molinari open

'CHICCO' MOLINARI PORTA L’ITALIA IN BUCA – “IO ISPIRATO DAL RUGBY E DA 'BOHEMIAN RHAPSODY' DEI QUEEN”, PARLA IL PRIMO ITALIANO A VINCERE UN 'MAJOR' DI GOLF: "ADESSO VOGLIO RYDER CUP E I GIOCHI DI TOKYO 2020. IO COME TOMBA E VALENTINO? NON SENTO DI POTER ESSERE PARAGONATO A LORO. MA SPERO CHE QUESTO SPORT SIA SEGUITO DI PIÙ IN ITALIA” – "LA FERRARI? GIRO IN NISSAN..." - VIDEO

 

 

 

 

Mattia Chiusano per la Repubblica

 

chicco molinari

Un volo perso la sera, un altro da non perdere la mattina del lunedì per tornare a casa. A Londra, quartiere Kensington, a festeggiare coi figli Tommaso ed Emma e godersi una settimana di ferie. Francesco Molinari, primo italiano a vincere un Major e primo a poter diventare numero 1 al mondo (ora è il n. 6), ha pensato a tante cose: a quando giocava da piccolo col fratello Edoardo, ai Queen ascoltati prima di scrivere la storia, ai complimenti degli avversari, a quel che gli è successo dentro trasformandolo in "una macchina del green" e a quel che vuole ancora far succedere.

 

Come ci si sveglia dopo aver vinto The Open, il torneo più antico e prestigioso?

«Si comincia a capire cosa è successo. Ci si sente orgogliosi nel vedere come è stata accolta la notizia in Italia. Si sente di aver realizzato il sogno di una vita, il sogno del bambino che ero. Ed ora, ho voglia di vedere i miei bambini».

 

Odiava il campo di Carnoustie, poi ci ha battuto tutti i più grandi.

«Era uno dei dubbi che avevo alla vigilia. Sapevo di essere in ottima forma, ma la mia storia a Carnoustie era terribile. Per qualche strano motivo, mi sono sentito pronto. Sono cambiato ormai, ho fatto tantissima strada.Mi sento un giocatore più completo».

francesco molinari con la moglie

Pronto a diventare n.1 del ranking mondiale, sostiene il presidente federale Chimenti.

«Mi fa piacere che la pensi così, è presto per concentrarmi su un altro obiettivo. Devo fare il punto col mio allenatore Denis Pugh: ma quando ci siamo sentiti, dopo la vittoria all' Open, lui mi ha detto che quello deve essere il prossimo obiettivo. E se questo è il piano, ce la metterò tutta».

 

È vero che studia un approccio "rugbistico" al golf?

«Col mio preparatore mentale Dave Alred pensiamo che ci siano punti di incrocio tra sport differenti. Lui nel rugby allena i kicker, quelli che tirano le punizioni (in passato ha seguito l' idolo inglese Jonny Wilkinson, ndr). Insomma abbiamo scoperto che ci sono similitudini nell' approccio mentale al colpo del golf. Dave è molto intelligente, sono fortunato ad avere lui e tante persone che mi hanno aiutato a migliorare, il tecnico del putt Phil Kenyon, il manager Guillen Gorka, la federazione».

 

La musica la accompagna, cosa ascoltava domenica a Carnoustie?

«È vero, la musica è sempre con me, 15-20 minuti prima di entrare in campo: è un modo per concentrarsi e cancellare le distrazioni esterne. Domenica, sulla playlist dell' iPhone c' erano i Queen: mi ha caricato Bohemian Rapsody».

 

I Queen nella testa, Londra come residenza: un italiano british.

francesco e edoardo molinari

«A Londra vivo da nove anni, ormai ci sentiamo a casa io e mia moglie Valentina. È stata una scelta non facile all' inizio, ma ero sposato da poco, ero giovane, e il mio allenatore Pugh viveva già lì. Londra inoltre era comoda per uno come me che viaggia dall' Oriente agli Stati Uniti per i tornei».

