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IO BALO DA SOLO - LA CESSIONE DI SUPERMARIO DIVIDE I TIFOSI E LA NOTIZIA E’ CHE C’E’ ANCORA QUALCUNO CHE LO RIMPIANGE - LA MEJO BATTUTA: “BALOTELLI VA INGHILTERRA MA NON SI PUO’ INSERIRE NELLA LISTA “FUGA DI CERVELLI” - E RAIOLA FA INCAZZARE GLI INGLESI PER LA PERCENTUALE ESAGERATA

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1 - LA RETE DIVISA TRA IRONIA E RIMPIANTI. E SPUNTANO ANCHE GLI INTERISTI

Salvatore Riggio per il “Corriere della Sera”

 

Alla notizia di Mario Balotelli al Liverpool il web si è scatenato tra ironia, accuse, ricordi e rimpianti. Personaggi famosi e comuni mortali, tutti a dire la loro. Siamo abituati così.
Ha iniziato Christian Vieri su Twitter: «Galliani ha fatto il più grande colpo della storia del Milan» e hanno proseguito i tifosi di tutta Italia: «Incredibile, c’è ancora qualcuno disposto a pagarlo per averlo in squadra». In pochi lo rimpiangono («Balo lascia l’Italia e va in Inghilterra. Non si può inserire nella lista fuga di cervelli»), mentre i tifosi dell’Inter non dimenticano il passato: «Al Milan volevi vincere tutto e ti sei ritrovato senza niente. Come sempre».

cassano balotelli prandellicassano balotelli prandelli

 

O anche: «In rossonero dicevi di aver trovato casa. Ma non è stato così. E sai perché? Perché hai capito che il Milan di oggi non valeva quello di ieri e soprattutto non valeva il valore dell’Inter che ti ha lanciato anni fa. Sei un nomade eterno alla ricerca di nuovi stimoli». Qualcuno ricorda la sua presenza fissa sui social network: «Ciao Balo. Ora insegna agli inglesi ad utilizzare Instagram e Twitter. Sono le uniche cose che sai fare».

balotelli e fanny a miamibalotelli e fanny a miami


E le sue serate nei locali della movida milanese? C’è anche questo: «Balotelli lascia il Milan. A confermarlo ci sarebbe una nota ufficiale pubblicata sul sito dell’Hollywood».
Tra uno sfottò e l’altro spunta tutta una serie di foto condivise da migliaia di utenti.

 

Così troviamo Adriano Galliani in una delle sue esultanze, accompagnato dalla scritta «La sua prima reazione appena concluso l’affare», e una foto del derby di Manchester quando Balotelli (ai tempi al City) stava litigando con Vidic (capitano dello United fino a qualche mese fa, oggi all’Inter e derby di Milano quindi soltanto sfiorato): «Mario se ne è andato perché ha avuto paura di trovarsi davanti a lui». La più divertente, però, rimane quella dei Beatles che a Liverpool attraversano sulle strisce pedonali mentre Balotelli parcheggia la sua Ferrari.

balotelli e fanny a miami 8balotelli e fanny a miami 8


Ma tra i tifosi del Milan c’è anche chi non ha accolto con entusiasmo la cessione dell’attaccante al Liverpool e si è sfogato sui forum: «Vendiamo Balo e ora non compriamo nessuno», scrive un tifoso rossonero preoccupato per la campagna acquisti portata avanti da Galliani in questa sessione estiva del mercato. «Ciao Mario. Peccato che tu abbia giocato in questo Milan senza tanti campioni», o anche chi gli dà un addio con tanto di rimprovero: «Scaricato dopo averti osannato.

 

Ti hanno accusato di scarso impegno e di “balotellate”, che avresti potuto evitare. Ma sei soltanto stato un capro espiatorio. Senza di te le cose non andranno meglio. Anzi, assisteremo a prestiti e parametri zeri. Nulla è cambiato, se non che perdiamo un talento. L’ennesimo». Infine, si guarda al futuro: «Ciao Balo. Ci rivediamo in bianconero». Sarà così?
 

balotellibalotelli

2 - RAIOLA FA ARRABBIARE GLI INGLESI: PERCENTUALE ESAGERATA

Monica Colombo per il “Corriere della Sera”

 

Mentre il popolo del web esulta per l’addio di Mario Balotelli e gli ultrà attendono con nervosa impazienza gli sviluppi del mercato («ci aspettavamo molto di più da Balotelli: non ha saputo fare la differenza» confessa Giancarlo Capelli, leader della curva Sud), Mario sgomma sulla sua Ferrari rossa senza salutare i tifosi assiepati fuori dai cancelli di Milanello e senza lasciare dietro di sé eccessivi rimpianti.


Apparso voce fuori dal coro in queste ultime settimane da milanista (è curioso che sabato non si sia allenato per una presunta crisi di influenza che lo ha costretto a saltare l’amichevole di Valencia del giorno dopo ma non gli ha impedito di gettarsi lunedì una secchiata d’acqua gelida addosso nell’ambito dell’iniziativa benefica «Ice Bucket Challenge»), non ha le caratteristiche da prima punta che servono a Filippo Inzaghi per il Milan che ha in mente di allestire.

Mino RaiolaMino Raiola


I colpi di classe li ha relegati più sui social che in campo: Berlusconi del resto lo aveva già bollato come «mela marcia» prima ancora di acconsentire al suo acquisto. Se si aggiunge che il suo procuratore è Mino Raiola, agente di big pallonari (da Ibrahimovic a Pogba per intenderci), modi spicci e avidità senza fondo, inviso alla famiglia presidenziale, si comprende perché il Milan abbia acconsentito a meno di due settimane dalla fine del mercato a privarsi della sua stella senza avere la certezza di trovare un adeguato sostituto a prezzi sostenibili.

barbara barbara


Da tempo Raiola è finito nel mirino di Silvio e Barbara Berlusconi, stanchi delle richieste di commissioni milionarie o delle proposte di affari dubbi. In questi anni Raiola ha alternato star (come Ibra o Balo) a bidoni epocali: senza scomodare Robinho che quando arrivò dal Manchester City era un giocatore ancora quotato, Mino, con un passato da pizzaiolo (ma essere eclettici nella vita può essere una virtù), ha procacciato meteore del calibro di Leandro Grimi, Didac Vila e Mattioni (trattative finite sotto la lente di ingrandimento di BB).

 

Dopo aver allacciato mercoledì i contatti con i Reds trattando prima sulla base del prestito, ha rischiato di far saltare l’affare chiedendo una commissione non low cost sul trasferimento (si parla di 5 milioni ma non ci sono conferme al riguardo). Ecco perché, in tarda serata, i vertici del Liverpool hanno bypassato il funambolico agente mandando direttamente al Milan una mail con la proposta ufficiale di acquisto a titolo definitivo dell’attaccante bresciano. Nella nuova sede è stato avvistato una sola volta, poi gli è stato fatto pervenire il messaggio di essere persona sgradita (ecco perché Galliani in seguito lo ha dovuto incontrare nei grandi hotel milanesi).

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Oggi probabilmente chiuderà l’ennesimo affare: più giocatori si spostano, maggiori sono i giri del tassametro. Però è reduce da una notte da mal di testa impegnato com’è a discutere con gli inglesi sulla clausola legata alla buona condotta applicata allo stipendio di SuperMario. Chissà se un giorno verrà introdotta anche per i procuratori.
 

 

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