOTTATA: "NON CI SARANNO MAI ABBASTANZA PAROLE PER RINGRAZIARLI. MIA MADRE ABUSAVA DI ALCOL E DROGA, ENTRAVA E USCIVA DI PRIGIONE. IO ERO SEMPRE AFFAMATA E SPAVENTATA. A TRE ANNI SONO STATA DATA IN AFFIDAMENTO…” - VIDEO

Federica Cocchi per la Gazzetta dello Sport

 

simone biles

Ormai sono finiti gli aggettivi per definire Simone Biles che ieri, ai Mondiali di Stoccarda, ha superato e staccato di due lunghezze Vitaly Scherbo, fino a ieri il più medagliato ai mondiali nella storia della ginnastica, maschile e femminile a quota 23. L' aggancio era avvenuto sabato pomeriggio con l' oro della 22enne americana nella finale al volteggio ma ieri, nei suoi due attrezzi preferiti, trave e corpo libero, la Biles ha messo la freccia per un sorpasso storico. Sono 25 adesso le medaglie mondiali della ginnasta più grande di sempre, di cui addirittura 19 d' oro. Un forziere già ricchissimo, e impreziosito in questa settimana iridata da ben cinque nuovi ori.

simone biles

 

È stato il Mondiale migliore di sempre per la ragazzina, adottata dai nonni dopo essere stata tolta alla madre. Lei li chiama mamma e papà e loro la seguono appena possono, festeggiandola in tribuna a ogni meraviglia in pedana, anche a Stoccarda. «L' anno più importante della mia vita è stato il 2000 - ha raccontato più volte Simone -, quando sono stata adottata. Mia madre abusava di alcol e droga, entrava e usciva di prigione. Io ero sempre affamata e spaventata. A tre anni sono stata data in affidamento.

 

Mi ricordo di quando mi hanno detto che sarei andata a stare con i nonni e che potevo chiamarli mamma e papà. Non ci saranno mai abbastanza parole per ringraziarli». Lei non ha bisogno di parole, si esprime regalando loro medaglie storiche. Sarà «mamma» a occuparsi dei festeggiamenti al rientro in Texas: «Celebreremo questi ori quando saremo a casa - ha detto la campionessa - perché ogni volta che torno a casa dopo questi successi mia mamma organizza un "party mondiale". Che io lo voglia o no». Meritatissimo: «Questa è stata sicuramente la mia settimana migliore, e quasi certamente è stata anche l' ultima volta ai Mondiali», ha ammesso la campionessa olimpica di Rio, che si prenderà anche la ribalta di Tokyo per chiudere la carriera da dominatrice.

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Ma che fatica essere un fenomeno: «Alla fine del corpo libero a malapena riuscivo a muovermi - ha raccontato - Ero così stanca e dolorante... distrutta». La trave, con quello Tsukahara con doppio avvitamento in uscita, l' aveva coinvolta in una polemica con la federginnastica internazionale, rea di aver valutato l' elemento solo con una «H» e con un con una «J», il livello massimo di difficoltà: «Non è giusto, e basta», ha tagliato corto dopo che, in qualificazione, aveva applaudito in maniera polemica alla giuria. Ai Giochi di Rio come lo scorso anno ai Mondiali di Doha, la trave era stata il suo tallone d' Achille, e da allora si era ripromessa di tornare grande: «E' stato molto importante per me eseguire bene l' esercizio. Forse è stato il punto più alto di tutta la settimana». Ci vuole davvero un party mondiale.

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