UNA "TRAPPOLONA" PER LA JUVE (E PER CR7) - LA 'VIOLA' DI CHIESA E SIMEONE SOGNA LO SGAMBETTO AI BIANCONERI IMBATTUTI – PER LO STAKANOVISTA CRISTIANO RONALDO L'UNICO PROBLEMA ARRIVA DAL CASO MAYORGA E DA NUOVE ACCUSE SUL PRESUNTO STUPRO: ‘DER SPIEGEL’ E QUELLA RICOSTRUZIONE, CHE SECONDO I LEGALI DELLA RAGAZZA, INCHIODEREBBE IL PORTOGHESE…
Alessandro Bocci per il Corriere della Sera
Stefano Pioli è nervoso, come non lo è mai stato in questi mesi e da domenica scorsa, giorno del triste quinto pareggio consecutivo della Fiorentina a Bologna, si interroga su come la sua stralunata creatura possa fermare l' irresistibile capolista. La Juventus è una macchina perfetta, che ha messo insieme 37 punti sui 39 disponibili, ha il miglior attacco e la difesa più solida della serie A e nel gelido Franchi cercherà la tredicesima vittoria del campionato, la settima su altrettante trasferte, soprattutto la prima di un ciclo insidioso che comprende l' Inter, il derby con il Toro, la Roma e si esaurisce a Bergamo con l' Atalanta il giorno di Santo Stefano.
Se Ancelotti e Spalletti, i primi inseguitori, vogliono ridurre il gap e sperare in qualcosa più del secondo posto, il momento è adesso.
Pioli la classifica neppure la guarda, tanto non sorride alla giovane Fiorentina che ha perso la spensieratezza con cui aveva cominciato la stagione. Le difficoltà dei viola hanno rabbuiato la brontolona Firenze, che vorrebbe più gioco, più punti, più certezze. L' arrivo della Juventus promette di azzerare tutto.
L' allenatore, che qui c' è stato anche da giocatore, sa come funziona: «Lo stadio ci darà energia per la Partita. Quello che è successo sino adesso non conta». Almeno 40 mila persone riempiranno il Franchi, come non succedeva da oltre cinque anni (2013) e spingeranno la squadra.
Sul piano tecnico non c' è confronto, ma a Firenze sognano di riuscire a confezionare il trappolone all' imbattibile Signora, aggrappandosi all' imponderabilità del calcio. Il livornese Allegri sa che non sarà una passeggiata «perché a Firenze le partite non finiscono mai. Troveremo una Fiorentina agguerrita, spinta da una città intera».
Pioli spera che l' incrocio con i bianconeri possa trasformarsi nel salvagente della stagione. La Fiorentina si è smarrita. Il gioco è rattrappito, i cambi non aggiungono niente e il tridente, che in estate faceva sognare, adesso fa disperare. Pjaca, acquistato proprio dalla Juve, ha segnato un misero gol alla Spal e oggi partirà dalla panchina.
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Soprattutto i gemellini Chiesa e Simeone non si intendono più. La coppia sembra scoppiata. In estate valevano oltre 100 milioni (70 Federico e 40 il Cholito), ora hanno messo insieme appena 4 reti e fanno fatica a passarsi la palla. E pensare di andare in Europa con una squadra in cui l' ultimo gol di un attaccante è vecchio due mesi è utopia. Chiesa resta però la speranza del Franchi. Il Ronaldo dei fiorentini è l' unico capace di cambiare il prevedibile spartito viola con accelerazioni improvvise che hanno conquistato il cuore del c.t. Mancini. Federico è anche il solo viola che la Juve l' ha battuta (l' altro è Maxi Olivera che non gioca mai). Pioli ci è riuscito, ma solo da giocatore. «Il passato non si può cambiare, il futuro sì», dice ed è il massimo dell' ottimismo. Alla Juve toglierebbe Chiellini «il miglior difensore del mondo», alla Fiorentina ridarebbe la spensieratezza di inizio stagione. Novanta minuti per riaccendere la scintilla. E magari riaprire il campionato.
L’ETERNAUTA RONALDO NON RIPOSA MAI
Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera
Ronaldo c' è. Sempre. E si vede. «Non ha mai chiesto di riposarsi un po' - spiega Massimiliano Allegri -. Sta bene fisicamente e troveremo il modo di farlo riposare quando ci saranno partite più ravvicinate». Ma non è detto che Cristiano si debba per forza accomodare in tribuna (la panchina non ha mai fatto per lui), perché come ha spiegato in passato il suo medico di fiducia, José Carlos Noronha, «ha una complessione fisica senza pari ed è come quelle macchine che percorrono migliaia e migliaia di chilometri senza alcuna avaria».
Per questo la gestione di Ronaldo adesso procede a velocità di crociera e il portoghese sembra in una condizione eccellente. Per la prima volta nella sua carriera ha saltato tre convocazioni di fila con la Nazionale portoghese, quindi potenzialmente ha evitato sei partite nei primi mesi chiave della sua esperienza torinese. L' anno scorso Cristiano ha saltato le 6 partite di Copa del Rey e 11 partite su 38 nella Liga, ma 4 per squalifica a inizio campionato e 2 per un problema alla caviglia. Nota bene: in nessun caso CR7 si è mai seduto in panchina.
Le altre 5 gare saltate sono state scelte da lui, Zidane e dallo staff del Real Madrid solo da febbraio in poi, quando è ricominciata la Champions e quando ormai le merengues viaggiavano troppo distanti dal Barça per sperare di rimontare nella Liga. Risultato di quei pit stop forzati? Sei gol segnati tra ottavi e quarti, dopo i 9 già realizzati nel girone eliminatorio. A testimonianza della loro utilità, ma anche dell' esplosività di Cristiano, che il 5 febbraio compie 34 anni e cura la forma fisica in modo così attento «da chiedermi ogni tanto se ci sono articoli scientifici nuovi che possa leggere, soprattutto sull' alimentazione» come ha raccontato lo stesso dottor Noronha.
Con uno scudiero come Mandzukic e con Dybala sempre più applicato nel suo nuovo ruolo di «tuttocampista», Ronaldo può gestire anche il dispendio energetico nei 90'. Più difficile per CR7 gestire il caso Mayorga: ieri Der Spiegel ha pubblicato una nuova ricostruzione che, secondo i legali della ragazza, lo inchioderebbe. Altri documenti, nuovi dettagli, secondo la difesa della ex modella, darebbero forza al presunto stupro denunciato dalla Mayorga.
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