“APPENA PAPÀ HA SAPUTO CHE VOLEVO DIVENTARE PRESIDENTE DELL’OSTIAMARE MI HA DETTO: ‘MA TU SEI MATTO’” – DANIELE DE ROSSI PARLA DELLA SUA NUOVA VITA DA PATRON DELLA SQUADRA CHE LO HA LANCIATO: “MI PIACEREBBE RESTARE QUI PER 30 ANNI. RIPORTEREMO I RAGAZZINI A TOCCARE IL PALLONE CON I PIEDI SENZA PARLARE DI TATTICA, MODULI E SISTEMI. CI SARANNO REGOLE PER I RAGAZZINI MA SOPRATTUTTO PER I GENITORI. E INOLTRE FAREMO PIÙ ALLENAMENTI: PIÙ PALLONE E MENO PLAYSTATION. VALE PER TUTTI, ANCHE PER I MIEI FIGLI…”
Estratto dell’articolo di Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”
L’amore per il calcio è quello che non ti fa dormire la notte prima del derby ma anche quella prima di andare a Terranuova Bracciolini, provincia di Arezzo, per affrontare il Terranuova Traiana. Sarà la prima trasferta di Daniele De Rossi proprietario dell’Ostiamare, […] Serie D, gruppo E. Ostiamare al dodicesimo posto con 25 punti in 21 giornate, Terranuova sedicesima con 21 punti.
[…] La scelta di De Rossi è chiara. È il sogno di ritornare bambini. Lui ha iniziato a giocare nell’Ostiamare e lì è ritornato quando i ragazzini di Ostia rischiavano di non avere più una squadra. A metà dicembre, il presidente Roberto Di Paolo aveva restituito le chiavi dello stadio Anco Marzio, privo di autorizzazione a causa della presenza di opere abusive.
daniele de rossi da piccolo quando giocava per l'ostiamare
Con la regia di Alessandro Onorato, assessore capitolino allo Sport, grandi eventi, turismo e moda, anche lui lidense, si è cercata una soluzione in tempi strettissimi. De Rossi ha studiato le carte e i debiti, poi ha accettato.
Grazie al suo intervento potrà continuare a giocare il campionato la squadra A, ma anche tutto il settore giovanile, che conta su 500 tesserati: «Il vivaio già funziona bene — il racconto del nuovo presidente —, ma sarà un campo da incrementare. Riporteremo i ragazzini a toccare il pallone con i piedi senza parlare di tattica, moduli e sistemi. Ci saranno regole per i ragazzini ma soprattutto per i genitori. Faremo un campetto di sabbia perché tanti ragazzini, compreso me, hanno imparato a giocare sulla spiaggia. E inoltre faremo più allenamenti: più pallone e meno PlayStation. Vale per tutti, anche per i miei figli».
[…] «Papà è stata la prima persona con cui ho parlato e la prima cosa che mi ha detto è: tu sei matto, arriveranno tante rotture! Ma poi, subito dopo: bisogna andare in Serie C. Io non faccio promesse, però mi piacerebbe restare qui per 30 anni. Seguivo i risultati dell’Ostiamare e guardavo dove era in classifica anche quando giocavo con la Roma». Fischio d’inizio a Terranuova Bracciolini alle 14.30. Alle 20.45, all’Olimpico, c’è Roma-Napoli. Scelta di tempo perfetta, c’è il modo per vederle tutte e due.