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INTER-ICARDI, MEJO DI UNA SOAP! “NON CE NE VOGLIAMO ANDARE, L’INTER E’ LA NOSTRA FAMIGLIA”, WANDA NARA IN LACRIME A “TIKI TAKA” PARLA DELLA SCELTA DEL CLUB DI TOGLIERGLI LA FASCIA DA CAPITANO ("MAURO E' STATO MALISSIMO. COME SE GLI AVESSERO TOLTO UNA GAMBA..."), DEI FISCHI DEI TIFOSI (“NON ABBIAMO MAI CHIESTO IL RINNOVO EPPURE CI CHIAMANO MERCENARI”) E DEL SASSO LANCIATO CONTRO LA SUA AUTO – IL GRAZIE A MORATTI – POI CHIAMA IN DIRETTA L’AD MAROTTA: “HO SENTITO PIANGERE WANDA E MI DISPIACE: VOGLIO RASSICURARLI E...”

Davide Stoppini per gazzetta.it

 

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Wanda Nara conciliante. E non poteva essere altrimenti, al termine di una giornata quasi al miele - almeno nelle dichiarazioni - sul caso Mauro Icardi. "L'Inter è la nostra famiglia e non ce ne vogliamo andare, non vogliamo lasciare il club", è il titolo che regala Wanda. Che sul caso della fascia di capitano tolta a Mauro dice: "Alcuni dicono che una fascia non ti cambia: a Mauro è come se avessero tolto una gamba. Gioca con questa maglia con orgoglio, tutti sanno che persona è, non ha mai pensato ai soldi. Mauro ci tiene tantissimo alla maglia e la fascia la porta con un orgoglio tale da onorarla continuamente. Tutta la nostra famiglia è interista, Mauro è il primo a credere in questa squadra e vuole trascinarla. Se le mie dichiarazioni hanno dato fastidio? Non ho avuto alcuna avvisaglia. Siamo continuamente in contatto con l’Inter, con loro ho fatto riunioni di tre ore. Per me la decisione è stata una sorpresa, l’ho saputo tramite Twitter".

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SASSO E STADIO — Wanda ha poi raccontato l'episodio del sasso che avrebbe colpito la sua auto: "È successo mentre accompagnavo mio figlio a calcio: non volevo farlo sapere, ma avendo fatto una denuncia alla fine si è saputo. Non potevo chiamare Mauro perché dormiva e nemmeno la mia famiglia perché sta in Argentina, la mia famiglia è l’Inter e ho chiamato loro, poi ho ricevuto la telefonata di Marotta".

 

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La domenica è stata sinonimo di stadio: "Non ho mai avuto dubbi se andare, Mauro poi mi aveva chiesto di accompagnarlo". Spalletti ha detto che avrebbe preferito una visita negli spogliatoi a fine partita, ma Wanda spiega: "Ci avevano chiesto di andare via prima per motivi di sicurezza. I fischi? Si devono chiarire tante cose: Mauro ha il difetto di essere troppo sincero in un mondo dove c’è tanta ipocrisia. Io non ho mai chiesto un rinnovo, eppure ci chiamano mercenari. Ma noi donne siamo sempre un po' bistrattate quando parliamo di calcio". Sul contatto avuto con Moratti si commuove in diretta: "Ci siamo parlati, gli ho inviato un messaggio per ringraziarlo perché Mauro stava malissimo. Gli ho chiesto se poteva darci una mano per farlo giocare, perché mio marito stava male. È una situazione che si deve risolvere".

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E qui in diretta tv interviene al telefono l'a.d. nerazzurro Marotta: "Ho sentito piangere Wanda e mi dispiace. Vogliamo stemperare la tensione e rassicurare Wanda e Mauro Icardi. Quello che facciamo lo facciamo per il bene di Mauro, di Wanda stessa, dell’Inter e dei tifosi. È una scelta presa a malincuore, per i motivi che sappiamo e che non vanno esternati in questa sede, che però non mette in dubbio il percorso tecnico che prevediamo per Mauro. C’è molta serenità, nulla è compromesso". E Wanda ribatte: "Ringrazio Marotta, non sarà mai Mauro a chiedere il rinnovo, fino all’ultimo giorno in cui starà all’Inter. Lui gioca con il cuore per l’Inter".

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BEPPE MAROTTA

 

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