spagna marocco

MAROCCO-SPAGNA NON E’ SOLO UNA PARTITA DI CALCIO - ALDO CAZZULLO: “DUE POPOLI CHE SI SONO SCONTRATI CON FEROCIA PER SECOLI, OGGI SI GIOCANO L’ACCESSO AI QUARTI - ANCORA OGGI I DUE PAESI SEPARATI DALLO STRETTO DI GIBILTERRA HANNO UN CONTENZIOSO APERTO: LA SPAGNA CONSERVA SUL TERRITORIO MAROCCHINO LE ENCLAVE DI CEUTA E MELILLA, DIFESE SPESSO A FUCILATE DAI MIGRANTI CHE CERCANO DI PENETRARVI ED ESSERE ACCOLTI IN EUROPA. PER IL MAROCCO È UN PROBLEMA VEDERE LA BANDIERA SPAGNOLA SU DUE PIAZZEFORTI CHE CONSIDERA PROPRIE…"

Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera

 

morata spagna

Nei giorni più sanguinosi della guerra civile, un soldato marocchino che combatteva con i franchisti fu sorpreso da un ufficiale con la testa di un nemico repubblicano nascosta nei pantaloni; spiegò che non aveva avuto tempo di cavargli i denti d’oro, e intendeva farlo con calma.

L’ufficiale lo fece fucilare.

Il suo attendente gli chiese spiegazioni: «In fondo anche noi uccidiamo i repubblicani».

«È vero – rispose l’ufficiale -. Ma era pur sempre uno spagnolo. Ammazzato da un marocchino».

 

(Testimone dell’episodio fu un giovane volontario italiano, Edgardo Sogno, che l’avrebbe raccontato molti anni dopo).

 

Non esistono nella storia due popoli che si siano affrontati per altrettanti secoli e con altrettanta ferocia come marocchini e spagnoli; e per quanto si annunci intenso oggi l’ottavo di finale dei mondiali, a Doha , non sarà che una pallida parvenza dei duelli combattuti dagli antenati dei calciatori in campo.

 

marocco

Francisco Franco si temprò nella guerra contro i marocchini, conquistando quell’aura fortunata – la baraka — che ne farà il Caudillo di Spagna. All’inizio della guerra civile, porterà dal Marocco sugli aerei tedeschi il nerbo del proprio esercito, tra cui le truppe coloniali del Tercio. Ma erano mille anni, dai tempi del Cid Campeador, che spagnoli e mori incrociavano le lame; e proprio davanti a un quadro del Cid (che poi sarebbe Sidi, signore, in arabo) che faceva strage di infedeli Franco maturò la convinzione di combattere una battaglia per la civiltà cristiana occidentale.

 

Se è per questo, il Cid non faceva che replicare il modello di Santiago Matamoros: san Giacomo, quello del pellegrinaggio, sarebbe intervenuto personalmente a cavallo nella battaglia di Clavijo (23 maggio 844), massacrando i mori e dando la vittoria ai cristiani.

 

ceuta 1

Ovviamente sarebbe improprio identificare direttamente quelli che gli spagnoli chiamavano mori con quelli che oggi chiamiamo marocchini. Ma già Dante, nel raccontare il «folle volo» di Ulisse, cita la Spagna e il Marocco, Siviglia e Ceuta, i confini occidentali del mondo conosciuto. E certo i califfi di Cordova e di Granada, contro cui i castigliani combatterono le battaglie della Reconquista, erano imparentati con i sovrani di Fes e di Marrakesh (da cui deriva appunto il nome Marocco).

 

 

Dopo la caduta di Granada, avvenuta in quello stesso fatale 1492 in cui Cristoforo Colombo sulla rotta dell’Ulisse dantesco approdò in America, i mori furono costretti alla conversione o alla fuga.

Salvataggio a Ceuta

 

Con il tempo, gli spagnoli portarono la guerra in Africa. Parte del Marocco divenne una loro colonia. E quando gli europei si ritirarono, il re Hassan II ordinò la «marcia verde»: un’onda di marocchini preceduti dal Corano invase il Sahara spagnolo, strappandolo ai nomadi saharoui.

 

Ancora oggi i due Paesi separati dallo stretto di Gibilterra hanno un contenzioso aperto: la Spagna conserva sul territorio marocchino le enclave di Ceuta e Melilla, difese spesso a fucilate dai migranti che cercano di penetrarvi ed essere accolti in Europa.

 

Per il Marocco è un problema vedere la bandiera spagnola su due piazzeforti che considera proprie, e pure essere attraversato da carovane in arrivo dall’Africa nera che a volte, non riuscendo a passare la frontiera, finiscono per accamparsi fuori dalle città marocchine e a vivere di espedienti.

 

Migranti a Ceuta 2

Di tutto questo a Gavi, Pedri e agli altri ragazzini spagnoli cresciuti a pallone e playstation non potrebbe importare di meno (anche se Gavi è andaluso e Pedri delle Canarie, quindi del Marocco sono dirimpettai).

 

È possibile invece che i loro colleghi marocchini metteranno nella storica sfida di oggi qualche stilla di energia e di rabbia in più.

 

Spesso gli scontri mondiali ispirano una duplice retorica: quella che li carica di significati politici, culturali, letterari; e quella che riduce tutto a una partita di calcio.

 

 

Migranti a Ceuta

Tra poco vedremo se Spagna-Marocco è solo una partita di calcio.

aldo cazzullo foto di baccofrancisco franco spoglie riesumatefrancisco franco

Migranti a Ceuta 5MELILLAstrage a melillaressa di migranti al confine spagna marocco 9strage a melillaMigranti a Ceuta 3

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