JUVE-NAPOLI DA IMPAZZIRE! BIANCONERI IN VANTAGGIO DI 3 GOL SUBISCONO LA RIMONTA E UN’AUTORETE DI KOULIBALY CONDANNA LA SQUADRA DI ANCELOTTI - MUGHINI: "TROPPE COSE SONO CAMBIATE E TROPPE RESTANO ATTACCATE A UN FILO. FINO A QUESTO PRECISO MOMENTO NON AVEVO SPESO UNA PAROLA SULLA SQUADRA CHE È IL GRANDE AMORE DELLA MIA VITA. RESTO IN ATTESA SEPPURE SEMBRI UN SOGNO PARLARE DEL NONO SCUDETTO DI SEGUITO" - LA GIOIA DI LAPO ELKANN IN TOTAL WHITE (FOTO+VIDEO)
RAGA L’HO RIPRESOOOO IL GOL DI KOULIBALY STO PIANGWNEOOOO NON CE LA FACCIOOOOKO pic.twitter.com/2QA54pqNQL
— giorgia ? (@gvdybl) August 31, 2019
Segna sempre #Deligt #JuveNapoli pic.twitter.com/3FU5Tb0S4N
— I Tiri Di Lukaku (@ITiriDiLukaku) August 31, 2019
Dopo 10 secondi #Danilo trova il gol!!! pic.twitter.com/LI7OBacckH
— Juventus Mercato (@J_Mercato) August 31, 2019
Mostruosamente #Higuain pic.twitter.com/Bkvs2S7adu
— Alessio Nevini (@AlessioNevini) August 31, 2019
Higuain finito non azzecca due passaggi sempre in ritardo fuori forma
— Nicole Watterson® (@NicoleWatt_BN) August 31, 2019
Andate avanti gufi juventini ? pic.twitter.com/OYkdoehHgB
LA VERSIONE DI MUGHINI
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, tu mi lusinghi a chiedermi qualche riga dopo una partita di football talmente pazza e quale nessun altro sport potrebbe annoverare. Solo che io davvero ignoro la Juve attuale, quella Juve che per 60 minuti tritura il Napoli e che poi scompare dal campo, e ne prende uno, due, tre. Credo che siano in molti a ignorarla, a cominciare da molti suoi giocatori e dirigenti.
MUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS
Troppe cose sono cambiate e troppe restano attaccate a un filo. E’ arrivato un nuovo coach, anzi nuovissimo, ahimé stramazzato dall’influenza. Sono arrivati nuovi giocatori, nessuno dei quali per adesso vivido o necessario, Ce ne sono tre o quattro dei nostri di cui non si sa il domani, e anche se finalmente è arrivata la notizia che la Juve si tiene Dybala, quello che da solo due anni fa annientò il Barcellona.
Tutto è mistero, incertezza, una preparazione ancora troppo corta, uomini di gran classe che devono entrare nello spirito di casa Juve. Il Rabiot della partita contro il Parma sembrava non sapesse a che sport giocare, se a briscola in coppia o a pallanuoto.
Niente di strano. Nelle cose specie se importanti ci vuole pazienza, ostinazione, sudore, un’armonia che si conquista nel tempo, una caratura che affili con le prove le più importanti. In tutta franchezza non ha senso parlare di questa nuova Juve prima del mese di ottobre, e forse non basterà. Fino a questo preciso momento io non avevo speso una parola sulla squadra che è il grande amore della mia vita. Resto in attesa, speranzosissimo anzi più che questo e seppure sembri un sogno parlare del nono scudetto di seguito.
Molto dipenderà dalla squadra milanese che annovera due giocatori fra i più importanti del mondo, Antonio Conte e Beppe Marotta. Mi fanno una paura infinita. Non credo che a una squadra governata da Conte sarebbe successo di passare da un 3-0 a un 3-3. O forse sì, da quanto è bello è imprevedibile il calcio. Evviva il torneo. Evviva il campionato.
JUVE NAPOLI
Filippo Conticello per gazzetta.it
Pazzesco big match, quello tra Juve e Napoli nella seconda giornata di campionato: a Torino finisce 4-3, i bianconeri si fanno rimontare tre gol ma sfruttano un’autorete di Koulibaly al 92’ per vincere la partita e restare a punteggio a pieno.
Succede di tutto all’Allianz Stadium, dove i bianconeri sembrano dilagare e poi, nell’ultimo scorcio di gara, subiscono la reazione napoletana. Al 16’ Danilo entra al posto di De Sciglio e firma il vantaggio in contropiede 29” dopo l’ingresso in campo. Raddoppia Higuain al 19’ con un numero su Koulibaly in area, Cristiano Ronaldo firma il tris al 17’ della ripresa e pare chiudere la gara. Che invece si riapre, anche grazie ai cambi e agli aggiustamenti di Ancelotti. Uno-due azzurro tra il 62’ e il 66’: Manolas di testa fa 3-1, Lozano trova il 3-2 nell’area piccola. A quel punto la Juve sbanda, il Napoli ci crede e trova il pari con Di Lorenzo, che brucia De Ligt sugli sviluppi di una punizione e insacca il 3-3. In pieno recupero, Koulibaly combina la frittata e regala con una deviazione maldestra il definitivo 4-3 alla Juve.