DERBY OLIMPICO – ROMA VINCE LA SFIDA CON MILANO PER I GIOCHI DEL 2024: (HA L'80% DEGLI IMPIANTI GIÀ PRONTI) – MARONI ROSICA: “COME FA A ORGANIZZARE LE OLIMPIADI? LA CAPITALE RISCHIA LA BANCAROTTA”

Da "www.ilgiorno.it"

'Italia è pronta a lanciare la sfida per le Olimpiadi del 2024 ma il rischio è che si apra una sfida a distanza fra Roma e Milano. "Escludo che ci sara' un derby perche' si devono fare le cose tutti insieme con convinzione lasciando da parte qualsiasi forma di campanilismo", aveva sottolineato mercoledì il presidente del Coni Giovanni Malago'.

Oggi, Malago' è a Milano proprio per valutare le candidature di questo grande evento sportivo. Presenti, all'Arena civica, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il governatore lombardo Roberto Maroni; Franco Carraro, membro del Comitato olimpico; Mario Pescante, già presidente del comitato che aveva promosso le Olimpiadi 2020 a Roma. Assente, invece, il sindaco di Roma Ignazio Marino.

"Mi dispiace che il sindaco Marino non sia venuto. Ritengo la sua assenza giustificata. Deve preoccuparsi dei conti di Roma. È una città sull'orlo del fallimento, della bancarotta, come lui stesso ha riconosciuto. Non mi pare proprio che una città in queste condizioni possa candidarsi a ospitare le olimpiadi", ha commentato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Sull'ipotesi di un 'tandem' Milano-Roma per aggiudicarsi l'organizzazione della manifestazione dei cinque cerchi, il governatore è stato netto: "A me piacerebbe, ma il presidente Malagò ha confermato che la candidatura può essere avanzata da una sola città. Il tandem Milano-Roma non si può fare. Quindi, o Milano o Roma. Anzi, o Milano o Milano".

 

GIOCHI 2024, ECCO PERCHÉ TOCCA A ROMA, NON A MILANO

Fulvio Bianchi per "repubblica.it"
La candidata all'Olimpiade 2024 sarà Roma, e non Milano. Ovviamente, se nell'aprile del prossimo anno, quando Malagò scioglierà la riserva, ci saranno le condizioni politiche ed economiche. Domani Malagò sarà a Milano dove incontrerà i sindaci Pisapia e Marino, il presidente della Regione Lombardia Bobo Maroni accompagnato dall'assessore allo sport Antonio Rossi, ex campione della canoa e membro del consiglio nazionale Coni. Sia Maroni che Rossi hanno spinto molto per la candidatura di Milano, mentre il sindaco Pisapia è stato sempre molto prudente.

Enrico Letta è convinto che l'Italia possa scendere in campo, dopo la precedente bocciatura del governo Monti. Roma ha vinto lo sfida (virtuale) di Milano non certo perché Malagò è romano doc, sarebbe un motivo banale, ma è perché è la Capitale, ha l'80% degli impianti sportivi già pronti, non deve quindi spendere molti soldi (10 milioni di euro, circa), mentre Milano tra due anni avrà l'Expo e in quanto ad impianti sportivi è molto indietro. L'altra volta a sfidare Roma ci fu Venezia, splendida e unica città: ma il dossier presentato al Coni era troppo fragile.

Malagò quando scende in campo è abituato a vincere (vedi presidenza Coni) ma le rivali non mancherebbero per Roma: per ora la più pericolosa sembra Parigi, ma ci potrebbe essere anche una città degli Usa. Come detto, il n.1 dello sport italiano vorrebbe prendere una decisione nella primavera del prossimo anno, da poter iniziare tutti i passaggi chiesti dal Cio nella maniera migliore. Ma è presto per fare pronostici: che governo ci sarà? Come sarà la condizioni finanziaria ed economica del Paese e della stessa Roma? La Capitale ha problemi di vivibilità (traffico, sporcizia, delinquenza, ecc.) ma Marino sembra ottimista anche per i Giochi olimpici. Pisapia invece sa che Milano non potrà spuntarla. A decidere chi candidare sarà il Coni: ma altrettanto importante è la posizione dei sindaci (mentre, cari Maroni e Rossi, la Regione non conta nulla, almeno in questo caso).

 

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