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CHE GLI PRENDE A TAKASHI MURAKAMI? DAI FIORI SORRIDENTI E I CARTONI, LA SUPERSTAR DELL’ARTE GIAPPONESE FA UN SALTO NELL’OSCURO TRA PILE DI TESCHI E FIGURE GROTTESCHE (VIDEO)
VIDEO - "IN THE LAND OF THE DEAD, STEPPING ON THE TAIL OF THE RAINBOW"
11 marzo 2011, il terremoto di Tohoku e lo tsunami stavano devastando tragicamente il Giappone. Takashi Murakami si trovava nel suo studio, vicino Tokyo. Anche se lui e la sua famiglia ne uscirono illesi, l'entità della tragedia segnò un punto di non ritorno per la sua arte.
"Ho sempre visto la religione come qualcosa di falso e di ipocrita, ma in un momento come questo, la fede e le favole sono necessarie", ha detto attraverso un interprete.
Quel pensiero divenne il punto di partenza per le opere in mostra a New York da gennaio 2014, "In the Land of the Dead, Stepping on the Tail of the Rainbow". L'artista esplora la storia dell'arte attraverso la lente dei disastri naturali, a cominciare dai grandi terremoti del 1855.
La mostra è attraversata da un’atmosfera più tetra e scura rispetto ai fiori sorridenti e i cartoni animati per cui è noto. Figure grottesche e bambini in pericolo. Pile di teschi e corpi deformati.
In un comunicato stampa della Gagosian Gallery dove è esposta la mostra: "Un sistema di credenze contemporaneo, costruito sulla scia del disastro, che unisce fede, miti e immagini, in una spiritualità sincretica della fantasia dell'artista".
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