bobo vieri

GLI ANNI PASSANO, I BOMBER INVECCHIANO! BOBO VIERI FA 50: “SONO PIENO DI ACCIACCHI. E OGNI VOLTA CHE PARLO DELLE MIE FIGLIE MI VIENE DA PIANGERE” - "I 30 ANNI LI FESTEGGIAI AL PINETA DI MILANO MARITTIMA CON RONALDO E TANTE RAGAZZE. ANCORA OGGI MI PORTO DIETRO LO SPOGLIATOIO E LA SUA ATMOSFERA. QUANTE CAZZATE DICIAMO: DI BIAGIO FA LE STESSE BATTUTE DA 30 ANNI" – GLI INSULTI DI ANCONETANI, COSTANZA CHE GLI HA CAMBIATO LA VITA E LA DURA VITA DEL BOMBER: “PRIMA VOLAVANO I CAZZOTTI IN AREA, NON C’ERA LA TECNOLOGIA DI ADESSO. POI SACCHI HA CAMBIATO IL CALCIO E…” - VIDEO

 

Estratto da Mirko Graziano e Paolo Tomaselli per corriere.it

 

bobo vieri

Bobo Vieri, oggi sono 50 anni: che effetto le fa?

«È solo un numero, dai. Anche se è un numero importante».

 

Dove ha festeggiato stanotte?

«Ero incerto, poi ho pensato che sono più di vent’anni che vengo a Formentera e la dovevo fare qui: il mare è uno spettacolo e chi vuol venire viene».

Ha fatto un discorso?

«Ma no. C’erano gli amici, la musica, l’importante è stare bene».

 

(…)

Si è mai sentito straniero o fuori posto nei primi anni italiani?

«Sì, perché al bar sentivo dire che io giocavo a calcio per mio papà, che ero un raccomandato. Ero un bambino, vivevo da solo coi nonni e sentivo l’invidia: mi sono dovuto fare forza, difendermi. Anche con qualche “vaffa” dei miei».

I 20 anni li ha fatti tra Pisa e Ravenna. Era ancora un bomber di provincia.

«E neanche tanto bomber: a Pisa avevo fatto appena due gol, con partite orribili, senza scusanti. Il presidente Anconetani faceva bene a insultarmi. Poi a Ravenna mi sono innamorato della Romagna, purtroppo siamo retrocessi, ma volevo restare anche in C: stavo troppo bene».

 

Invece va a Venezia dove incontra Maifredi.

«Il Maifer l’ho avuto sei mesi, ma lo sento ancora. È di una simpatia enorme: quando arrivava al campo mi chiamava per mostrarmi che aveva il maglione rosso, l’orologio rosso e la macchina rossa. Il giorno dopo? Maglione blu, orologio blu e macchina blu. Amava il bel calcio e lo stile».

bobo vieri

Erano ancora anni da catenaccio?

«All’epoca volavano i cazzotti in area, non c’erano regole, non c’era la tecnologia di adesso. Era dura fare gol. Poi Sacchi ha cambiato il calcio ed è cambiata anche la vita di noi attaccanti».

A 30 anni il compleanno da stella dell’Inter come fu?

«Quella fu una festa spettacolare, al Pineta di Milano Marittima».

 

Circondato da donne?

«Ricordo che c’era Ronaldo. La costante della mia vita sono gli amici: ancora oggi mi porto dietro ovunque vado lo spogliatoio e la sua atmosfera. Quante cazzate diciamo: Di Biagio fa le stesse battute da 30 anni e ancora ridono tutti. Ma è bello stare insieme: il nostro mondo è pulito».

Per amore o sesso, qual è la grande follia che ha fatto?

(pausa) «Non si può dire».

 

Lei ha sempre detto che era il re delle discoteche, ma solo in estate. Si arrabbiava quando la sua professionalità veniva attaccata?

«Sì ma se stavi dietro a tutto impazzivi. Io sapevo chi ero, come mi allenavo. Poi è normale che se scrivi male di me e io ti vedo ti mando a quel paese: io sono fatto così».

bobo vieri

 

I giornalisti oggi le sono più simpatici?

«Certo, il mondo è cambiato, ora li comando io: prima non ti potevi proteggere, ora coi social puoi rispondere».

Qual è il regalo più bello che ha ricevuto o si è fatto?

«Mi sono comprato un orologio».

 

A Vieri capita mai di dire «sto invecchiando»?

«Sempre. Per i dolori che ho quando faccio sport: la caviglia, le vertebre cervicali C1, C2, C3, ho mille ernie al collo. Poi la spalla sinistra mi fa male, il ginocchio sinistro anche…».

Il suo idolo da ragazzino chi era?

