berlusconi cina milan

LA CESSIONE DEL MILAN ARRIVA NEL MOMENTO DI DISARMO POLITICO DI “FARSA ITALIA”. E NON E’ UN CASO - IL CAV HA USATO I SUCCESSI DELLA SQUADRA PER RACCOGLIERE CONSENSO POLITICO, COME DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL 1994 CHE LO OPPOSE NEL COLLEGIO DI ROMA AL PROFESSOR LUIGI SPAVENTA: “COME FA A VINCERE CONTRO DI ME. LUI HA MAI ALZATO UNA COPPA DEI CAMPIONI?”

berlusconi gullitberlusconi gullit

Goffredo De Marchis per “la Repubblica”

 

I cancelli di Arcore per la cena dell' addio al Milan si sono aperti all' imbrunire quando Silvio Berlusconi aveva già portato a passeggio i cani nel parco. Dicono che la svolta animalista del Cavaliere si accompagni alla malinconia per la cessione del club che «più di ogni altra cosa mi ha regalato quasi solo gioie e pochissimi dolori».

 

Da un po' di tempo, raccontano, Berlusconi gira con otto cani legati a un guinzaglio multiplo da dog sitter e che qualche sera fa, in occasione di un'altra cena, un barboncino si è infilato sotto la macchina dell'ospite. Berlusconi si è accucciato per recuperarlo chiamandolo teneramente: «Esci, tesoro, dai, vieni. Andiamo, da bravo».

 

berlusconi sacchi baresiberlusconi sacchi baresi

Che la passione per gli animali possa sostituire quella per 11 uomini in calzoncini e maglia rossonera capaci di vincere dappertutto, di riempire la bacheca di trofei e l'ego di mitologia, di alimentare a dismisura l'enorme concetto di sé del proprietario, di essere paragonati a una religione come fece il presidente davanti a Giovanni Paolo II («lei, come il Milan, porta in trasferta un'idea vincente che è l'idea di Dio»), però, è difficile da credere.

 

berlusconi l elicottero del milanberlusconi l elicottero del milan

Berlusconi infatti, pur realizzando una bella cifra per la vendita e un'uscita onorevole, stavolta si nasconde a tutti, rimane nell' ombra, chiuso dietro i muri di Villa San Martino dove ieri ha ospitato a cena i compratori. Non c'era alla firma del closing, nello studio degli avvocati. Non ci sarà oggi alla conferenza stampa del nuovo inizio. Un'assenza rumorosa e visibile. Triste, solitario y final.

 

Non è dell'umore giusto. Si rifiuta di parlare del Milan persino con gli amici, ripetendo a pappagallo la storia degli investimenti impossibili per una famiglia nel calcio diventato «industria globale». Dalle casse del Milan sono usciti a oggi, per l'attuale stagione sportiva, 90 milioni. Alla fine saranno 100.

berlusconi arrigo sacchiberlusconi arrigo sacchi

 

«Troppi soldi», tanto più per un impero che scricchiola e un imperatore di 80 anni. Ma l'orgoglio rimane. Anche ieri sera, a tavola, il Cavaliere ha rifiutato con sdegno la carica di presidente onorario. Figurarsi: uno che dettava schemi, masticava allenatori, allenava i suoi calciatori convocandoli ad Arcore può rimanere con un ruolo da santino? No. Poi, più prosaicamente, Berlusconi avrebbe chiesto ai cinesi una poltrona per Adriano Galliani nella nuova società e di fronte al rifiuto, si sarebbe chiamato fuori anche lui.

 

«Il club più titolato al mondo» è stato un mantra sportivo, di vita e anche politico. Berlusconi, nell'era dei successi pubblici, lo usò per la prima volta durante la campagna elettorale del 1994 che lo oppose nel collegio di Roma al professor Luigi Spaventa: «Come fa a vincere contro di me. Lui ha mai alzato una coppa dei campioni, ha mai conquistato uno scudetto? Mi meraviglio della domanda, anzi mi infastidisce», rispose al cronista che aveva dei dubbi sull'esito della sfida. Spaventa fu sconfitto.

 

MILAN BERLUSCONIMILAN BERLUSCONI

Ieri sera a cena si sono seduti alla cena di Villa San Martino insieme al padrone di casa, il nuovo proprietario Yonghong Li, David Han Li con le mogli e Marco Fassone per la cordata degli investitori cinesi. Dall'altra parte Galliani, l'altra amministratrice delegata Barbara Berlusconi, l'ad di Fininvest Danilo Pellegrino, il manager Alessandro Franzosi.

Più due interpreti. Dodici persone in tutto. La composizione del tavolo rimanda subito l'idea di un' occasione burocratica e non della festa. Sono rimasti esclusi gli amici di una vita e persino Nicolò Ghedini che è sempre presente quando si parla di affari, oltre ai tanti compagni di viaggio di un' avventura durata 31 anni.

TIFOSI DEL MILAN CONTRO BERLUSCONI E GALLIANITIFOSI DEL MILAN CONTRO BERLUSCONI E GALLIANI

 

Berlusconi ha sottolineato più di una volta ciò che è scritto nel contratto di vendita: 100 milioni di investimenti ogni anno. Questo è l'impegno preso dai cinesi, questa è anche la garanzia, per il Cavaliere, di non pagare un prezzo pubblico per la cessione. «Lascio in buone mani», ha promesso. Se il Milan continua a zoppicare in campionato, avrà tradito la parola.

 

Fuori da Villa San Martino, a parte i cronisti e i fotografi, ieri sera c' era una signora con uno striscione "31 anni insieme, grazie presidente" che si dichiarava: «Milanista e berlusconiana», perfetta sintesi del ventennio del Cavaliere perché il Milan fu il padre di Forza Italia. E resta «il club più titolato del mondo» ma non è più il suo.

BERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILANBERLUSCONI MILAN

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?