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ECCE LOMU - UN LIBRO RACCONTA IL RAGAZZONE DEI MITICI ALL BLACKS, JONAH LOMU, IL "BAMBI-TERMINATOR" CHE CAMBIO’ IL RUGBY - CON LUI LA PALLA OVALE E’ PASSATA DAL GIOCO AL VIDEOGIOCO

Miska Ruggeri per Libero Quotidiano

 

jonah lomu  3jonah lomu 3

Nel 1994 viene convocato per un raduno dei mitici All Blacks un Ragazzone - lo chiamano «Big Boy» - che ai campionati studenteschi, già 1,90 per oltre un quintale, ha vinto tutto (100, 200 e 400 metri, 110 a ostacoli, staffetta 4x100, salto in lungo, in alto e triplo, lancio del disco, del giavellotto e getto del peso), nel rugby a sette fa trionfare i ragazzini contro gli adulti, a quindici fa sfracelli anche con la Nazionale Under 17, è bello come Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma.

 

Finisce in camera con la leggenda John Kirwan, JK per tutti, campione del mondo 1987, un dio bianco e biondo, l' ala perfetta, l' evoluzione della specie dopo Obolenskij e Campese. La prima mattina, Kirwan si sveglia e vede il compagno di stanza mentre si veste: 118 chili, senza un' oncia di grasso, nato pronto. E capisce che sta arrivando il momento di smettere di giocare. Perché sta arrivando il nuovo rugby: Jonah Lomu, un Bambi capace di trasformarsi in Terminator.

 

LOMU SFONDA IN PARADISOLOMU SFONDA IN PARADISO

Con lui - a cui Marco Pastonesi ha dedicato una bella biografia (L' uragano nero, 66thand2nd, pp. 184, euro 18) in 25 passi (come quelli dell' epocale prima meta all' Inghilterra, semifinale della Coppa del mondo 1995, con l' estremo Mike Catt attraversato, arato, calpestato, ridotto a zerbino) più uno, intrecciandola con altre fantastiche storie di Ovalia, dai big (Rocco Caligiuri, Donald Barry Clarke, Mandela e il film Invictus, i Barbarians…) agli aneddoti dell' estrema periferia (gli Old Blacks, il Sabbione del Cus Siena, i Briganti di Librino...) - cambia tutto.

 

COVER LOMUCOVER LOMU

Con Jonah la meta non sarà più il risultato di un' azione di squadra, il cui merito va diviso per 15. Fa tutto da solo, passa dal gioco al videogioco. Veloce, grande e grosso, una montagna che corre, un carro armato che fila come una Ferrari. Gli altri rompono i placcaggi, lui li distrugge.

 

Della sua carriera, della sua malattia e della sua morte (il 18 novembre dell' anno scorso) si sa tutto. Quel che non sappiamo è se uno come Lomu, pur in un epoca di rugbisti tutti sempre più muscolati, fisicati, palestrati, prima o poi, tornerà. Finora, no.

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