vialli dino baggio

"HO PAURA DI FINIRE COME MIHAJLOVIC E VIALLI" - DINO BAGGIO: "POTREBBERO ESSERCI MOLTI MALATI IN GIRO. VORREI SAPERE SE I FARMACI E GLI INTEGRATORI CHE ABBIAMO PRESO ERANO PERICOLOSI. SONO GLI STESSI CHE SI VENDONO IN FARMACIA. MA UNA PERSONA NORMALE NE PRENDE UNO O DUE ALLA SETTIMANA, NOI UNA NOTEVOLE QUANTITÀ TUTTI I GIORNI" - "PRENDEVAMO MOLTI INTEGRATORI, CHE NON ERANO CONTROLLATI COME OGGI. CHE NE SAPPIAMO DELLE CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE? ANCHE I DISERBANTI E ALTRE SOSTANZE SPARSE SUI PRATI POSSONO..."

dino baggio 5

DINO BAGGIO A "LA STAMPA": "Ho paura di finire come Vialli e Mihajlovic. Bisogna indagare su quello che prendevamo. Potrebbero esserci molti malati in giro. Assumevamo molti integratori, che non erano controllati come oggi. Che ne sappiamo delle conseguenze a lungo termine? Anche i diserbanti e altre sostanze sparse sui prati possono aver fatto danni"

 

Estratto dell'articolo di Andrea Schianchi per www.gazzetta.it

 

[…] Fanno discutere le dichiarazioni di Dino Baggio alla televisione privata veneta Tv7, in risposta a una domanda sulla morte di Gianluca Vialli: "C’è sempre stato il doping, comunque sia robe strane non sono mai state prese perché c’è sempre una percentuale che tu devi tenere. Però col tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no". Dove Baggio dice "doping" si deve però leggere "antidoping", e lo si evince dal seguito del discorso: "Robe strane non sono mai state prese...". […]

 

Buongiorno, Dino. Ha visto che pandemonio dopo che ha dichiarato che ai suoi tempi nel calcio "c’è sempre stato il doping"?

"Colpa mia. […] È un errore che nasce dalla consuetudine. Noi calciatori, quando andavamo a fare il test nella stanza a fianco dello spogliatoio, dicevamo: ‘Anche stavolta mi tocca il doping...’. E così questo modo di dire me lo sono portato dietro...".

vialli dino baggio

 

Eliminata la faccenda del doping, resta la sostanza del discorso. Ce la può spiegare?

"Il mio ragionamento è figlio del dolore che mi porto dentro per la scomparsa di Vialli, […] di Mihajlovic e di altri ragazzi che, come me, hanno giocato a pallone negli anni Novanta. Sono tanti, troppi, quelli che se ne sono andati. Credo sia necessario investigare sulle sostanze farmacologiche prese in quei periodi. Magari non c’entrano nulla, magari si scopre qualcosa...".

vialli dino baggio

 

Si trattava sempre di sostanze lecite, giusto?

"[…]. Figuratevi se i medici ci davano sostanze dopanti: avevamo controlli ogni tre o quattro giorni. […]".

 

Di quali integratori stiamo parlando?

"I soliti, quelli che si vendono anche adesso in farmacia. […] D’altronde non se ne poteva fare a meno: giocavamo 60-70 partite all’anno, tra campionato, coppe varie e Nazionale. […].

dino baggio roberto baggio1

 

Se parla di integratori che si vendono anche oggi in farmacia...

"Certo, ma una persona normale ne prende uno o due alla settimana, mentre noi ne assumevano una notevole quantità tutti i giorni. C’è un po’ di differenza. […]".

 

E che cosa c’era dentro quelle flebo?

"Di preciso non l’ho mai saputo. Di sicuro non sostanze dopanti, perché l’antidoping non mi ha mai fermato. Però si trattava di farmaci, che sono cose diverse dalle sostanze naturali che magari vengono utilizzate oggi. Quei farmaci, assunti per tanto tempo, sono ancora nel mio corpo, nei miei tessuti? Chi lo sa? Vorrei che qualcuno mi potesse rispondere".

 

[…]Lei ha parlato anche dell’erba dei campi.

vialli dino baggio

"Eh sì, avete presente l’odore che si sentiva quando si entrava in campo negli anni Novanta? Era un odore acre, a volte persino fastidioso. A quell’epoca, per tenere i terreni in ordine, si usavano prodotti che contenevano sostanze oggi non più consentite. Adesso, invece, per fortuna è tutto diverso. Ma quelle sostanze che io le ho respirate, si sono incollate al mio corpo. Mi faranno male? Avrò il diritto di sapere o no?".

 

Quale soluzione auspica?

"Mi piacerebbe che la scienza potesse dare risposte sui farmaci […] E mi piacerebbe anche che tutto il mondo del calcio ricercasse la verità, che non necessariamente deve essere negativa. […]".

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