de luca de laurentiis

AURELIONE SI MESSO A FARE L’INFLUENCER: “CARI CAMPANI, IL NAPOLI SOSTIENE LA CANDIDATURA DI DE LUCA…” - DE LAURENTIIS SCHIERA IL CLUB CON IL GOVERNATORE USCENTE E SCATENA IL PANDEMONIO – “PARLI A NOME SUO, NON USI LA NOSTRA FEDE PER LA POLITICA”, “NON SI PERMETTA DI USARE IL NAPOLI PER FINI POLITICI”, “SE SOSTIENE DE LUCA PADRONISSIMO MA LASCI STARE IL NAPOLI” - IL PARADOSSO? DE LAURENTIIS NON RISIEDE E NON VOTA IN CAMPANIA...

FULVIO BUFI per il Corriere della Sera

 

de luca de laurentiis

Abituato a far parlare bene di sé come presidente e male come comunicatore, Aurelio De Laurentiis riesce a conquistarsi anche uno spazio extracalcistico per scatenare polemiche. Nel giorno in cui in Campania si vota anche per il rinnovo del consiglio regionale e l'elezione del presidente della giunta, il padrone del Napoli sceglie di far sapere lui da che parte sta.

 

Microfoni che lo cerchino per la prima di campionato non ce ne sono perché Aurelio è ancora in quarantena nella sua casa romana dopo essere risultato positivo al Covid 19 (negativo l'ultimo tampone), e allora lui sceglie Twitter.

 

DE LUCA E DE LAURENTIIS

«Cari Campani», esordisce abbondando in maiuscole. E poi: «Il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania. Oggi è l'unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. È lui l'uomo migliore del momento». Prima di entrare nella bolgia di reazioni suscitate da questo tweet, va detto che De Laurentiis non risiede e non vota in Campania, così come la stragrande maggioranza dei tesserati del Napoli: calciatori, staff tecnico e quei pochi dirigenti da cui è composta la società.

 

AURELIO DE LAURENTIIS E LA MOGLIE LASCIANO CAPRI 1

Quindi il Napoli non può certo rappresentare un bacino elettorale. E bisogna tener conto anche che nella regione il campanilismo è forte, e che quindi nelle altre province (esclusa forse solo quella di Caserta) l'amore verso la squadra azzurra non è una gran cosa. Come tutt' altro che smisurata è la simpatia di cui De Laurentiis gode tra gli stessi tifosi azzurri.

 

Molti lo stimano per i risultati ottenuti dalla squadra, ma pochi lo amano: per i prezzi dei biglietti, per le amichevoli in pay per view, per certe dichiarazioni del passato. Insomma, non che è De Laurentiis possa spostare voti. E comunque che lui fosse pro De Luca (che con gli investimenti per le Universiadi gli ha di fatto ristrutturato il San Paolo) era noto almeno da quando, durante la campagna elettorale, è entrato in polemica con il candidato del centrodestra Stefano Caldoro.

DE LAURENTIIS 1

 

Quindi l'endorsement via Twitter è servito soprattutto a scatenare la polemica sui social. Ai 2.325 «mi piace» (alle 19), fa da contraltare una pioggia di risposte, quasi mai volgari ma quasi sempre critiche. «Parli a nome suo, non usi la nostra fede per la politica». Oppure: «Non si permetta di usare il Napoli per fini politici» e «Se sostiene De Luca padronissimo ma lasci stare il Napoli». Fino agli ironici «Quasi quasi vado a votare Caldoro», e soprattutto «Si è messo a fa' l'influencer».

 

Verdone De Luca De Laurentiis

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ MATTEO SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - SALVINI SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE “MARTIRE DELLA GIUSTIZIA“ SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI E FRUSTRATI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...