messi adani

LEVATE IL LAMBRUSCO A ADANI! MESSI SEGNA NEL GIORNO DELLA SUA PARTITA NUMERO 1.000 DA PROFESSIONISTA, ADANI LO PARAGONA A GESÙ: “TRASFORMA L’ACQUA IN VINO!” – DOPO IL RADDOPPIO DI ALVAREZ, L’ARGENTINA SI ADDORMENTA E RISCHIA LA CLAMOROSA RIMONTA. MALE LAUTARO CHE SI DIVORA TRE OCCASIONI, EMILIANO MARTINEZ SALVA LA "SELECCION" CHE AI QUARTI AFFRONTERA’ L’OLANDA…

Da fanpage.it

 

messi adani

(...) Leo Messi ha sbloccato le ostilità, nel primo tempo, con una conclusione molto precisa. Un tiro da biliardo per il faro dell'Albiceleste, con il pallone che dopo essere passato tra una selva di gambe degli avversari, si è insaccato all'angolino. Dita puntate verso il cielo, e abbraccio collettivo da parte dei compagni, mentre in sede di telecronaca, nuovo show di Adani.

 

Con tanto di paragone "importante". Per il telecronista infatti, Messi come Gesù è capace di trasformare l'acqua in vino, in quella che è stata la sua 1000a presenza: "Eccolo qui, eccolo qui. 1000 e 1 mas, 1000 e 1 mas, trasforma l’acqua in vino da quella posizione. L’abbiamo detto: mai lasciare libero Messi da quella posizione. Combinazione meravigliosa dell’Argentina, nata da un’opportunità e allora 1000 e uno mas. 94 gol in nazionale, 9 ai Mondiali, stacca Maradona e si avvicina a Batistuta".

adani

 

Per Adani non ci sono dubbi sul valore di Leo Messi, che senza dubbio non ha pari nel mondo del pallone: "Da quella posizione non si può dormire con Messi, tunnel a Souttar e palla all’angolino. Fantastico, miglior giocatore del mondo, fa mille presenze e come le fa? Facendo la stessa cosa, il calcio migliore che potete vedere sul pianeta terra. Eccolo qui, Leo Messi". 

 

ARGENTINA-AUSTRALIA

Andrea Ramazzotti per gazzetta.it

 

argentina australia

Nel segno di Leo Messi e di Julian Alvarez l’Argentina ha conquistato i quarti del Mondiale. Pronostico rispettato e Australia eliminata, anche se l’Albiceleste dopo tre quarti di un incontro nel quale aveva comandato, concesso zero e segnato due gol, negli ultimi 15’ ha incassato l’1-2 e sofferto fino al triplice fischio di Marciniak. Il finale con un po’ di apprensione non cancella però la grande serata della Pulce che nella partita numero 1.000 da professionista, ha firmato la sua prima rete in una gara ad eliminazione diretta al Mondiale. E’ stata la numero 789 di una carriera incredibile che è ancora lontana dalla fine, per la gioia degli amanti del Pallone. Leo venerdì sfiderà l’Olanda in un quarto che promette scintille.

 

 

L’Australia aveva iniziato il match con un 4-4-2 assai compatto: impossibile per l’Albiceleste, schierata con il consueto 4-3-3, trovare spazi tra le linee. Per questo Messi, al centro del tridente offensivo, è stato spesso costretto ad arretrare alla ricerca di palloni giocabili. Gli uomini di Arnold hanno pensato solo a difendersi e, fino alla magia del 7 volte Pallone d’Oro, lo hanno fatto in maniera egregia anche perché Scaloni era privo della creatività dell’infortunato Di Maria e il sostituto del Fideo, il Papu Gomez, non ha brillato né a sinistra né a destra. Il palleggio dei sudamericani è stato rallentato dall’assenza di spazi perché i gialli non accennavano il pressing nella metà campo avversaria e si rintanavano per non concedere la profondità a Julian Alvarez, ancora preferito a Lautaro.

 

argentina australia

Nella prima mezzora i due portieri sono stati spettatori e tiri nello specchio non ce ne sono stati: anomalo per l’Argentina che aveva avuto un possesso di palla marcato e aveva cercato di tenere la sfera sempre bassa per mettere in difficoltà i centrali difensiva avversari, prestanti fisicamente, ma non rapidi. Le cose le ha messe a posto alla prima vera conclusione, quella vincente di Messi, dopo una verticalizzazione di Mac Allister e un appoggio di Otamendi, in versione assist man.

 

Per la stella del Psg nono gol in una fase finale del Mondiale: staccato Maradona e -1 dal record man argentino Batistuta. Con il risultato sbloccato per l’Albiceleste ha potuto controllare con più serenità e l’Australia ha fatto di tutto… per non disturbare rientrando negli spogliatoi senza aver mai tirato verso la porta di Martinez. E’ andata sotto quando credeva di aver capito come evitare la tempesta perfetta e ha faticato a riprendersi.

 

LIONEL MESSI - ALLENAMENTO IN QATAR

Nonostante fosse in vantaggio e apparentemente in controllo del match, dopo cinque minuti della ripresa Scaloni è passato al 3-5-2 con Lisandro Martinez al posto del Papu Gomez. Un modo per difendersi meglio, anche se i “canguri” non hanno mai alzato il baricentro e anzi hanno regalato il raddoppio a Julian Alvarez: su un tentativo di costruzione dal basso, il portiere Ryan ha provato a dribblare De Paul, ma non si è accorto dell’arrivo del bomber del City che gli ha rubato la sfera e l’ha depositata in rete. Arnold ha inserito Hrustic e Goodwin per Baccus e McGree, ma le sostituzioni, sul 2-0 per l’Albiceleste, sono sembrate tardive perché ormai Messi e compagni erano in totale controllo.

 

La Pulce con una serpentina a tutto campo ha sfiorato una rete memorabile, ma il 3-0 lo ha sfiorato anche Alvarez in un incontro che a quel punto era già finito. Tagliafico e Lautaro hanno fatto rifiatare Acuna e Alvarez, mentre Arnold ha esaurito le sostituzioni con un triplice cambio gettando nella mischia Kuol, Karacic e Maclaren per cercare il tutto per tutto con il 4-2-4. L’Australia è rientrata in partita con un tiro fuori misura di Goodwin al quale la deviazione di Fernandez ha cambiato completamente traiettoria. Il finale è diventato più combattuto e Scaloni, che stava pensando di far debuttare al Mondiale Dybala, ha cambiato idea mettendo Montiel per Molina e Palacios per Mac Allister.

messi scaloni

 

Ha dovuto soffrire perché Behich si è visto negare la rete da raccontare ai nipoti da un’intervento decisivo di Lisandro Martinez e perché Lautaro, su assist di Messi, ha sprecato due volte il pallone del 3-1. Errori che avrebbe pagato carissimi se Emiliano Martinez non avesse fatto un miracolo, al 7' di recupero su Kuol. Il Mondiale del Toro rimane stregato, ma l’Argentina della Pulce per il momento riesce ad andare avanti anche senza il nerazzurro.

 

messi scaloni

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…