INGOLOSITO DAI MILIONI DI ABRAMOVICH, ANTONIO CONTE HA DETTO SÌ AL CHELSEA: IL CT DOPO L’EUROPEO MOLLERÀ L’AZZURRO E ANDRÀ A LONDRA - NEL 2013, QUANDO AVVENNE IL PRIMO CONTATTO, ERA TUTTO FATTO, L’ACCORDO SALTÒ ALLA FINE
Filippo Bonsignore e Monica Colombo per il “Corriere della Sera”
La scelta è compiuta: Antonio Conte ha detto sì al Chelsea. Concluso l' Europeo di Francia, il commissario tecnico dell' Italia lascerà la Nazionale e si trasferirà in Inghilterra per vivere una nuova esperienza in Premier League.
L' affare è fatto, gli ultimi dettagli sono stati definiti. È Conte il prescelto dal patron Roman Abramovich per guidare la rifondazione del club londinese alle prese con una stagione davvero complicata che ha già fatto una vittima illustre: Josè Mourinho, sostituito da Guus Hiddink. Il cambio di allenatore non ha però mutato il vento a Stamford Bridge, tanto che il Chelsea è decimo in classifica, a venti punti dal Leicester e fuori dalla Champions League.
antonio conte col ciuffo malgioglio
E proprio l' eliminazione ad opera del Paris Saint Germain ha dato l' impulso decisivo all' intesa che era già stata imbastita nelle ultime settimane.
Ora manca soltanto l' annuncio, che arriverà verosimilmente nei prossimi giorni.
Conte dovrà compiere alcuni passi formali. Prima informerà il presidente della Federcalcio Tavecchio della sua decisione, quindi firmerà il contratto con il Chelsea: accordo di tre anni a 6-6,5 milioni a stagione. Con la Figc l' occasione per parlare di futuro si presenterà già la prossima settimana quando il c.t. è atteso a Roma per pianificare nei particolari le amichevoli con Spagna e Germania di fine mese. Poi verrà il momento dell' incontro con Abramovich e dell' autografo che renderà ufficiale il matrimonio.
ANTONIO CONTE CON GLI OCCHIALI
Dall' azzurro Italia, dunque, al «blue» del Chelsea. Il passaggio cromatico rinvia in qualche modo a una delle ragioni attribuite al suo disagio nei panni di commissario tecnico, ovvero la differente intensità di lavoro. Conte, infatti, si è sempre sentito un allenatore più che un selezionatore.
In Inghilterra raccoglierà una sfida stimolante, simile a quella iniziata nell' estate 2011 al timone della Juventus reduce da due settimi posti. Sono arrivati tre scudetti e due Supercoppe italiane. E proprio le sue qualità di costruttore, la sua concretezza nel gestire il gruppo e l' attenzione nel lanciare i giovani (vedi Pogba nel 2012) hanno convinto Abramovich. Da tempo, inoltre, Antonio era affascinato da una esperienza Oltremanica tanto che da mesi ha iniziato a studiare con applicazione l' inglese.
Ora si confronterà con colleghi del calibro di Guardiola, che sbarcherà al Manchester City, Klopp, già alla guida del Liverpool, e Mourinho, a un passo dal Manchester United. Annodata l' intesa, si penserà al mercato. Nonostante le abitudini di Abramovich, non dovrebbero esserci spese folli. Tradotto: al momento sembrano esclusi assalti a Pogba e Higuain, sia perché il Pipita ha una clausola di oltre 94 milioni, sia perché Conte vorrebbe blindare Diego Costa. L' obiettivo principale è il romanista Nainggolan (costa 35 milioni) ma occhio anche a Cavani .
LA PASSIONE DI ABRAMOVICH PER ANTONIO CONTE