CALCIO DOTTO – SUICIDIO PACCHIANO DELLA JUVE. A VENTICINQUE DALLA FINE IL PRIMO POSTO SEMBRAVA BLINDATISSIMO. PUNTUALE L’ORRIDO FUMETTAZZO DA MANUALE CALCISTICO CON IL GOL DELL’EX LLORENTE E IN PERFETTA SINCRONIA A MANCHESTER S’AIZZA STERLING...
Giancarlo Dotto per Dagospia
Suicidio pacchiano della Juve. Le bastava un punto a Siviglia, stadio bollente ma squadra piena di strappi e bitorzoli, però assatanata all’idea di mettere le grinfie su un posto per l’Europa League, suo tradizionale territorio di caccia.
A venticinque dalla fine, il primo posto nel girone sembra blindatissimo. Lo 0 a 0 sta anche stretto a Buffon e compagni in pieno controllo, mentre il Manchester City perde in casa contro i furetti del Borussia, quello impronunciabile che comincia per “Mo” e finisce non si sa come. Finisce male. Puntale l’orrido fumettazzo da manuale calcistico: il gol dell’ex e vorticoso cambio di scena come in uno spettacolo furioso di Ronconi.
Di nuca il bel figo Llorente fa il Figaro, sfrattato da Torino perché sarà anche bello ma troppo oneroso, sfregia la porta fin lì inaccessibile dell’amico Buffon e, più o meno in perfetta sincronia, a Manchester s’aizza di brutto quello Sterling ribaltando la storia.
Aggiungi un Pogba più evanescente che mai e un Morata che non trova la porta manco fosse una cruna, quella cosa pure enorme che sta tra tre pali, aggiungi la traversa di un Dybala, solito, ispiratissimo e musicale calcio a tutto campo e, insomma, la pernacchia da Siviglia ha ben poco di rossiniano.
Cosa vuol dire tutta questa baraonda? Che lunedì, giorno del sorteggio Champions, l’interminabile mascella di Max Allegri dovrà serrarsi in una morsa da strizza incombente, sperando che dall’urna non spunti la palla letale, quella con il nome di Barcellona o Bayern di Monaco.
Le due creature assassine di Guardiola. Dovesse essere il Real Madrid di Benitez, beh, difficile, ma questa Juve, con un Pogba vero, ce la può fare. E’ già successo. Appena.