mertens belotti

BOMBER A MICCE SPENTE – NAPOLI-TORINO DI STASERA È ANCHE UNA SFIDA TRA MERTENS E BELOTTI, DUE ATTACCANTI CHE ORMAI SEMBRANO DEGLI UFO: ENTRAMBI NEL 2019 SONO ANCORA A SECCO – IL BELGA È UN LONTANO PARENTE DEL GIOCATORE AMMIRATO DURANTE LA GESTIONE SARRI E IL GALLO IN DIECI PARTITE HA FATTO SOLO DUE RETI…

Michele Mazzeo per “Libero Quotidiano”

 

mertens

Bomber, pubblico e punti cercasi disperatamente. È questo il leitmotiv che accompagna la vigilia del match di stasera (ore 20.30, Sky) tra il Napoli di Carlo Ancelotti e il Torino di Walter Mazzarri. A caccia dei tre punti i partenopei che vogliono rispondere alla Juve portatasi momentaneamente a +14 dopo la vittoria di venerdì contro il Frosinone: un pari o, peggio, una sconfitta renderebbe invece quasi inesistenti le già poche chance di ricucire il gap in classifica.

 

Tre punti che farebbero comodissimo anche ai granata, che rischiano di veder allontanarsi le due romane, già distanti quattro lunghezze, con la Lazio (senza dieci giocatori, infortunati) che oggi sarà di scena a Marassi ospite del Genoa di Prandelli e la Roma che invece chiuderà il turno di campionato affrontando domani il Bologna di Mihajlovic all' Olimpico: Mazzarri chiede di non dare una mazzata alle speranze di restare in corsa per un posto in Europa.

 

belotti

Tante dunque le motivazioni per entrambe le compagini che non sembrano però attirare il pubblico. Al San Paolo: sono previsti circa 16mila spettatori, un numero che se confermato sarebbe il record negativo e andrebbe ad aggiornare il poco lusinghiero primato stabilito appena quindici giorni fa contro la Sampdoria, quando furono 19.455 gli spettatori a salutare Marek Hamsik, trasferitosi in Cina.

 

ADDIO AI TENORI

belotti

E dunque, dopo l' addio all' ultimo dei "tre tenori" (Hamsik, Cavani, Lavezzi) nemmeno il ritorno a Napoli di quel Mazzarri che li "ideò" e capace di riportare un trofeo nella bacheca partenopea (la Coppa Italia 2011/2012) dopo 25 anni né tantomeno la prima casalinga da neocapitano di Lorenzo Insigne sembrano attirare allo stadio i supporter azzurri, in piena e aperta polemica con il presidente De Laurentiis

 

mertens

Ma il match di questa sera, oltre ai tanti spunti già citati, offre anche una sfida tra due attaccanti che non stanno attraversando un periodo felice, almeno per quel che riguarda la fase di finalizzazione. Da un lato ci sarà infatti Dries Mertens, lontano parente dell' attaccante ammirato nella gestione Sarri, che apparentemente soffre la concorrenza con il ritrovato Milik che non lo rende più un titolare inamovibile. Dall' altro Andrea Belotti che, seppur non difetti per sacrificio ed apporto alla squadra, fatica a riconfermarsi quale bomber implacabile capace di convertire in rete quasi tutti i palloni servitigli sui livelli di due stagioni fa.

mertens 3

 

Entrambi sono ancora a secco di gol nel 2019: un centro nelle ultime dieci apparizioni tra campionato e coppe per il belga, due invece per il capitano del Toro.

 

VITTIME PREFERITE

La loro ultima rete risale al 29 dicembre scorso e dunque entrambi sono in cerca della svolta contro un avversario storicamente molto gradito: il folletto belga proprio contro i granata nel dicembre 2016 siglò addirittura un poker, mentre il Gallo avrà difronte delle sue vittime preferite avendo già "alzato la cresta" contro i partenopei in cinque occasioni (quattro delle quali al San Paolo).

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…