remi lindholm

UN FREDDO GLANDE GLANDE - ALLE OLIMPIADI DI PECHINO L'ATLETA FINLANDESE REMI LINDHOLM HA SOFFERTO DI CONGELAMENTO DEL PENE DURANTE UNA PROIBITIVA GARA DI SCI DI FONDO - QUANDO È ARRIVATO AL TRAGUARDO, STREMATO E DOLORANTE, HA CHIESTO UNA BORSA DELL'ACQUA CALDA: "LO SENTIVO CONGELATO, IL DOLORE ERA ABBASTANZA INSOPPORTABILE" - ANCHE DOPO GLI È RIMASTA ADDOSSO UNA STRANA SENSAZIONE DI INDOLENZIMENTO…

Maurizio De Santis per www.fanpage.it

 

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Remi Lindholm è giunto al traguardo della gara di sci di fondo stremato dalla fatica, intirizzito per il gelo. Ha chiuso in ventottesima posizione, con un ritardo di oltre quattro minuti rispetto al vincitore (Alexander Bolshunov), ma il risultato della pista gli ha provocato meno dolore.

 

A fargli del male, molto male, è stato altro. Freddo pungente e raffiche di vento tagliente ne hanno messo a dura prova la resistenza durante il percorso ridotto quasi della metà (28.4 km rispetto ai 50 tradizionali) a causa delle condizioni atmosferiche proibitive.

 

L'atleta finlandese non dimenticherà quanto accaduto ai Giochi Invernali di Pechino 2022, dove il tracciato della mass start s'è trasformato in una sorta di lotta per la sopravvivenza.

 

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"È stata una delle peggiori competizioni a cui ho partecipato – ha raccontato ai media del suo Paese dopo aver ritrovato un po' di forze e di ristoro al caldo -. Si trattava solo di resistere e combattere contro quel freddo incredibile".

 

Aiutato dai collaboratori dello staff, Lindholm s'è rifugiato nello spogliatoio e la prima cosa che ha chiesto è avere qualcosa di molto simile a una borsa d'acqua calda. "Puoi ben immaginare quale parte del corpo era un po' congelata quando ho finito…", ha spiegato con ironia mentre applicava l'impacco termico sulla parte del corpo dolente… la zona dell'inguine e del pene.

 

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"Lo sentivo congelato – ha aggiunto -. E il dolore era abbastanza insopportabile". Dopo un quarto d'ora, quando la circolazione s'è finalmente riattivata, ha trovato un po' di sollievo e quella fitta è passata lasciandogli addosso una strana sensazione di indolenzimento e un dolore pulsante.

 

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Non era nemmeno la prima volta che gli capitava un inconveniente del genere. A certe cose è abituato: gli era successo anche a fine novembre scorso durante la prova di Coppa del Mondo a Ruka (in Lapponia) ma questa volta, durante la gara alle Olimpiadi al di là della Grande Muraglia, è stato peggio.

 

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Quasi ha creduto di non farcela per le conseguenze dello sforzo a cui s'era sottoposto, per gli effetti collaterali e per aver dimenticato di indossare un paio di indumenti intimi che lo aiutassero a proteggersi meglio dalla temperatura polare, ai limiti della sopportazione umana.

 

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Inconvenienti del mestiere, fa parte del gioco dice Lindholm al reporter che gli chiede se sta bene: "Mi è dispiaciuto molto di non essere riuscito a disputare una gara migliore ma le folate di vento contrario erano hanno resto tutto più difficile". Ma per fortuna è arrivato tutto intero.

 

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