 

Anni fa disse: "Non mi attira l' America, là non mi sento a mio agio: qui invece ho tanti amici".

«In realtà gli Usa mi sono sempre piaciuti, pensavamo addirittura di trasferirci con la famiglia prima di andare a Londra. Se sono migliorato tanto negli ultimi anni, è per la scelta di giocare spesso sul circuito americano: il livello è più alto, ogni settimana mi posso confrontare con qualcuno dei migliori al mondo. Questo mi ha fatto sentire a mio agio nella situazione di domenica, con tutti quei campioni americani scatenati per vincere l' Open».

Potrebbe diventare come Alberto Tomba per lo sci, o Valentino Rossi per le moto, un trascinatore che cambia la percezione di uno sport e attira il pubblico.

«Stiamo parlando di figure mitologiche dello sport, non sento di poter essere paragonato a loro.Quel che posso dire è che continuerò a lavorare duro per avere successo, e spero che tanti ragazzi si avvicinino a questo sport che dovrebbe essere seguito di più in Italia».

 

molinari

Il miracolo Molinari nasce dai suoi genitori che portano due bambini sul campo della Mandria a Torino. Cosa prova a pensare a quei giorni di gioco con suo fratello Edoardo?

«Che mai avrei pensato allora di ottenere la metà di quel che ho fatto. È un viaggio incredibile, che parte da un Paese come l' Italia che non ha una tradizione di successo nel golf, e questo mi rende ancora più orgoglioso di quel che sta succedendo».

Per anni lei ed Edoardo eravate sugli stessi livelli, avete vinto una Coppa del mondo e una Ryder Cup insieme. Poi il destino vi ha separato.

molinari

«Senza Edoardo è diverso stare sul circuito, abbiamo fatto insieme i primi anni di carriera, poi lui ha subito infortuni gravi, due operazioni ad una mano. Siamo stati importanti l' uno per l' altro, ci siamo spinti a vicenda: questo successo è anche per lui, spero che lo stimoli a tornare ai suoi livelli».

 

"Edo" juventino, lei interista: cos' ha provato a vedere Ronaldo andare alla Juve?

«Non è stato un bell' effetto... (ride).

Pensavo che l' Inter si stesse rinforzando e che potessimo avere una chance quest' anno ...comunque tanti complimenti alla Juve per una trattativa impensabile fino a qualche tempo fa: sono l' esempio di un' eccellenza italiana».

I calciatori comprano Ferrari, lei ormai potrebbe permettersela: domenica ha vinto un milione e 600mila euro.

«Mia moglie Valentina ed io non siamo molto appariscenti, due tipi da spese pazze. Se vi dico la mia macchina vi mettete a ridere: una Nissan Qashqai, perfetta per la famiglia. Non abbiamo ancora comprato casa, teniamo i soldi da parte in attesa di acquistarla nel posto in cui mettere radici. Tornare a Torino? Mai dire mai. Quando rallenterò il ritmo, penseremo al meglio per noi quattro».

molinari

 

Nemmeno un lusso?

«Non sono appassionato di auto, ma di vacanze e viaggi sì. La prossima tappa a cui stiamo pensando sono le Hawaii, tra dicembre e gennaio».

 

Allora saranno successe altre cose nel mondo del golf: dove sta pensando di mettere la firma?

«Per me questa è solo la tappa di un percorso, c' è tanta strada da fare. Certo, la Ryder Cup di Parigi che l' Europa deve tornare a vincere, le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma in questo momento ho ben chiara la situazione: lavorerò su me stesso, per diventare un giocatore migliore e ancora più completo».

 

molinari woodsmolinari 4molinari woodsmolinari woodsmolinariCHICCO MOLINARIMOLINARI GOLFmolinari 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA DEL TUTTO IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…