I DIFENSORI DELLE NAZIONALI IN QATAR POSSONO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO: HAALAND POTEVA ANDARE AI MONDIALI CON UN'ALTRA NAZIONALE! - L'ATTACCANTE NORVEGESE È NATO IN INGHILTERRA, QUANDO IL PADRE, ALFE INGE, GIOCAVA NEL LEEDS - LA CARRIERA DI HAALAND SR. SI È INTERROTTA DOPO IL GRAVE INFORTUNIO RIMEDIATO PER MANO DI ROY KEANE, CHE LO SPINSE A TORNARE IN PATRIA- SE FOSSE RIMASTO IN INGHILTERRA, IL FIGLIO PROBABILMENTE AVREBBE ACCETTATO LA CONVOCAZIONE DELLA NAZIONALE DEI TRE LEONI...
Marco Beltrami per www.fanpage.it
Erling Haaland è uno dei grandi assenti ai Mondiali. Un peccato non vedere in Qatar uno dei centravanti più in forma del momento e più competitivi, protagonista di una prima parte di stagione eccezionale al Manchester City con 23 gol e 3 assist in 17 partite. Il 22enne ha garantito un buon bottino di reti anche alla sua nazionale, la Norvegia (complessivamente ha messo a segno 21 marcature in 23 apparizioni), ma non è bastato per la qualificazione.
Una delusione per il gigante classe 2000 che sarebbe stato uno dei protagonisti annunciati di questa insolita rassegna iridata di fine 2022. E pensare che Haaland avrebbe anche potuto partecipare ai Mondiali, se avesse deciso di prendere un'altra strada in passato, cambiando il suo destino. In una delle più classiche "Sliding Doors" infatti Erling avrebbe potuto partecipare a Qatar 2022 con la maglia della nazionale dell'Inghilterra e quindi ritrovarsi nel girone B con Iran, Stati Uniti e Galles.
Questo perché Erling Haaland è nato proprio in Inghilterra e in particolare a Leeds. Una situazione legata all'esperienza lavorativa del papà, anche lui noto calciatore, che all'epoca militava proprio nella squadra che gioca a Elland Road. Alf-Inge ha poi militato per tre stagioni nel Manchester City, per un'esperienza che ha poi influito sulle scelte del figlio che nella scorsa estate nonostante il corteggiamento di tutti i top club europei ha optato per i Citizens.
Nel 2003 però anche per le conseguenze del grave infortunio rimediato dopo il famigerato scontro con Keane, Haaland senior tornò in Norvegia per chiudere lì la carriera a distanza di anni. Se le cose fossero andate diversamente, con la permanenza di Alf-Inge oltremanica, probabilmente Erling oggi giocherebbe proprio per la nazionale dei 3 leoni. In un'intervista recente infatti, il letale terminale offensivo ha spiegato: "Ho vissuto in Inghilterra per tre anni e mezzo/quattro e ho vissuto in Norvegia per così tanto tempo, quindi è stato naturale per me scegliere la Norvegia".
Da qui la scelta di vestire la maglia della nazionale nordeuropea per Erling Haaland, orgoglioso di come sono andate le cose, ma consapevole che tutto sarebbe potuto cambiare: "Sono norvegese e ne sono orgoglioso – ha dichiarato a Goal.com – Non sai mai come sarebbe se mio padre giocasse più a lungo in Inghilterra o cose del genere, forse sarei inglese, non lo so". Papà Haaland infatti dopo la vendetta terribile del centrocampista dello United che gli provocò danni gravissimi al ginocchio, non riuscì più di fatto a giocare ad alti livelli, e decise appunto di lasciare l'Inghilterra.
Una situazione che ha influito anche sul futuro di Erling che ora potrebbe trascorrere il tempo libero durante i Mondiali a Marbella, una delle location preferite. Pep Guardiola non ha nascosto un pizzico di preoccupazione per questo periodo di sosta forzata, anche se è consapevole della grande professionalità del suo bomber: "Sono abbastanza sicuro che gli piacerà seguire la Coppa del Mondo e forse alla prossima o agli Europei ci sarà. Ma ha una casa a Marbella, vai lì, gioca a golf, si spera che non beva molto, mangi molto e torni in forma".