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SBATTI IL MOSTRO POGBA IN PRIMA PAGINA - LA DURA ESTATE DEL POLPO PAUL: PER 'L’ÈQUIPE' E’ LUI IL COLPEVOLE DELLA DISFATTA FRANCESE - IL MANCHESTER UNITED NON MOLLA LA PRESA, IL MANAGER RAIOLA: “LA JUVE NON VUOLE CEDERLO, ANZI INTENDE RINNOVARGLI IL CONTRATTO”

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

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Sbatti il mostro in prima pagina. L' Équipe con nonchalance ha scelto il colpevole della debacle francese nella finale dell' Europeo: Pogba. La foto del giovane Paul con la maglia a coprire la faccia disperata vale più di mille parole. Se lo sbarazzino Griezmann è l' immagine della Francia che ci ha provato, l' immalinconito Polpo Paul è il simbolo della resa inaspettata di una Nazionale e di un popolo dentro il tempio di Saint Denis.
 

Pogba doveva essere la stella di Euro 2016 e invece si è rivelato il giocatore più deludente. Nel torneo di casa non si è mai espresso sui livelli straordinari mostrati alla Juve e che hanno indotto il Manchester United di Mourinho a formulare un' offerta senza precedenti: 100 milioni più 23 di bonus.

 

Una cifra folle per riportare il francesino a Old Trafford da dove era scappato quattro anni fa a parametro zero, salvo una commissione di quasi cinque milioni al solito Raiola. Ora pare che lo stesso manager, per favorire il Grande Ritorno, pretenda cinque volte tanto e questa la dice lunga sulla crescita esponenziale dell' ex bimbo.
 

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A Parigi, sconfitti e afflitti, si chiedono se la notizia dell' affondo dei Red Devils, uscita proprio il giorno della finale, non abbia distratto la nuova star. Ma soprattutto se Pogba valga davvero tutti questi soldi. Top sul mercato, flop all' Europeo. Tutto in una notte. Mou fa spallucce e immaginatevi la soddisfazione dello United se riuscisse a riportare a casa il figliol prodigo.
 

La questione è aperta. Pogba, dopo la sconfitta con il Portogallo, non ha parlato. Niente di nuovo verrebbe da dire. Nelle sei settimane dell' Europeo francese, tra l' inizio della preparazione e la finale di Saint Denis, non lo ha mai fatto. E anche ieri, durante la festicciola triste all' Eliseo, è stato tra i più silenziosi. Il presidente Hollande, il padrone di casa, che ha salutato i giocatori uno per uno, ha riservato a Paul un paio di pacche consolatorie sulle spalle.
 

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Niente però è servito a risollevare lo spirito del campione ferito. Ha parlato, invece, il solito Raiola, la guida non certo spirituale del giocatore. Secondo gli inglesi Pogba avrebbe già l' accordo con lo United, mancherebbe solo quello con la Juve. Ieri il manager ha spiegato come in realtà stanno le cose, frenando gli entusiasmi d' Oltremanica. «Paul non ha fretta di andare via da Torino e la Juve non vuole cederlo, anzi intende rinnovargli il contratto».
 

Frasi sincere perché a Pogba l' idea di rimanere in bianconero almeno un' altra stagione non dispiacerebbe affatto, così come l' idea di provare a vincere la Champions con il club che lo ha lanciato e ha avuto fiducia in lui. Il problema è di carattere economico.

 

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Lo United gli offrirebbe 13 milioni all' anno, quasi il triplo di quello che il centrocampista guadagna adesso. La Juve può arrivare a circa la metà, intorno a 6-7 milioni di euro. Basterà a respingere l' assalto inglese? Ce n' è quanto basta per dubitarne, senza contare che il suo connazionale Zidane non ha ancora rinunciato all' idea di portare il suo pupillo al Real Madrid.
 

Pogba è destinato a rimanere sulle prime pagine dei giornali. Sperava di essere semplicemente l' eroe giovane di un Paese segnato dal terrorismo e in cerca di riscatto e di sorrisi. E invece la sua è la solita, persino banale, storiaccia di mercato.

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