il ct della nazionale tedesca low germania

DOPO LA MACEDONIA I TEDESCHI SONO PROPRIO ALLA FRUTTA - LA SCONFITTA CONTRO LA NAZIONALE AL 65° POSTO DEL RANKING MONDIALE PUÒ COSTARE LA TESTA AL C.T. DELLA GERMANIA LOW, IN CARICA DAL 2006: È GIÀ DECISO CHE SE NE ANDRÀ DOPO L'EUROPEO, MA I TABLOID LO INVITANO A LEVARSI DAI PIEDI SUBITO - IL RICAMBIO GENERAZIONALE È STATO UN FALLIMENTO: POTREBBERO ESSERE RICHIAMATI I TRENTENNI BOATENG, HUMMELS E MULLER...

C.Pass. per il “Corriere della Sera

 

il gol di pandev contro la germania

Lo sguardo perso del c.t. Joachim Low durante la conferenza stampa, con la sua voce coperta dai canti irrefrenabili dei circa cento tifosi macedoni che fuori dallo stadio vuoto di Duisburg celebravano con clacson e bandiere un trionfo imprevedibile e indimenticabile, è stato il dettaglio più desolante - l'aggettivo è della Frankfurter Allgemeine - dell'ennesima notte delle streghe della Nazionale tedesca, la cui crisi progettuale e di risultati appare sempre più grave.

 

germania battuta dalla macedonia

Da due anni a questa parte la Germania non fa più paura a nessuno. La vittoria nel 2014 è stato il lampo prima del buio: prima il flop al Mondiale russo, ora questa serie di fallimenti pesanti.

 

La Mannschaft è a terra, stesa senza pietà dagli «italiani» Pandev ed Elmas. Terza nel girone di qualificazione alle spalle di Armenia e appunto Macedonia, ora è stata abbandonata anche dai suoi tifosi.

 

il ct tedesco low

Lo scarto fra la crescita sbalorditiva del Bayern ma in generale della Bundesliga e l'inabissarsi della Nazionale rende lo scenario ancora più inquietante. Durissime le critiche, alla squadra e a Low, invitato esplicitamente dalla Bild a levarsi dai piedi già adesso e non a luglio dopo l'Europeo, come è già deciso: «È finita, Jogi, dovrebbero fare arrivare subito Rangnick o Kuntz» l'invito del tabloid berlinese.

 

il ct della germania low

La pensano così in molti: la ferita ancora sanguinante del vergognoso 6-0 con la Spagna di novembre in Nations League non si era ovviamente ancora chiusa, ma quella per lo meno era la Spagna, non una squadra al 65° posto del ranking mondiale.

 

germania macedonia del nord

Già dopo quella disfatta, il direttore tecnico federale Bierhoff aveva confermato la fiducia al c.t. in carica dal 2006 e l'impressione è che sarà così anche stavolta. I tedeschi non amano le scelte emotive, ma la decisione di andare avanti così sembra dettata ormai più che altro dalle tempistiche ristrette: da qui all'Europeo mancano due mesi, troppo poco, meglio aspettare l'estate e cercare magari di convincere uno fra Flick e Klopp.

 

germania macedonia del nord

Di certo molte delle scelte del c.t. sono state fallimentari, a partire dall'imponente operazione di ricambio generazionale del 2018 che ha portato alla cacciata di gente come Boateng, Hummels e Müller, oggi rimpianti da tutti.

 

Thomas Muller

Senza più i trentenni, il talento indiscutibile ma acerbo di ragazzi come Havertz, Ginter, Max, Wirtz, Musiala non sta bastando. Infatti a questa Germania non manca la classe, ma la personalità, il carattere, la capacità di rialzarsi, insomma i veri valori aggiunti da sempre della Mannschaft.

 

hummels

Il problema è evidente. Tanto che, seppure in colpevole ritardo, se n'è accorto anche Jogi. Che infatti in vista l'Europeo sta iniziando a riflettere sull'opportunità di cambiare i piani e richiamare i vecchi campioni. Una sorta di unità di crisi nazionale. Ma a questo punto basterà?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…