MONDIALE, ATTO FINALE – SCONCERTI: "CON FRANCIA-CROAZIA, 20 ANNI DOPO LA SEMIFINALE 1998, SI CHIUDE IL CICLO PIÙ IMPORTANTE NELLA STORIA DEL CALCIO. IN QUELLA PARTITA C’ERANO BOBAN, ZIDANE, IN ITALIA GIOCAVANO BAGGIO, TOTTI, DEL PIERO, PIRLO. OGGI IL MIGLIORE È HAZARD. OLTRE IL 20% DEI GIOCATORI E’ SOPRA IL METRO E 90. LA FORZA HA QUASI MESSO DA PARTE LA TECNICA"
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
I venti anni trascorsi da Francia-Croazia, semifinale 1998, chiudono il ciclo più importante nella storia del calcio. È cambiato tutto, non solo per Francia e Croazia, per l' intero calcio.
Era appena stata decisa la libera circolazione dei calciatori europei; non c' era ancora la diretta televisiva delle partite, la gente in pratica non guardava il calcio, ne discuteva molto ma non poteva vedere il campionato se non andando allo stadio, una macchia minuscola nell' universo. Non esistevano i diritti televisivi, c' erano ancora i presidenti mecenati, i prezzi dei giocatori e i loro ingaggi erano dieci volte inferiore a quelli attuali, non erano arrivati ancora gli sceicchi o gli oligarchi russi, tutte le squadre erano quelle che potevano naturalmente essere.
Il calciatore era sempre molto ricco, ma non un' azienda a parte, badava in genere più alla squadra che a se stesso. E soprattutto nessuno aveva ancora mai visto il tiki taka, si cercava di giocare in verticale. Fu quel Mondiale ad aprire la corsa agli stranieri e a dare la spinta ultima per scoprire due mondi opposti, quello dei croati e degli africani. Oggi Croazia-Francia diventa una nuova modernità, è tutto passato così in fretta dal '98 che sembra non si sia mai partiti. Ma ogni regola è stata travolta, tecnica, fisica, tecnologica.
Oggi il calcio è diventato competenza comune perché tutti vedono tutto.
Oltre il venti per cento dei giocatori è sopra il metro e novanta. La forza ha quasi messo da parte la tecnica.
Venti anni fa giocarono quella partita Boban, Zidane, Suker, Henry e Prosinecki partirono dalla panchina, Vieira era riserva, in Italia c' erano Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo. Oggi il migliore è Hazard. La televisione ha costretto il calcio a stancarsi del semplice possesso palla, si cerca di tornare al gioco verticale. Si è instancabili, la Croazia viene da tre partite finite ai supplementari, forti, palestrati. Il grande calciatore non è più il fidanzato ideale di mia figlia, è ormai una divinità pagana. Non è un calcio peggiore, è un altro calcio, qualcosa che ha cambiato tutto ed è pronto ad aggiornarsi. Si comincia domenica.
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