CI PENSA SUPERMARIO MANDZUKIC! LA CROAZIA BATTE LA NIGERIA 2-0, L’ATTACCANTE DELLA JUVE PROPIZIA L’AUTORETE DI ETEBO E SI PROCURA IL RIGORE DEL RADDOPPIO REALIZZATO DA MODRIC -IN CLASSIFICA L’ARGENTINA INSEGUE: LA SFIDA DI GIOVEDI’ PROSSIMO E’ GIA’ DECISIVA. E A RISCHIARE SONO MESSI&CO…
Marco Fallisi per gazzetta.it
Il debutto perfetto, Marione Mandzukic e compagni, lo avranno sognato più o meno così: Argentina che si inceppa nel pomeriggio e Croazia che fa il suo dovere battendo la Nigeria, balzando subito in testa al girone e aspettando, tra cinque giorni, Messi e compagni “dall’alto” dei tre punti in classifica. Ed è andata esattamente così: con un po’ di fortuna (vedi l'autogol di Etebo) e la freddezza di Modric dal dischetto (vero, Leo?), la Croazia supera l’ostacolo Nigeria per 2-0, e inizia il suo Mondiale con il piede giusto.
POCHE EMOZIONI — Piede che per 70 minuti era stato quello del povero Oghenekaro Etebo, centrocampista 22enne del Las Palmas beffato al 32' del primo tempo da un colpo di testa di Mandzukic sugli sviluppi di un corner. Fino al raddoppio del regista del Real su rigore, quell'autorete stava decidendo il match di Kaliningrad e restituiva una foto piuttosto fedele della serata: la Croazia a fare possesso e giro palla sulla trequarti con i vari Perisic, Rakitic, Rebic e la Nigeria a difendersi senza soffrire troppo. Qualche squillo da fuori dell'interista e di Kramaric ma poco altro per la nazionale di Dalic, che ha indubbiamente creato più degli avversari, senza incantare. Ancora meno significativa la produzione dei nigeriani, che si sono "spogliati" della maglia più venduta al Mondiale (Moses e compagni indossavano la seconda divisa, un verde scuro molto meno psichedelico di quello della prima casacca) e soprattutto hanno pagato un'insostenibile leggerezza in zona gol.
MARIO SPACCA-PARTITA — La partita, di fatto, la spacca Mandzukic, che non segna ma fa segnare. Etebo prima (il tocco del numero 8 nigeriano nasce da un colpo di testa in tuffo del bianconero) e Modric poi, perché a mandare sul dischetto il capitano croato è sempre Mario, che si conquista il rigore che chiude la gara grazie all'abbraccio di William Ekong. E così, Argentina-Croazia di giovedì prossimo è già uno scontro da dentro o fuori. E a rischiare sono gli uomini di Sampaoli...