«Vialli e Mancini. Il 9 era il compleanno del grande Gianluca: era il mio idolo, in campo dava sempre tutto, che poi è l’aspetto che ha accompagnato tutta la mia carriera. Avevamo un bel rapporto, così come con Sinisa: fa molto male non averli più con noi».

 

Che maestri ha avuto?

«Rampanti mi ha fatto crescere al Toro, poi Mondonico vedeva in me qualcosa che forse solo lui vedeva. Per Maldini ero il suo centravanti: mi faceva giocare anche fuori forma«.

 

Quando si è trasformato da calciatore star a uomo maturo?

«Da quando sto con Costanza: dopo tre mesi abbiamo deciso di fare una famiglia. È stato tutto molto veloce, senza pensare a niente: abbiamo detto proviamo e vediamo come va».

pippo inzaghi bobo vieri

Primo bilancio?

«Sei anni fantastici, Costanza mi ha cambiato la vita: mi ha dato due bambine che ogni volta che parlo di loro mi viene da piangere».

 

La maturità è questa?

«Mia mamma mi diceva che avrei capito quando sarei stato pronto per fare una famiglia. Ci ho messo un po’ di tempo, però va bene. Ho fatto quello che dovevo fare, mi sono divertito».

 

Ha rimpianti?

«Zero».

Nemmeno per il Mondiale saltato nel 2006?

«Era destino. Io posso solo dire grazie al calcio».

 

La felicità di Vieri a 30 anni è diversa da quella a 50?

«Molto, lo vedo con le figlie. Non avrei mai immaginato questo amore folle: è pazzia. Se Costanza mi dice che c’è bisogno di qualcosa al mattino per una delle due bambine, volo in pigiama fuori dalla finestra: si chiama amore, ma è così per tutti immagino. Vivo per prendermi cura di loro e di mia moglie».

bobo vieri allo stadio con la figlia

Si è mai sentito incompreso da una donna?

«No. Quello che ho fatto l’ho fatto perché in quel momento volevo farlo. La parola “se” per me non esiste».

Si è mai comportato male con una donna?

«No».

 

Con suo padre che rapporto ha?

«Lo chiamo sempre Bob. Se sono così è merito suo, che è stato un grande calciatore, genio e sregolatezza e mi ha sempre detto le cose come stavano, nel bene e nel male. Le uniche critiche che ascoltavo erano le sue e quelle degli allenatori».

Con mamma?

«La donna più importante della mia vita: un altro carattere forte, discutiamo molto ed è vero che è lei che mi ha aiutato a tenere la barra dritta nel momento di massima fama».

 

Coi soldi che rapporto ha?

«Buono: si fanno e si spendono».

Cosa si è comprato con il primo stipendio?

«Credo la Golf Gti».

 

Quanto ha guadagnato nella sua vita?

BOMBEER VIERI 3

«Non ne ho idea. Però ricordo bene quando ho firmato il primo contratto con la Juve, per cinque anni: in famiglia piangevano tutti, brindavano e dicevano “ce l’hai fatta, sei a posto per tutta la vita!».

 

Se devi spiegare a un ragazzo di oggi chi è stato Bobo Vieri cosa gli racconta?

«Sono stato uno che ha sempre dato tutto e con la maglia azzurra impazzivo, è stata la più importante per me. Ho appena parlato a dei ragazzi di 15-16 anni selezionati da uno sponsor: vi diranno mille cazzate, ho detto, ma siete soli, dovete soffrire tutti i giorni, dovete lavorare fino all’infinito, se no fra due tre anni scenderete di livello. Allenatevi sempre».

 

Tecnicamente come si definisce?

adani vieri

«Mi piaceva attaccare la profondità, non avevo paura di nessuno e aspettavo i cross degli esterni, ma la palla la volevo subito: Di Livio alla Juve fintava in continuazione e io finivo dentro la porta con la rete in testa…».

Che mondo è quello in cui crescono le sue figlie?

«Un mondo che va veloce, ma non mi fa paura. Bisogna adattarsi e accompagnare la loro crescita. Poi quando si presenterà un fidanzato sarà una roba da infarto, ma è presto».

 

Bobo Vieri ha una coscienza politica?

christian vieri roberto baggio nel 1998

«Di base non credo mai a nessuno. Ho una mia idea, ma ci sono troppe bugie da tutte le parti: sono molto scettico».

Un sogno per i prossimi 50 anni?

«Stare bene e vedere crescere le mie figlie».

 

La filosofia di vita del Vieri 50enne qual è?

«Rispetto le opinioni di tutti, ma vado avanti per la mia strada, come ho sempre fatto da quando avevo 14 anni: se mi guardo indietro sono strafiero. Cambiare a 50 anni sarebbe una follia».

 

bobo vierichristian vieri christian vieri costanza caracciolo bobo vieri come ivan drago in faccia di picasso christian vieri adolescente, quando giocava nel pratovieriVIERI CASSANO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...