lewis hamilton 3

HAMILTON, VOGLIA DI FERRARI – L’INGLESE PENSA AL 2021 E NON NEGA I CONTATTI CON ELKANN: "NON C’E’ NIENTE DI MALE NEL PENSARE AL DOPO" - L'AMARA IRONIA DI VETTEL: "HAMILTON IN FERRARI? È GIÀ UNO DEI MIGLIORI CLIENTI..." – BRIATORE CONTRARIO ALL'IPOTESI: "IO PUNTEREI SU LECLERC. POTREBBE ESSERE UN RISCHIO AVERE DUE PILOTI DI VALORE VISTO COSA È SUCCESSO CON VETTEL QUEST’ANNO"

hamilton

Alessandra Retico per la Repubblica

 

I fuochi d' artificio accendono la notte di Abu Dhabi facendo da flash all' ultima cartolina del Mondiale 2019: Lewis Hamilton si china accanto alla sua Mercedes, la accarezza e scatta un selfie: «È un' opera d' arte».

 

Le Ferrari sembrano brutti anatroccoli, al confronto, faticano in gara su una pista certo non amica ma il resto delle brutture le produce la squadra che finisce l' anno con un' istantanea da terza forza in campo, anche dietro alla Red Bull di Max Verstappen: strategie incerte, con un inefficace doppio pit stop, troppo anticipato il primo e forse troppo ritardato il secondo, e pure una multa da 50mila euro per aver caricato sulla macchina di Charles Leclerc più benzina (+4,88 chili) di quella dichiarata.

hamilton 8989

 

E nel caos delle scelte e delle leggerezze ci si mette a paralizzare le azioni anche il Drs, le zone che consentono l' uso dell' ala mobile per i sorpassi, che non funziona dal 4° e per 17 giri (su 55). Un tramonto rosso sotto il sipario che cala, ma non è improvviso, viene da lontano: «Dove abbiamo perso la battaglia con le Mercedes in questo Mondiale? Quando abbiamo progettato questa macchina». Non è uno che si nasconde dietro gli occhiali, il team principal Mattia Binotto, che sulle decisioni prese in gara ammette: «Sapevamo che questa non sarebbe stata la gara migliore per noi, guardando anche a venerdì e sabato. Dovevamo provare a inventare qualcosa. Non ha funzionato».

hamilton 100

 

Il cannibale invece funziona sempre. Quell' Hamilton che chiude il campionato con un successo preso a morsi dalla pole alla bandiera a scacchi, col gusto anche del giro più veloce. Non è sazio del sesto titolo divorato con un fiero pasto un mese fa. A 34 anni, vuole ancora tutto. Anche la Ferrari, che gli ha fatto un' avance, dovesse liberarsi nel 2021?

 

Non respinge l' idea, no: «Se ho avuto incontri col presidente Elkann? Per molti anni non ho pensato ad altre opzioni ma non ci vedo niente di male nel sedermi e pensare al mio futuro, se questo è l' ultimo periodo o passaggio della mia carriera. So che anche il mio capo Toto Wolff sta valutando per sé quindi aspetto e vedo, di certo sto bene dove sto e non è una decisione da prendere rapidamente, so che mi piace vincere e battagliare con questi ragazzi». Indica i ventenni accanto, la NextGen della F1 che gli fiuta gli scarichi ma ancora, l' alieno sull' astronave d' autore, non riescono a pigliarlo: Verstappen, 22 anni, sulla Red Bull 2° in gara e 3° in classifica generale, il suo miglior risultato in una carriera a 22 anni.

hamilton 7

 

Con un' auto più costante, magari con un altro marchio (in Mercedes se Hamilton va in rosso?), è il guerriero da titolo nelle prossime stagioni. Come e contro Charles Leclerc, 3° in gara dopo aver superato Max al via,: il monegasco saluta la sua prima stagione con Maranello col record di pole (7), il 4° piazzamento in campionato, 10 podi con 2 successi: a Spa e quello enorme a Monza. «Ho imparato molto e sono felice del mio primo anno in Ferrari, non dimenticherò mai il gran premio d' Italia, ma voglio vincere per loro come meritano.

 

Accoglierei Lewis? Certo, vogliamo sempre combattere coi migliori e quest' anno ho avuto modo di farlo con Seb». Il tedesco, 32 anni, in gara è 5° (penalizzato dal Drs e da un pit stop di 7 secondi) come nella graduatoria finale, a -24 punti dal suo allievo. Il suo peggior Mondiale da quando è a Maranello: «Non è stato un anno ideale per me, ma so dove posso fare meglio. Se Hamilton verrà in Ferrari? E' già in Ferrari, è uno dei migliori clienti». Ironia amara di Seb, davanti al proprio tramonto.

 

 

BRIATORE

hamilton 8

Da motori.fanpage.it

 

L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari nel 2021 non piace a Flavio Briatore. L’ex manager di Benetton e Renault, nonostante i tanti scandali che continuano a ruotare attorno alla sua persona e alla presunta crisi di liquidità, ha voluto dire la sua sulle indiscrezioni che vorrebbero il britannico sulla Rossa in coppia con Charles Leclerc. “Stiamo parlando di un grandissimo pilota – ha detto Briatore riferendosi al sei volte campione del mondo – ma io aspetterei un po' prima di provare a prenderlo, perché magari un pilota del valore di Hamilton ce l'hanno già in casa ed è Leclerc”.

 

 

hamilton leclerc

“Avere due piloti di grande valore nella stessa scuderia – ritiene l’imprenditore italiano – può essere un rischio visto anche cosa è successo quest'anno tra Vettel e Leclerc. Se il prossimo anno Leclerc continuasse il processo di crescita iniziato quest’anno, io punterei sul monegasco. Non dimentichiamoci che Hamilton in questi anni, vista la superiorità della Mercedes, ha potuto guidare molto sciolto e non ha quasi mai fatto errori ma sotto pressione sbaglia pure lui”.

 

Vettel in uscita ma niente gerarchie

leclerc hamilton

D'altra parte, con il dubbio che Vettel possa decidere di lasciare alla fine del 2020 ("Nella prossima stagione capiremo quali sono le sue intenzioni" ha detto il team principal Mattia Binotto), la Ferrari ha tutta l’intenzione di voler blindare Leclerc nel 2021. Il grande interrogativo è però rappresentato da quelle che saranno le gerarchie interne alla squadra, già a partire dalla prossima stagione. Quest’anno il numero uno era Sebastian ma lo scontro tra i due compagni di squadra ha portato la Ferrari a riflettere sulle scelte future.

lewis hamilton

 

“Ne parleremo meglio a gennaio – ha chiarito sempre Binotto ad Abu Dhabi – . A Charles consiglierei di non vedere come primo avversario il suo compagno di squadra, ma i rivali di altri team. È giusto che i due piloti partano sullo stesso piano anche se ci saranno momenti in cui bisognerà gestire le situazioni. E se Hamilton è interessato alla Ferrari non può che renderci orgogliosi. Prima però, faremo di tutto per impedirgli di vincere il settimo Mondiale”.

john elkannELKANNjohn elkann

vettel hamilton 1hamilton montecarlohamiltonhamilton hamilton verstappen

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….