CR7 GIU’ DALLA SCALA – A MILANO PREMIATI I CAMPIONI DEL CALCIO: GUERRA TRA LA FIFA E RONALDO – VINCE MESSI (BEFFATO VAN DIJK), IL PORTOGHESE NON SI PRESENTA. INFANTINO LO IGNORA E QUANDO CHIAMA I TOP 11 SUL PALCO... – CR7 PUNGE SU INSTAGRAM – SUL GREEN CARPET RUBANO L'OCCHIO LA GIACCA DI ETO’O, LA FIGAGGINE DI LADY BOBAN, DELLA MOGLIE DI SERGIO RAMOS E DI QUELLA DI ZAMBROTTA – LO SHOW DI KLOPP E RAPINOE E LA REUNION DELL’INTER DEL TRIPLETE - FOTO+VIDEO
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Guido De Carolis per il “Corriere della sera”
Il migliore del mondo, «The best», nel più bel teatro del pianeta. Alla Scala a sorpresa la Fifa incorona, per la sesta volta, Lionel Messi: è lui il miglior giocatore del 2019. Il premio stavolta vale doppio per l' argentino del Barcellona: è immeritato e inoltre è uno schiaffo assestato dalla Federcalcio mondiale a Cristiano Ronaldo. Il favorito era il difensore olandese del Liverpool, Virgil Van Dijk, già premiato dall' Uefa per una stagione eccezionale, chiusa con la vittoria in Champions. La Fifa però in un sol colpo smentisce la Uefa, con cui le relazioni sono tese da tempo, e punisce l' attaccante della Juventus, reo di aver disertato la notte degli Oscar milanese.
Lo sgarbo a CR7 è indiscutibile e reiterato. Nonostante la nomination non riceve il premio, e ci può stare, ma come magra consolazione viene inserito nel Top 11. Sul palco salgono i dieci giocatori migliori del mondo, Ronaldo non c' è, ma alla lettura della formazione non viene neanche citato, censurato come se non esistesse, di fatto espulso. La linea del presidente della Fifa, Gianni Infantino, è durissima con il campione bianconero, indelicato nel bucare la serata milanese. Pochi minuti dopo la premiazione di Messi è la Federazione portoghese a postare un tweet polemico: una foto di spalle di Ronaldo che applaude corredata da un messaggio quanto mai velenoso: «The Best ever».
Non hanno tutti i torti.
Messi sarà anche il migliore, di certo l' ultima non è stata la sua stagione più esaltante: ha vinto solo la Liga, è uscito in Champions, eliminato in semifinale di Copa America, niente da ricordare insomma.
«Grazie, ma per me i premi individuali sono una cosa secondaria», il succo dello smunto discorso di Messi, premiato l' ultima volta nel 2015. L' annata di Ronaldo era stata più ricca: scudetto e successo in Nations League. Infantino predica bene sul tema del razzismo, razzola malissimo accendendo una guerra con CR7.
Anche perché tutto era andato secondo i piani: miglior allenatore a Klopp del Liverpool, che si prende pure il premio del miglior portiere per Alisson. A sorpresa il Puskas Award per il gol più bello, va a Daniel Zsori, 18enne ungherese del Debrecen. Toccante la premiazione di Silvia Grecco, per la categoria Fan Award. La signora brasiliana accompagna Nicolas, il figlio non vedente, alle partite del Palmeiras e gliele racconta: il suo discorso ha commosso tutta la sala. Ronaldo, l' ex Fenomeno dell' Inter, era quasi in lacrime. Premio Fair Play al tecnico Marcelo Bielsa per la più bella storia dell' anno: dopo aver segnato con un giocatore a terra, ha imposto ai giocatori del suo Leeds di restituire un gol all' Aston Villa, il pari è costato la promozione. Un fair play che la Fifa ha proprio dimenticato con Ronaldo.
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