CI VUOLE IBRA – DOPO LA RIMONTA DEL NAPOLI E LE RIBELLIONI DI GIROUD E LEAO, SI FANNO SEMPRE PIU’ INSISTENTI LE VOCI DI UN RITORNO AL MILAN DI ZLATAN IBRAHIMOVIC COME MANAGER, IN UN RUOLO ALLA MALDINI – NON È UN CASO CHE IL PATRON DI "REDBIRD", CARDINALE, LO MARCHI STRETTO DA SETTIMANE INSIEME ALL'A.D. FURLANI - “PER LUI LA PORTA È APERTA” HA FATTO SAPERE IL PRESIDENTE SCARONI – ZLATAN PRENDE TEMPO...
Estratto dell'articolo di Carlo Passerini per il "Corriere della Sera"
addio al calcio di zlatan ibrahimovic 3
(...) Le uscite dal campo polemiche di Giroud e Leao hanno fatto clamore. Detto che le due sostituzioni contemporanee a 10 minuti dalla fine lasciano effettivamente qualche dubbio, resta il fatto che un atteggiamento del genere non è accettabile. La sensazione, anche all'interno del gruppo, è che serva più che mai una figura dirigenziale di campo che riporti equilibrio e leadership in uno spogliatoio che manca di personalità e che corre il rischio di scivolare nell'anarchia in certe fasi critiche. L'identikit ideale è noto: Zlatan Ibrahimovic.
adriano galliani con zlatan ibrahimovic
Non è un caso che il patron di RedBird, Cardinale, lo marchi stretto da settimane insieme all'a.d. Furlani. «Per lui la porta è aperta» ha detto chiaro e tondo il presidente Scaroni. E, cosa più importante, anche Pioli è favorevole: dopo due anni e mezzo insieme, sa bene quanto lo svedese potrebbe dare in termini di motivazioni. Specie adesso che non ha più alle spalle un Maldini a sostenerlo nella gestione e nella comunicazione. Il tecnico non ha alcun timore sui rischi della convivenza con un personaggio così forte: gli scontri non sono mancati, ma fra i due c'è un rapporto sincero e consolidato.
I colloqui sono in corso, ma la verità è che ora la palla è nei piedi dell'ex campione. La questione primaria non riguarda né il tipo specifico di ruolo, che si individuerebbe senza grossi problemi, né lo stipendio, quanto la scelta di vita dell'ex campione oggi 42enne. Dal suo clan afferma che «tutto è possibile», lasciando intendere che la proposta lo intriga, ma anche che al momento Ibra non ha ancora deciso, perché dopo 25 anni di calcio si sta godendo la nuova esistenza libera da impegni quotidiani, come allenamenti e partite.
C'è poi anche un'altra domanda. Oggi Zlatan è un imprenditore che diversifica gli investimenti, dal padel all'immobiliare, dalla moda alle app. Ci sarebbe quindi anche il nodo dei numerosi contratti pubblicitari personali che andrebbe eventualmente risolto. Ma anche qui, non un ostacolo insormontabile.
Un punto a favore è il suo rapporto strettissimo con Milano: di fatto si è fermato a vivere qui insieme alla famiglia. I suoi figli, Max e Vincent, giocano entrambi nel vivaio del Milan e ultimamente capita spesso che papà vada e vederli. Chi gli sta vicino, racconta che nell'ultima visita a Milanello, dopo il derby-choc, Ibra ha ammesso di aver sentito una scossa. Il richiamo del campo? Chissà. Una cosa è certa: dopo quel blitz, il Milan ha rialzato la testa vincendo 4 partite di fila in campionato.
A Trento, durante il Festival della Gazzetta, ha spiegato: «Non voglio essere un simbolo del passato, se rientro è per fare la differenza». Anche questo è un passaggio chiave per capire cosa passa nella sua testa in queste settimane di riflessioni. Da perfezionista quale è sempre stato, Zlatan non intende prendere un incarico part-time o da attore non protagonista. Se accetta, se sceglie di tornare, vuole farlo da fuoriclasse. O tutto, o niente. Alla Ibra.
GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILANnapoli milan 8NAPOLI MILAN 2 2 GOL DI GIROUDzlatan ibrahimovic 6RICCARDO SILVA GERRY CARDINALE