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“LA JUVE? ALTRO CHE LUNA PARK, E’ UN HORROR” – “LA STAMPA”, IL QUOTIDIANO DI JOHN ELKANN, TUMULA THIAGO MOTTA: “DOPO LA RIVOLUZIONE PROMESSA, LA FILOSOFIA SBANDIERATA E GLI OLTRE 200 MILIONI INVESTITI DAL CLUB, L'UOMO DELLA NOVELLE VAGUE CONFEZIONA UNA STAGIONE PEGGIORE DELL'ULTIMA” – GLI ERRORI DI GIUNTOLI SUL MERCATO, DA KOOPMEINERS A NICO GONZALEZ E LA STRONCATURA DI FEDERICO FERRI, DIRETTORE SKY SPORT: “VANNO PRESI PROVVEDIMENTI DI EMERGENZA, IN SOCIETÀ C’È UN CERTO CHIELLINI…” - VIDEO
Antonio Barillà per la Stampa - Estratti
Lo spettacolo? Servito. Peccato si tratti di un horror. La Juventus, dopo aver abbandonato la Champions - in fondo, ma proprio in fondo, può starci -, tradisce la sua gente in Coppa Italia, cancellando l'ultima speranza di sollevare un trofeo e riservandosi il quarto posto come ambizione residua. Thiago Motta non ci ha persuasi dopo Eindhoven quando invocò la «strada giusta», ne apprezziamo invece la sincerità adesso perché "vergogna" è sintesi perfetta.
Dopo la rivoluzione promessa, la filosofia sbandierata e gli oltre 200 milioni investiti dal club, l'uomo della novelle vague confeziona una stagione peggiore dell'ultima: altro che Luna Park, unica attrazione sono le montagne russe, con il popolo bianconero che sognava di divertirsi e rabbrividisce invece in un percorso estremo, fatto di repentini alti e bassi, di salite e discese veloci.
Dopo quattro vittorie di fila in campionato, determinanti per isolarsi in zona Champions e suggerire (sic) tabelle per ben più ardite rimonte, ecco la più semplice delle notti di Coppa Italia trasformarsi in una sofferenza assurda e, infine, in un'umiliazione profonda. Il calendario amico assegna l'Empoli in piena crisi, terz'ultimo in Serie A, senza vittorie da inizio dicembre e spogliato dagli infortuni, eppure i pronostici finiscono presto in frantumi, la Juve annaspa stordita dal gol di Maleh, prigioniera di scarabocchi tattici ed errori tecnici, incapace d'una reazione lucida, così fragile da rischiare il raddoppio, appesantita anziché trascinata dalla coppia Vlahovic-Kolo Muani - giudizio sospeso: la serataccia risucchia tutti -, simboleggiata da Koopmeiners sempre più evanescente e irritante.
(...) La Juve resta a guardare, aspettando il Luna Park di Thiago Motta.
FEDERICO FERRI
Estratti da ilnapolista.it
(...) «C’è l’obbligo tassativo di arrivare quarti. La Juventus può anche guardare più in alto del quarto posto. Da qui in avanti gli alibi sono finiti. È una squadra che dimostra una sorta di rassegnazione alla sconfitta, anche per questo le parole di Motta sono particolarmente dure e ben diverse da quelle post eliminazione in Champions quando c’era stata una quasi smentita delle parole di Locatelli che aveva detto “abbiamo buttato via tutto”. Dopo l’eliminazione in Champions c’è stato silenzio nello spogliatoio, silenzio in albergo, silenzio nel volo di ritorno. Mi pare che uno dei temi che si può porre per il futuro immediato della Juventus sia la mancanza di leader nella squadra dei tanti capitani. Non c’è un leader.
Stasera si è assunto questa responsabilità l’allenatore e registriamo anche la mancanza di una parola forte della società. Non so chi possa essere ma certamente ci sono figure autorevoli, forti, preparate, competenti come quella del ds Giuntoli, dell’ad Scanavino e aggiungo che, visto che questa è certamente una situazione di emergenza, vanno presi provvedimenti di emergenza, ricordo che nella Juventus c’è anche un certo Giorgio Chiellini. Da questo punto di vista va affrontata una crisi a tutti gli effetti. Perché questa è una crisi se la squadra non saprà confermare in campionato quanto di buono fatto nelle ultime giornate».