spalletti

SPALLETTI, CHE SUCCEDE? – SCONCERTI: "L’INTER, AL TERZO KO DI FILA, HA CONFERMATO LA SUA MODESTIA ULTIMA, COME SI FOSSE ESAURITA A TORINO NEL BRACCIO DI FERRO CON LA JUVE - IL MILAN HA QUALCHE LAMPO E MOLTI LIMITI. MA IERI HA AVUTO UN SUO PICCOLO STILE DI SQUADRA" - IL VIDEO DEL GOL DI CUTRONE

spalletti

 

 

 

 

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

È una grande vittoria per il Milan anche se in fondo a una partita piccola. Dietro il gol di Cutrone c' è stata un' Inter modesta, pigra, pesante, ma anche un' idea di gioco e di volontà superiore.

 

Lo spettacolo è tutto in quel gol e nella felicità che ha prodotto. Il calcio è rimasto abbastanza da un' altra parte. C' è però qualcosa di miracoloso nel risultato e nella terza sconfitta consecutiva dell' Inter. Come la volontà di ribellarsi a una modestia che è comune, ma che per una notte non vale, non conta niente. Nel poco e nella pioggia meglio il Milan, che un suo gioco facile ce l' ha.

milan inter

L' Inter è stata quasi sempre come monolite rugginoso, lontano da qualunque scintilla.

 

Anche se l' occasione di Joao Mario non meritava un errore del genere. Direi che oggi, al di là del risultato, la preoccupazione vera arriva dalla stasi dell' Inter, la sua pesantezza. Le idee in rovina del centrocampo isolano anche Icardi, che è la vera differenza della squadra.

 

Il Milan era quasi alla fine della sua stagione, Gattuso ha chiesto una prova universale. L' ha ottenuta in piccola parte, ma esce dal campo vedendo una speranza. La differenza era tanta con l' Inter, resterà probabilmente tale, ma il Milan ha mantenuto se stesso.

 

Rispetto ai giorni precedenti, come previsto, ha dato anzi qualcosa in più. Il problema del Milan sta nelle attese, non bisogna aspettarlo, va semplicemente visto partita dopo partita. È un ibrido non di moda, ha qualche lampo e molti limiti. Ma ieri ha avuto un suo piccolo stile di squadra. È l' Inter che è mancata, ha confermato la sua modestia ultima, come si fosse esaurita a Torino nel braccio di ferro con la Juve.

milan inter

 

Complessivamente mi aspettavo di più da entrambe. Ha vinto invece almeno nel gioco il confine un po' sporco degli ultimi tempi. E lì il Milan è più lineare. È un risultato che lascia molto al vincitore senza che abbia fatto troppo. E lascia un limite ai perdenti che peserà su tutta la stagione.

La vera impressione è che domani non ricominci niente. Ma vallo a raccontare a chi adesso almeno è felice.

spallettigattuso spalletti corriere dello sportspalletti 5

 

spalletti 10

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…